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Modena Nerd 2018 – Buona la terza

Modena Nerd 2018

Il 2018 è stato il mio secondo anno a Modena Nerd. La prima volta, nel 2016, l’ho considerata una fiera carina tutt’al più, e oggi so perché: ci ero andata con qualche amico, avevamo camminato tra gli stand senza soffermarci un granché, avevamo ammirato qualche cosplay e fatto una partita a League of Legends.
Non mi ero goduta la fiera nella sua interezza. Non mi ero accorta che Modena Nerd non è una fiera qualsiasi – e non lo dico solo da fiera modenese, giuro.

Modena Nerd si presenta, già a partire dal nome, come una fiera dedicata a una categoria estremamente ampia di persone. Un nerd non è per forza appassionato solo di fumetti, o giochi da tavolo, o videogiochi, o altro. Molto probabilmente, se una persona si sente a proprio agio quando gli viene affibbiato l’appellativo “nerd”, ha interessi molto estesi, e sicuramente segue progetti e lavori appartenenti ad ambiti diversi. E Modena Nerd sta facendo un ottimo lavoro nel proporre varietà.

C’è da dire che il volantino del programma di quest’anno non è risultato di facile lettura per tutti, ma basta darci un’occhiata per notare che la fiera offre una quantità di attività e spettacoli enorme, per essere nata solo due anni fa. Videogiochi, giochi da tavolo, sport, concerti, conferenze e workshop, insieme ad ospiti non da poco, e che non possono fare altro se non diventare più influenti di anno in anno.

Modena Nerd 2018

Personalmente, quest’anno ho passato in fiera l’intero fine settimana e ho provato un po’ di tutto: dal simpatico Detective Gallo nella zona dei videogiochi indie, a un per me impossibile Pump It Up!, passando per il gioco da tavolo Stay Away!, che, contrariamente a quanto suggerisce il nome, è nato su suolo italiano. Ho seguito una interessante conferenza tenuta da Chiara Bonacini e Marco Lombardo di Roba da Grafici, durante la quale hanno dato molti consigli riguardo la creazione e presentazione di un portfolio artistico, e il workshop sul dipinto ad acquerello di Jessica “Loputyn” Cioffi, la quale ha spiegato il suo metodo e risposto a qualsiasi domanda mentre sullo schermo alla sua sinistra potevamo osservarla all’opera su un’illustrazione. Il tutto accompagnato, sabato pomeriggio, dalle musiche della Chocobo Band, che hanno proposto come loro solito rivisitazioni delle OST dei vari Final Fantasy composte da Nobuo Uematsu, e brani dei The Black Mages.

Modena Nerd 2018

La mia esperienza, tuttavia, non è stata che una delle migliaia possibili: ho visto una miriade di persone giocare a Fortnite, gente darsi il cambio per ballare davanti a Just Dance 2018, una vasta folla ammirare wrestlers in azione sul ring, curiosi partecipare alle lezioni di prova di lightsaber combat offerte dalla LudoSport Aemilia, e una community di appassionati sfidarsi a Super Smash Bros. Bimbi e adulti hanno provato l’esperienza della VR, e i posti a sedere davanti ai tornei di Street Fighter V, Tekken 7 e Dragon Ball Fighter Z erano sempre occupati. Non potevano mancare ovviamente gli stand di merchandising, ma rispetto alle attività il loro numero era modesto.

Insomma, Modena Nerd è una fiera con tante, tante cose da fare. Se mai andrete o tornerete a visitarla, non commettete lo stesso errore che commisi io nel 2016: non limitatevi a gironzolare e osservare. Prendete parte alla fiera. Provate giochi da tavolo mai sentiti nominare, sfidate un amico a un videogioco che vi diverte, parlate con quell’artista che tanto ammirate. Ne uscirete pieni di entusiasmo.

Ringraziamo l’ottima Giulia “Jun” Pezzuoli per essere stata la nostra inviata speciale e per averci regalato questo articolo: potrete trovarla su Twitch, cliccando su questo link!

Guarda il video live di junjoba_ su www.twitch.tv

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