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Natale sta arrivando – 10 film di Natale alternativi

Natale sta arrivando e con esso un carico di film natalizi. In America di solito questo significa film dai buoni sentimenti e alla volemose bene, in Italia, siccome siamo dei buzzurri senza cuore, significa cinepanettoni a base di flatulenze e volgarità. Ora, io odio profondamente i cinepanettoni e c’è una limitata quantità di buoni sentimenti che riesco a sopportare, però voglio provare a consigliarvi 10 film natalizi, pescando tra film meno noti (quindi no, non ci saranno né Nightmare Before Christmas né Una Poltrona per Due) e ovviamente evitando i cinepanettoni.

Scrivimi Fermo Posta (1940) di Ernst Lubitsch

Tutti conoscete e avete visto La vita è meravigliosa (vero? VERO?), per cui non avrebbe senso consigliarvelo qui. Ragion per cui, a rappresentanza dei film vecchi e in bianco e nero (orrore!) vi consiglio Scrivimi Fermo Posta, commedia romantica del 1940 di Ernst Lubitsch, uno dei più grandi registi di commedie americane.

James Stewart e Margaret Sullavan sono Alfred e Klara, due dipendenti di un negozio di un qualche paese mitteleuropeo che si detestano in pubblico ma in privato si scrivono anonime lettere d’amore. Se vi sembra familiare, è perché C’è Post@ per te di Nora Ephron è un remake senza spirito natalizio e con le e-mail. L’originale comunque è un bellissimo film, garbato, divertente e molto meno zuccheroso di quanto possiate pensare.

Gremlins (1984) di Joe Dante

Piccolo grande film, cattivo e anti natalizio su cosa non regalare ad un ragazzino. Il tenero Gizmo è uno strano esserino che non deve essere esposto alla luce, bagnato e nutrito dopo la mezzanotte. Ovviamente le tre regole vengono disattese e scoppierà un’invasione di orrendi Gremlins.

Un perfetto connubio di effetti speciali, soggetto e regia, Gremlins è giustamente reputato un classico del cinema di fantascienza, perfetto connubio tra horror e commedia. Uno dei film simbolo degli anni ’80, che tanto vanno di moda oggi.

Arma Letale (1987) di Richard Donner

Shane Black (lo sceneggiatore del film) ama il Natale, per cui quasi tutti i suoi film devono essere ambientati a Natale. Meglio ancora se a Los Angeles, come Kiss Kiss Bang Bang e (in parte) Iron Man 3. Ovviamente il suo primo grosso film non fa eccezione, essendo ambientato sotto le feste e a Los Angeles. Magari non è proprio il film giusto per le vacanze, ma di sicuro è più divertente dei film dei Vanzina.

Serve davvero che vi ricordi la trama? Mel Gibson è matto (nel film e forse anche nella vita reale), Danny Glover è troppo vecchio per queste stronzate e insieme distruggono un gruppo di trafficanti di droga.

S.O.S. Fantasmi (1988) di Richard Donner

Esisteranno centinaia di versioni del Canto di Natale di Charles Dickens. In questa lista ce ne sono due (più o meno). Questa è la prima presente in lista. Versione moderna della classica storia natalizia, è ambientata negli anni ’80 a New York, tra gli yuppie.

Il protagonista è Bill Murray che fa un ricco produttore televisivo che inizia a perdere la bussola all’arrivo dei tre fantasmi del Natale. Film pazzo e grottesco, pieno di effetti oggi un po’ vintage, si regge tutto su Bill Murray, quindi l’eventuale apprezzamento del film dipende dal vostro grado di apprezzamento di Murray. Se vi interessa il tema dei ricchi che si meritano una seconda occasione a Natale, c’è pure The Family Man con Nicolas Cage, quando ancora aveva voglia di fare film decorosi.

Die Hard 2 – 58 minuti per morire (1990) di Renny Harlin

Buffo come due dei franchise d’azione più famosi degli anni ’90 siano entrambi ambientati a Natale. Se il primo Die Hard è ancora oggi lì nell’Olimpo, il secondo è forse meno conosciuto e riverito. Malissimo, anche perché almeno questo è ambientato in un posto dove nevica e l’atmosfera è più natalizia.

Ancora un volta John McClane è da solo contro tutti, questa volta in aeroporto, contro i terroristi di Val Verde guidati da Franco Nero. Anche questa volta McClane distruggerà tutto quello che si trova davanti. Forse il film è un po’ troppo simile al primo come struttura, ma l’azione c’è ed è tantissima, le esplosioni non mancano e come al solito Bruce Willis è una garanzia. Yippee-ki-yay.

