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Dragor Boh: L’Alieno a caccia di Sassi

Dragor Boh

Recensione

Erano i tempi delle elementari quelli in cui, subito dopo il pranzo, correvo davanti al televisore già pronto su Italia 1 per guardare i cartoni animati. A seconda del periodo potevo imbattermi in One Piece, nel Detective Conan (<3), nei Simpson o in Dragon Ball. Quest’ultimo era motivo di discussioni perché, per via delle “scene cruenti” e di “tutti quei versacci”, a mamma non stava molto bene che lo guardassi. Saltuariamente però riuscivo a farla franca, quindi almeno in parte posso dire di averlo visto.

In questo periodo invece, i due giovani fumettisti Simone “Sio” Albrigi e Davide “Dado” Caporali escono in edicola grazie a Shockdom con “Dragor Boh: l’alieno venuto dallo Spazio“, numero speciale del trimestrale Scottecs Megazine.

Per chi non lo sapesse, Scottecs Megazine è la rivista Shockdom nella quale Sio racconta in forma cartacea le vicende di Patatorfio, le ricette di Mariangiongiangela, le avventure dell’Uomo Scottecs, del Cane Magico e di molti altri personaggi (come non citare la saga d’esordio “Avvènturland”).
Inoltre, all’interno del volume spillato, potrete trovare giochi e barzellette in cui il suo tipico no sense la fa da padrone, insieme ad accattivanti pubblicità farlocche e a qualche chicca sparsa fra un’uscita e l’altra.

Tuttavia, nelle 64 pagine di cui si compone Dragor Boh, c’è spazio solo per la comica storia assurda scritta da Sio, alla quale Dado ha saputo dar vita con i suoi disegni belli, riuscendo a decifrare la sceneggiatura che troverete nell’ultima pagina del volume.

Trama

Tutto inizia da un orso che, come tutti gli orsi fanno spesso, è intento a cercare la ricetta degli spaghetti al miele sul suo computer, quando all’improvviso alle sue spalle spunta un uomo vecchio armato di un bastone! I due stanno per iniziare a combattere quand’ecco che un meteorite precipita travolgendo un bambino nudo con la coda, che casualmente si trovava nei paraggi. Come potrete immaginare, il vecchio, mosso a pietà, sceglie di portare con sé il piccolo pargolo, accudendolo con amore e dando così inizio alla storia di Gokor. Crescendo, il bambino dimostra subito innate abilità: dalla pesca alla cucina, dalla raccolta della legna alla relativa cottura.

La sua esistenza non poteva che essere più tranquilla, ma ecco che la giovane Mutan De’Apois, detta Mutande, irrompe nella sua vita all’urlo di “Sei un alieno!” e mettendo in crisi per sempre la sua identità. Inoltre, la giovane scienziata gli svela l’esistenza di sette sassi che, se trovati e correttamente analizzati, potrebbero rivelare il suo pianeta di origine. Utilizzando un apposito radar, i due giovani ottengono una pista precisa che indichi l’esatta posizione delle sfere mancanti, perciò, grazie ai gadget da scienziata dell’intraprendente Mutande, i due partono all’avventura.

Durante il viaggio incontrano personaggi bizzarri, uno fra tutti il Vulcono, un temibilissimo e piccantissimo mostro mutaforma.

Fra un pericolo e l’altro, giungono infine a Incendiopoli, località famosa per l’ottima legna alla brace, dove fanno la conoscenza di Gianmario, alias “Il maestro delle Carparughe“, che grazie alla sua “onda” aiuta i nostri eroi nella caccia ai sassi.

Sbalordito dal vecchietto, Gokor decide di seguirlo nella sua isola per imparare a fare le “onde” esattamente come lui e proprio sull’isola incontra Pelatoff, il suo nuovo compagno di avventura.

Dopo un estenuante allenamento, Gokor scopre che le sfere mancanti saranno il premio per un torneo di pugni di forza e tecniche forti, così il gruppo di giovani intrepidi e valorosi avventurieri sceglie di presentarsi all’incontro per conquistare gli agognati sassi.

Riusciranno i nostri eroi nell’ardua impresa? Saranno in grado di sbaragliare tutti gli altri concorrenti? Ma soprattutto: gli spaghetti al miele, saranno davvero buoni? Per conoscere le risposte a queste e ad altre domande, non vi resta che leggere il fumetto 😉

Stile

La perfetta fusione fra Dado e Sio trova spazio fra le pagine del volume. Il tratto chiaro e pulito del giovane disegnatore si adatta alla perfezione alle battute sagaci dello sceneggiatore, creando un mix davvero godibile.

Ci sono poi molti rimandi tra le pagine della storia, che accompagnano il lettore dall’inizio alla fine: il racconto si apre e si chiude con un orso, dando una forma “ad anello” alla narrazione. Qui e là spuntano animali animati che studiano manuali o ricettari (ma l’unica ricetta su cui tutti si focalizzano è quella degli spaghetti al miele, chissà poi perché) e in più occasioni il giovane Gokor palesa la sua ossessione per la legna da mordere. Per non parlare poi di citazioni e cammeo che strizzano l’occhio alle generazioni che fra gli anni ’90 e i primi 2000 bazzicavano Italia 1 durante il pomeriggio.

Infine, ma forse non è un dettaglio così importante, c’è un cane che non c’è. Sio ha dimostrato più e più volte di avere una certa predilezione nel disegnare cani. Ecco, in questo numero speciale del suo amato Scottecs Megazine, il primo in cui la matita non gli appartiene, il cane è invisibile. Che sia davvero solo una coincidenza?

Nerdando in Breve

Un fumetto leggero, piacevole e divertente, parodia di un grande classico dell’animazione giapponese, godibile anche per chi non fosse un fan accanito di Dragon Ball.

Ringraziamo Shockdom per averci gentilmente fornito il materiale.

Nerdandometro: [usr 3.4]

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