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Sea of Thieves – Analisi della closed beta

Sea of Thieves

Corpo di una pipa! Alzate l’ancora e sciogliete le vele: il tesoro ci aspetta, inutile branco di marmaglia!
Sea of Thieves è il titolo che Rare sta per lanciare sul mercato. Nell’attesa del 20 marzo, data ufficiale di uscita, abbiamo messo le mani sulla closed beta, allestito una bella ciurma e ci siamo messi a navigare in acque infestate da squali e ad esplorare isole popolate da scheletri pirata, il tutto per portare a casa un bel forziere pieno di soldoni sonanti.

Vediamo com’è andata.

Recensione

Come sicuramente avrete già letto in giro, la beta è stata funestata agli inizi da ampi problemi di connessione. Per questo Rare ha deciso di prolungarla fino a fine mese; approfittando di questo tempo aggiuntivo, ci siamo cimentati con una bella squadra da quattro pirati. Per dovere di cronaca devo riportare che abbiamo avuto qualche difficoltà ad aprire la sessione cross play PC – Xbox One, ma una volta avviata non ci sono più stati problemi.

Per chi non lo sapesse, Sea of Thieves è un PvP cooperativo con visione in prima persona in cui si può giocare in solitario o creare squadre da due o da quattro giocatori; lo scopo del gioco è quello ovviamente di trovare quanti più tesori possibile, potenziare oggettistica, attrezzatura, armamento e diventare i pirati più temibili dei Caraibi. Sì, perché sui server ci saranno fino a 100 giocatori, altrettanto agguerriti e desiderosi di scrivere il loro nome nell’annuario della pirateria, per cui ci troveremo a scontrarci sia con l’ambiente che con avversari umani pronti ad abbordarci o a razziare il nostro sudato tesoro.

Gameplay

In Sea of Thieves si parte da un hub centrale, un’isola di pirati, in cui raccogliere missioni e potenziare il proprio armamento coi soldi guadagnati in missione. Una volta acquistate le mappe dei viaggi e fatto rifornimento di palle di cannone, assi di legno e cibo per recuperare energia, non resta che salire a bordo, mettere sul tavolo tutte le missioni disponibili e scegliere per quale imbarcarsi.

A quel punto la ciurma, motivo per cui è fondamentale essere tutti adeguatamente dotati di microfono, deve coordinarsi per seguire la rotta, evitare gli ostacoli e giungere a destinazione.

Una volta sbarcati, come nella più classica delle avventure piratesche, bisogna seguire la mappa e trovare il forziere nascosto. Scavare, portare a bordo e decidere se imbarcarsi per un’altra avventura o tornare alla fonda per riscuotere il premio.
La scelta non è banale, perché la tentazione di raccogliere un po’ di tesori e capitalizzare tutto assieme è forte, ma attenzione agli altri giocatori che non stanno di certo a guardare. Anche nella closed beta, decisamente poco popolata da altri pirati, ci siamo trovati a scontrarci con altre ciurme, ed è finita a cannonate, schioppettate e fil di spada. Immaginate cosa deve essere con 100 giocatori contemporaneamente sulla mappa. Immaginate cosa deve essere vedersi rubare una nave carica di forzieri.

Una cosa è certa: mancano ancora tanti dettagli, ci sono negozi vuoti, poca gente, poche missioni. Ma già così è dannatamente divertente.
Nelle nostre tre ore di test abbiamo esplorato isole inospitali, cannoneggiato scheletri sulla spiaggia, esplorato con mappa e lanterna, devastato la chiglia della nave per una manovra errata e corso ai ripari tappando le falle e gettando l’acqua fuori bordo.
Abbiamo anche avuto occasione di sperimentare cosa vuol dire veder affondare la propria nave, morire annegati e trovarsi a bordo del vascello fantasma guidato da un pirata dannato. Stupendo.

Ho apprezzato molto il bisogno di usare gli strumenti per orientarsi: il lavoro di concerto della ciurma è forse la cosa più divertente; c’è chi tiene il timone, ovviamente, ma serve chi apre le vele, chi le gira per prendere il vento, chi si occupa di tenere i cannoni pronti all’uso e chi segue la mappa per dare la direzione. Non ci sono mai tempi morti, nemmeno durante le lunghe navigazioni.
Una volta arrivati a terra, poi, occorre assicurarsi di avere le pistole cariche, un po’ di cibo per recuperare energia in caso di brutti incontri, e naturalmente pala, lanterna e mappa del tesoro. Seguire le criptiche indicazioni e trovare il forziere nascosto è davvero soddisfacente, così come respingere l’assalto di scheletri pirati per tornare al sicuro sulla propria nave, pronti per la prossima missione.

Comparto tecnico

Personalmente ho sperimentato la beta su Xbox One X, per cui con tutte le delizie della grafica potenziata. Ma l’impatto visivo è notevole anche su console meno potenti e su PC: il sole al tramonto, i raggi di luce che filtrano sottocoperta e vanno ad illuminare la mappa, i paesaggi mozzafiato. Sea of Thieves pur col suo stile cartoon, è una vera festa per gli occhi.
Anche il comparto audio è davvero interessante, con musica ed effetti adeguati a farci immergere nel clima piratesco. E che ne dite di trovarsi tutti insieme sul ponte della nave a suonare e ballare? Si può fare. Lo abbiamo fatto.

Nessun problema sul fronte dei comandi: ho impiegato un attimo per impratichirmi con tutti i tasti del controller, ma dopo già un’oretta di gioco ero padrone delle meccaniche. A prima vista potrebbe sembrare un po’ cervellotico il sistema con cui si cambiano gli attrezzi e gli strumenti (attraverso una ruota attivabile con il bumper sinistro del controller), ma dopo un piccolo periodo di pratica tutto diventa più agevole. Per quanto riguarda le armi, invece, si passa dalla sciabola alla pistola al fucile con la semplice pressione di un tasto, per cui in caso di nemici non c’è pericolo di perdere tempo.

Conclusioni

Notizia recentissima e ghiottissima, per chi non vuole sobbarcarsi la spesa di quasi 70 euro per il titolo, Sea of Thieves sarà disponibile fin dal primo giorno nel servizio Xbox Game Pass. Il fatto che supporti il crossplay PC – Xbox, è un plus fantastico per coinvolgere anche quei gruppi misti in cui i giocatori non sono dotati di console.
Personalmente ritengo sia uno di quei titoli da avere fin da subito, per non perdersi nemmeno un momento di questa fantastica storia piratesca.

Nerdando in breve

Sea of Thieves si annuncia come un titolo eccezionalmente divertente per il multiplayer. Forse convince meno in single, ma dopo tutto stiamo parlando di ciurme di pirati, è nel gruppo che sta la forza. E il divertimento.

Nerdandometro: [usr 4.0]

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