Parenti Serpenti (1992) di Mario Monicelli

Volendo scegliere un film italiano senza dover pescare tra i cinepanettoni, c’è questo film di Mario Monicelli, forse l’ultimo degno di nota del grande regista. Una famiglia si ritrova per Natale a casa dei nonni e decide di eliminare gli anziani genitori per evitare di doversi prendere cura di loro.

Girato in Abruzzo, a Sulmona, dalle mie parti è ancora oggi abbastanza noto. Come nella migliore tradizione monicelliana, un film nerissimo, amorale e visceralmente italiano. Da non vedere con la propria famiglia, non vorrei che poi vi vengano in mente strane idee…

Batman – Il Ritorno (1992) di Tim Burton

Poteva mancare un cinecomic? No, non poteva. Però la scelta era limitata a questo e a Iron Man 3. Ovviamente vince questo, in cui Burton si diverte a creare pazzi e freak in un’atmosfera natalizia da incubo. Tra questo e Nightmare Before Christmas è chiaro che il Natale a casa Burton non deve essere una cosa allegra e colorata.

Questo primo sequel dedicato all’Uomo Pipistrello vede ancora una volta Michael Keaton come Batman fronteggiare il Pinguino (Danny DeVito), Max Schleck (Christopher Walken, che è un freak anche senza trucco) e Catwoman (Michelle Pfeiffer). Potrei dire tante altre cose, mi limito a dire che Michelle Pfeiffer è ancora oggi insuperabile come Catwoman e come antieroina psicopatica, con buona pace di Anne Hathaway e Margot Robbie.

Una promessa è una promessa (1996) di Brian Levant

Ora, io ad Arnold Schwarzenegger voglio molto bene, per questo riesco a vedere e consigliarvi questa commediola fatta a ridosso del suo periodo d’oro e prima del suo declino. Vedetelo come l’inizio della fine e come critica al consumismo natalizio.

Qui, Schwarzy è un amorevole ma impegnatissimo padre di famiglia che promette al figlio (Jake Lloyd, che tutti ricorderete in Episodio I) il pupazzetto di Turbo-Man. Promessa di cui si scorda finché non è troppo tardi, per cui dovrà lottare contro tutto e tutti per trovare il giocattolo più venduto di sempre.

Serendipity (2001) di Peter Chelsom

Credo di aver scelto abbastanza film con esplosioni da permettermi un film zuccheroso e romantico. A ridosso del Natale, John Cusack e Kate Beckinsale s’innamorano ma invece di comportarsi da persone normali, scrivono i propri contatti su una banconota e su un libro e sperano che il destino li faccia reincontrare.

Forse non è un granché, ma è una mia guilty pleasure e un tipo di rom-com misurato e non volgare che adesso non fanno quasi più, sopratutto non ne fanno quasi più di buon livello.

Tokyo Godfathers (2003) di Satoshi Kon

Kon doveva diventare il nuovo alfiere dell’animazione giapponese, purtroppo è morto troppo giovane ma ci ha lasciato un pugno di grandissimi film, tra cui questo Tokyo Godfathers, film d’animazione atipico e anti-spettacolare.

La vigilia di Natale tre senzatetto, l’alcolista Gin, l’ex drag queen Hana e la ragazzina Miyuki trovano un neonato tra l’immondizia e si ritrovano in mezzo a varie peripezie. Il simbolismo è evidente, coi nuovi re Magi, ma il film ha un gran cuore ed è veramente bello. È vagamente basato su un western di John Ford, In nome di Dio, che ha una trama simile ma più religiosa/moralista che non natalizia. In compenso il film di Ford ha John Wayne. Scegliete voi.

Bonus: Il Canto di Natale di Topolino (1983) di Burny Mattinson

Stavo quasi per fare una lista senza film Disney. Inconcepibile. Questo non è un film, ma un mediometraggio di mezzora che ripropone la celebre storia di Charles Dickens con i personaggi Disney. Ovviamente Ebenizer Scrooge è zio Paperone, che in origine era nato proprio come parodia di Scrooge.

Non capirò niente, ma per me è la versione migliore e perché no più fedele del testo originale, quanto meno nello spirito. Un cartone animato tipicamente Disney, dalle forti emozioni, impreziosito da un’animazione di altissimo livello (un miracolo visto il periodo storico in cui fu fatto).

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