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The Last Temptation – Crescere che fatica

Sembra strano a noi (o quantomeno sembra strano a me), ma Alice Cooper è una leggenda in America. Personalmente lo conosco di nome e per un pugno di canzoni, ma non saprei dire molto di più di quello che probabilmente sapete già voi. Conosco però molto bene Neil Gaiman e Michael Zulli, prima di tutto per Sandman, ovvio. Nel 1994, quindi con Sandman appena finito, Alice Cooper chiede a Gaiman di collaborare per un album. Il risultato è l’album The Last Temptation, con copertina di Dave McKean e questo volume a fumetti, ristampato in italiano da SaldaPress.

Recensione

Un progetto multimediale dunque, intreccio tra musica e fumetto. Non è la prima volta che i due mondi s’incontrano, visto che i Kiss ebbero persino una loro serie regolare alla Marvel negli anni ’70. Però non è la stessa cosa, anche perché quella serie era una pacchianata orrenda. Qui abbiamo artisti che collaborano veramente tra loro e il prodotto finale è personale e di alto livello.

Non ho nessuna competenza per parlare di musica (peraltro ho solo ascoltato distrattamente un paio di pezzi dell’album), quindi parlerò solo del fumetto. Se ci sono fan di Alice Cooper, sono pronto a leggere commenti sull’album. Qui uno dei brani, con tanto di video in cui si vedono alcuni disegni del fumetto.

In una cittadina di provincia come tante, alla vigilia di Halloween, il giovane Steve trova con i suoi amici un teatro mai visto prima, che promette di essere il vero e unico Teatro del Reale. Uno strano personaggio che sembra Alice Cooper offre un biglietto solo per il suo spettacolo ed è Steven a vincerlo. Incomincia quindi un viaggio oscuro dove Steve rischierà tutto.

Disegni

Sarà per i disegni di Zulli, sarà perché come ho già detto di Alice Cooper non so niente, ma questo fumetto è per me un ritorno prepotente alle atmosfere di Sandman, declinate vagamente di più verso l’horror. Tutto l’immaginario a base di sogni, fantasie, citazioni, teatro e confine tre reale e finzione vengono dal capolavoro di Gaiman. Forse è anche per la vicinanza cronologica tra le due opere. Non che sia un difetto, Sandman è un capolavoro e Gaiman è un ottimo scrittore.

The Last Temptation è una storia di formazione, un coming-of-age che riprende anche tematiche e visuale care a Stephen King (ad esempio la cittadina sembra uno di quei posti del Maine dove il Re ha ambientato tutti i suoi libri). Parla di come sia difficile crescere e di cosa si rischia nel farlo. Che insomma, è dura e si stava meglio da bambini, però vale la pena andare avanti. Anche perché crescendo scopriamo, scusate se sono crudo, le cose ZOZZE. Forse non ce lo dice con tanta forza (mentre nel mostrarci le schifezze della vita adulta è abbastanza ficcante), ma lo si capisce chiaramente leggendo la storia. Ed è un bel messaggio, che rende The Last Temptation quasi un anti-Peter Pan.

Infine, un plauso al volume fisico. Oltre alla storia ci sono parecchi bozzetti di Zulli, ma soprattutto c’è la sceneggiatura, utilissima per comprendere come il fumetto è stato concepito e come scrive un pezzo grosso come Gaiman.

Nerdando in Breve

Gaiman si legge sempre con piacere, sopratutto se è quello del periodo di Sandman. In aggiunta, in The Last Temptation ci sono degli ottimi disegni e la storia è fatta insieme ad una rockstar.

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