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Starlink: Battle for Atlas – Il Toys-to-life di Ubisoft

Starlink

Ci sono dei giochi particolari che mi attirano naturalmente, se poi ci aggiungiamo anche le astronavi e lo spazio vado in brodo di giuggiole: ecco come Starlink: Battle for Atlas è riuscito a guadagnarsi la mia completa attenzione.

Ringrazio tantissimo Ubisoft per la copia speditami per stendere la recensione.

Recensione

Quello dei Toys-to-life – titoli che utilizzano oggetti reali che forniscono determinati cambiamenti e bonus in game – è un genere che ho sempre visto da lontano, sia per mancanza di tempo, sia per paura di restare risucchiato in un vortice dal quale sarebbe stato difficile uscire.

Dopo aver giocato per anni a X-Wing, sono stato catturato dal design delle astronavi di Starlink: Battle for Atlas che ho trovato, sin da subito, interessante e caratteristico.

Gameplay

Prima di iniziare il gioco vero e proprio, saremo guidati da un tutorial per imparare a montare il supporto da inserire a incastro sul pad, per poi sistemare il pilota e la nave, con ali e armi intercambiabili, da scegliere a seconda della situazione. Devo ammettere che, almeno in principio, ho trovato il joypad leggermente sbilanciato (ma io sono uno di quelli molto fissati, che tendono a inserire pesi per bilanciare per bene il controller) ma, dopo qualche minuto, sono riuscito ad abituarmi, superando il fastidio iniziale.

La storia di Starlink: Battle for Atlas è abbastanza semplice ma non priva di colpi di scena, va comunque tenuto a mente che il prodotto ha, come suo target, i giocatori più giovani ma questo non significa che anche i vecchietti tipo me non possano divertirsi.
Come sempre, cercherò di evitare spoiler non necessari.
L’equipaggio della nave spaziale Equinox è in missione per scoprire qualcosa di più su un membro del team ma, all’improvviso, viene attaccato dalla Legione Dimenticata che ha in mente un piano malvagio per sottomettere l’intero universo conosciuto.

Lo scopo dell’avatar che andremo a interpretare – che potrà cambiare nel corso della partita, andandolo a sostituire fisicamente sul supporto – sarà quello di cercare di porre fine all’invasione della Legione Dimenticata e ristabilire la pace nella Galassia.

Per portare a termine l’arduo compito che, a difficoltà normale, vi terrà attaccati alla console per una quindicina di ore (facendo una rush qualcosina di meno), occorrerà intraprendere viaggi spaziali e allegre scampagnate sui pianeti, portando a termine delle missioni e, ovviamente, sconfiggendo i nemici.

La navigazione nello spazio è molto intrigante ma, si sa, sono un accanito fan di Star Wars, mentre le fasi di movimento sui vari pianeti mi ha ricordato lontanamente le esplorazioni di No Man’s Sky anche se, purtroppo, la flora e la fauna sono meno presenti rispetto al titolo di Hello Games, lasciando alcune volte un leggero senso di desolazione.

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Poco male, perché i combattimenti sono dinamici e divertenti, soprattutto grazie alla possibilità di modificare in tempo reale la nave, affidando la sorte dello scontro ad armi più performanti. L’astronave è customizzabile a piacimento, montando ali e armi da una sola parte, costruendo mezzi sbilanciati che potranno vedere i cannoni puntare anche verso il retro per colpire chi ci insegue. Questo è senza dubbio l‘elemento di maggiore caratterizzazione di Starlink: Battle for Atlas ed è la parte che mi è piaciuta di più in assoluto.

Oltre agli scontri, è presente una fase strategica: bisognerà porre attenzione alla situazione “politica” degli avamposti dei pianeti conquistati poiché la fazione composta dalla Legione potrebbe causare problemi agli scambi e all’accumulo di materiali.

Acquisendo esperienza, infine, aumenteranno i livelli del pilota che imparerà nuove abilità e modificherà le caratteristiche della nave guidata.

L’unico appunto che mi sento di muovere è l’eccessiva ripetitività delle fasi di gioco ma è un problema comune a molti titoli moderni quindi, per merito delle varie personalizzazioni, è possibile chiudere un occhio e andare avanti.

Comparto tecnico

A fronte di tutte queste sfaccettature del gameplay, com’è la resa tecnica di Starlink: Battle for Atlas?

Graficamente, il titolo è bello da vedere e rende bene: se non fosse per i colori accesi e – a mio modestissimo modo di vedere – in alcuni casi sgargianti, ricorderebbe da vicino No Man’s Sky. Non ho notato rallentamenti nella fase di test mentre, alcune volte, degli elementi di sfondo sono apparsi improvvisamente e in maniera imprevista ma senza rovinare l’esperienza di gioco.

Il comparto audio è solido, sia per quanto riguarda tutti i suoni dell’astronave che, soprattutto, dal punto di vista del doppiaggio assolutamente di alto livello, che può godere la presenza di alcune figure famose tra i giovani come Shade.

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In conclusione

Starlink: Battle for Atlas mi ha lasciato felice e mi ha fatto tornare indietro di 25 anni, quando mi divertivo a montare e smontare astronavi ideali costruite con i LEGO.

Il titolo tiene impegnati una quindicina di ore a difficoltà normale e, purtroppo, soffre di una certa ripetitività legata alle missioni che portano a replicare le stesse operazioni più volte. Fortunatamente, sono presenti elementi strategici e da gioco di ruolo per dare pepe alla sessioni e per poter differenziare gli approcci tattici, già diversificati grazie alle modifiche apportabili alla nave e al pilota in tempo reale.

Dal punto di vista tecnico, il prodotto si attesta su buoni livelli sia dal punto di vista grafico che audio, con un’ottima opera di localizzazione che rende il gioco piacevole.

Per gli utenti Nintendo c’è una gustosa chicca con gli Star Fox che andranno a unirsi ai personaggi giocabili, portando qualche avventura e qualche ora di longevità in più. Davvero una gradita sorpresa.

Qualora non voleste acquistare fisicamente le navi, c’è la possibilità di scaricare a pagamento i DLC evitandovi di riempire la postazione di gioco: capisco l’opzione ma non vedere le astronavi sul pad snatura tantissimo Starlink: Battle for Atlas.

L’ultimo prodotto Ubisoft mi ha intrattenuto e soddisfatto: ora resta da scoprire se sarà adeguatamente supportato con nuovi aggiornamenti.

Starlink: Battle for Atlas è disponibile per Nintendo Switch, PlayStation 4 e Xbox One.

Nerdando in breve

Starlink: Battle for Atlas è un buon toys-to-life che, se supportato adeguatamente, farà strada e che, già con il set base, diverte e convince.

Nerdandometro: [usr 3.8]

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