Discutendo

Cosa pensate dei boardgame tratti da altri medium?

Nel corso di una delle nostre discussioni, è nato un interrogativo di cui volevamo trattare: cosa ne pensiamo dei giochi da tavolo tratti da altri medium?

LC

Mi rendo conto che spesso il punto di fare giochi da tavola tratti da altre opere più famose sia solo una mossa commerciale per vendere un gioco che altrimenti non avrebbe alcuna attrattiva, ciononostante mi piace il fatto che si facciano boardgame con delle ispirazioni.

Un gioco da tavola non ha bisogno di un’ambientazione figa per essere figo: se è ben fatto funziona da sé (vedere 7 Wonders ad esempio); tuttavia l’averla può dare quel tocco in più e rendere il tutto più avvincente ed immersivo, il che è solo un bene a mio parere.

D’altro canto, se il gioco è brutto rimane brutto, che sia ispirato a qualcosa di bello o sul niente.

Zeno2k

Non è un’operazione nuova: ricordo di aver giocato, nei primissimi anni ’80, ad un boardgame tratto direttamente dal film Alien. Era orrendo.

Personalmente considero l’operazione più marketing che altro: cambiare medium non è un’azione da poco e il fatto che un determinato contesto funzioni in TV o al cinema o in un videogioco, non autorizza a pensare che funzioni anche sul gioco da tavolo. Anzi.
Certo esistono capolavori che hanno attraversato i confini di loro competenza (The Witcher ne è un chiaro esempio), ma credo che il boardgame sia un mondo davvero a parte in cui spesso queste operazioni servono da fan service o per attirare chi magari ha amato l’ambientazione originale.

Certo esistono eccezioni, come Battlestar Galactica, che è pregevole. Tuttavia creare un buon gioco da tavolo penso sia molto più difficile che creare un videogioco (e addirittura una serie TV), per cui temo che gli esperimenti ben riusciti si contino sulla punta delle dita.

FrankieDedo

Tutto sta al buonsenso degli editori nell’assegnare questi lavori ad autori capaci di creare non tanto un gioco originale, quanto uno che sia coinvolgente. Due esempi lampanti sono X-Wing Il Gioco di miniature e X-COM, rispettivamente tratti da Star Wars e da X-COM, il famoso videogioco. Per quanto le meccaniche di entrambi i giochi non siano all’apice dell’originalità, ci si diverte tranquillamente e l’ambientazione familiare contribuisce solo alla bontà dell’esperienza.

Negli ultimi anni mi sembra che questa formula sia stata compresa e raffinata dai creatori di giochi e che la qualità degli “adattamenti ludici” stia salendo sempre di più.

Ed ora diamo la parola ai lettori, con i commenti lasciati sul nostro gruppo Facebook!

Paolo Bianchi

Cerco di evitarli più che altro perché rischiano molto in termini di longevità “culturale”.

Paolo Valentino

Battlestar Galactica è un giocone, ma ha il difetto che dipende molto da chi siede al tavolo. La Guerra dell’anello è un capolavoro per due giocatori e tutto italianissimo. Il gioco da tavolo de Il Trono di Spade è un rovina amicizie ed ha una solida meccanica di gioco. Questi 3 vanno in controtendenza rispetto alla media, abbastanza scarsa, dei giochi sotto licenza.

[amazon_link asins=’B007P435M4,B01334QEE0′ template=’ProductCarousel’ store=’nerdandocom-21′ marketplace=’IT’ link_id=’087cf429-b643-11e7-9c53-adde6144dae2′]

Contenuti

To Top