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Kingsman – Il cerchio d’oro: Gentlemen e Yankees per salvare il mondo

Kingsman

Recensione

Kingsman – Il cerchio d’oro era un’operazione difficile: mantenere il livello dell’illustre predecessore, che tanto è stato apprezzato da pubblico e critica, senza imitarlo eccessivamente non era per niente facile.

Per fortuna, alla scrittura e alla regia c’è di nuovo Matthew Vaughn, che in fatto di sfide impossibili è un esperto: chi pensava, infatti, che si potessero rilanciare al cinema gli X-Men dopo il disastroso Conflitto Finale?

Io lo ammetto, ero piuttosto prevenuta all’idea di un sequel del felicissimo esperimento Kingsman – Secret Service. Avevo letteralmente adorato il primo film, che mi è sembrato una ventata d’aria fresca in un genere troppo spesso uguale a se stesso. In Kingsman – Secret Service tutto funziona alla perfezione: quasi impossibile fare meglio, molto difficile tenere il passo. Ero anche piuttosto scettica rispetto ad alcune scelte di trame trapelate nei mesi passati (tirare fuori dal cilindro Harry Hart, per esempio).

Eppure ho dovuto ricredermi: Kingsman – Il cerchio d’oro funziona eccome!

Vaughn non cade nel tranello dell’imitazione, come fanno molti sequel e crea qualcosa di legato al precedente film e allo stesso tempo molto diverso. E proprio grazie a queste scelte, Kingsman – Il cerchio d’oro si regge sulle sue gambe, emoziona, intrattiene e diverte.

Trama

Eggsy ha ormai completato il suo addestramento da Kingsman ed è un agente segreto a tutti gli effetti.

Il passato, però, è pronto a riemergere sotto forma di una nuova temibile minaccia all’umanità e il primo bersaglio è proprio l’agenzia segreta inglese.

Per poter fronteggiare il pericolo, Eggsy e Merlino sono costretti a rivolgersi all’agenzia gemella americana: gli Statesman. Tra nuove e vecchie conoscenze, ancora una volta per salvare il mondo saranno necessarie determinazione e… buone maniere!

Cast

Ancora una volta, uno degli elementi che funzionano meglio in Kingsman – Il cerchio d’oro è il cast, ricco di nomi eccellenti e cammei inaspettati.

Se non c’erano dubbi sull’accoppiata Taron EgertonMark Strong, già rodata nel corso del primo capitolo, fa piacere notare come le new entries siano decisamente all’altezza.

Le controparti americane, incarnate da un sempre interessante Pedro Pascal ed una rediviva Halle Berry, risultano caratterizzate a tutto tondo e sufficientemente sopra le righe per entrare a far parte del pittoresco universo di Kingsman.

La parte del leone all’interno del cast, comunque, la fa Julianne Moore, alle prese tra l’altro con il ruolo più difficile: quello del villain. Raccogliere l’eredità del fantastico Richmond Valentine di Samuel L. Jackson, infatti, non era compito facile per nessuno.

Julianne Moore, nei panni della magnate della droga Poppy, realizza un personaggio diametralmente opposto a quello di Valentine: una cattiva superba, follemente vintage e crudelmente dolce, che è sicuramente il personaggio più riuscito del film. Un’interpretazione da ricordare.

Altrettanto bravo è Colin Firth. L’attore britannico ancora una volta si dimostra un perfetto James Bond mancato, icona ideale dell’agente segreto super british a suo agio in doppio petto anche nelle scene d’azione più concitate. Se ero dubbiosa sulla ricomparsa del suo personaggio, la sua interpretazione mi ha portata a ricredermi, aggiungendo al personaggio di Harry Hart sfumature inattese.

Gustosi, infine, i cammei di Elton John nei panni di se stesso, illustre ostaggio della folle Poppy, e di un irriconoscibile Jeff Bridges nel ruolo di Champ, capo degli Statesman.

In conclusione

Kingsman – Il cerchio d’oro è uno dei sequel più riusciti degli ultimi anni. La scelta di non imitare pedissequamente il predecessore ma di esaltarne invece le caratteristiche vincenti è quantomai azzeccata.

Il cerchio d’oro è più adrenalinico del primo film, più veloce e più frenetico. Le scene d’azione, coreografate a suon di musica, sono moltissime: nonostante nessuna raggiunga la perfezione della sequenza ambientata nella chiesa di Secret Service, funzionano tutte a meraviglia, emozionano e coinvolgono.

Nonostante, inevitabilmente, Kingsman – Il cerchio d’oro risulti meno innovativo e dirompente di Secret Service, è un perfetto film d’azione e spionaggio, con una storia interessante e dei personaggi più approfonditi.

C’è spazio anche per una divertente caratterizzazione degli agenti segreti americani, seppur un po’ stereotipata, e per una velata critica al governo degli Stati Uniti.

Trailer

Nerdando in breve

Kingsman – Il cerchio d’oro è uno dei più riusciti sequel degli ultimi tempi. Il film punta sull’azione, l’adrenalina e la musica e riesce ad intrattenere ed emozionare.

Nerdandometro: [usr 3.3]

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