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Nyx #1 – La fanciulla venuta dall’inferno

Nyx #1

Recensione

Bella e letale, con un passato torbido che ne perseguita i pensieri e la spingono inesorabilmente verso il proprio destino. Nyx (Notte, in greco) è una gladiatrice in un mondo fatto di passato e futuro: ispirazioni e suggestioni dell’antica Roma si mescolano a futuri distopici in cui a comandare sono le Intelligenze Artificiali.

Con questa premessa si annuncia il primo volume di Nyx – La fanciulla venuta dall’inferno, scritta da Luca Franceschini e illustrata da Alessandro Squadrito per Cronaca di Topolinia, sotto gli sguardi attenti di Daniela Zaccagnino e Salvatore Taormina, ormai vecchi amici di queste pagine.

Mi sono gettato nella lettura e l’ho divorata in un attimo, vuoi per l’ottima sceneggiatura, vuoi perché l’ambientazione va a fondere due miei grandi amori: la storia e la fantascienza.
Quello che ci aspetta, da questa serie, è presto per dirlo ma le basi sono buone, ottime.

Nyx, come detto, è una fanciulla tormentata dai propri fantasmi che sotto la guida del proprio allenatore (Casimiro, un uomo di cui non sappiano nulla, se non che cela molti segreti) affronta il grande torneo di Arborea, il cui vincitore avrà l’onore di raggiungere la città di Regina e partecipare ai grandi Giochi davanti agli occhi del console Tito.

In questo primo volume facciamo la conoscenza di questo nuovo mondo ultra moderno, dove macchie e uomini coesistono in un fragile e (spesso) sanguinoso equilibrio e dove l’imbarbarimento della società si condensa nei classici giochi da arena. Un panem et circenses proiettato nel futuro, insomma.

Sebbene l’opera sia molto suggestiva e mi incuriosisca enormemente, non posso omettere qualche incertezza dal punto di vista della sceneggiatura e sul tratto grafico. In particolar modo credo (ma potrei sempre sbagliarmi) di aver intuito cosa lega la nostra eroina al potente Tito, e a tratti i meccanismi narrativi mancano un po’ di originalità. Ho anche avuto la strana sensazione, nelle tavole che introducono la protagonista, che l’entrata in scena sia stata volutamente esagerata, un po’ in stile action movie anni ’80: roboante ed esplosiva, ma fragile dal punto di vista del plot. Per non spoilerare, diciamo solo che se facessi io quello che fa lei nelle prime battute, probabilmente finirei dietro le sbarre per un lungo tempo.
Certo, non dobbiamo dimenticare il meccanismo della sospensione dell’incredulità, però come incipit mi è suonato un pelo stridente, mentre se fosse successo più avanti, probabilmente non lo avrei rimarcato.

Non posso spingermi oltre nel giudizio, anche perché al momento abbiamo solo in mano il primo volume e non voglio giudicare prima di avere in mano qualche numero in più: ad ogni modo queste “incertezze” non intaccano minimamente la mia curiosità, in particolar modo ho apprezzato i riferimenti storici al mondo dei gladiatori che, seppur trasposti in un tempo diverso, risultano precisi ed altamente evocativi: se l’Impero Romano si fosse sviluppato nell’anno tremila, per dirla tutta, me lo sarei immaginato proprio così.

Non parlo solo dei dettagli sulle armi, armature e tecniche di combattimento dei combattenti, ma anche sulle abitudini di vita dei gladiatori prima e dopo gli scontri: giochi di potere, ricerca di fama e ricchezza, ma anche solitudine e disperazione. Tutto il pacchetto originale ma con i robot al posto dei leoni. Va fatto davvero un grande plauso alla ricerca che sta alle spalle di Nyx.

Insomma: le premesse ci sono tutte per una bella serie, resta solo da scoprire come verrà sviluppata in futuro.

Nerdando in breve

Nyx #1 – La ragazza venuta dall’inferno getta buone premesse per un fumetto che potrebbe risultare interessante.

Nerdandometro: [usr 3.0]

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