Fumetti & Libri

Due chiacchiere con: Stefano Labbia (Kremisi & Killer Loop’s)

Stefano Labbia è un giovane autore romano di origine brasiliana con molte idee e tanto da dire. Già sceneggiatore televisivo e poeta autore di raccolte originali, si è avvicinato al mondo della graphic novel ed è pronto a presentare due progetti: Kremisi e Killer Loop’S. Abbiamo avuto la possibilità di scambiare due chiacchiere con lui a proposito di questi due progetti.

Claudia: Ciao, Stefano e grazie di aver accettato di chiacchierare con noi. La tua carriera è estremamente poliedrica, a cosa è dovuta la scelta di cimentarti ora con il genere della graphic novel?
Stefano: Grazie a voi! Sento da sempre l’esigenza di comunicare, di esprimermi ed il mondo della scrittura nella sua totalità mi dà l’opportunità di farlo. Il passo dal romanzo al “romanzo grafico” è stato breve per me, soprattutto essendo un Marvel fan pressoché da sempre. Insomma… era destino.

C: Com’è passare da generi come la poesia e la scrittura televisiva al fumetto? Hai portato qualcosa delle tue precedenti esperienze creative in Kremisi e Killer Loop’s?
S: Cerco, per quanto possibile, di mettere sempre della poesia in quello che scrivo. Descrivo ciò che vedo, ciò che vivo: posso usare metafore, ossimori, figure retoriche… posso cambiare il mezzo attraverso cui esprimermi… ma la verità, punto focale e costante nelle mie opere, è sempre al centro di tutto.

C: Puoi dirci qualcosa sulla genesi di Kremisi?
S: Kremisi nasce dalla costola di un progetto nato nel 2015 – 2016, Super Santa. Per “problemi logistici” – non a me imputabili – la collaborazione con un giovane editore, che aveva abbracciato il progetto, è stata messa in stand by dopo aver ingaggiato un disegnatore e aver approvato il primo capitolo, disegnato e colorato in digitale. Stanco dell’attesa, ho deciso di proporre in giro la storia di Kremisi, per cui avevo già predisposto un volume a lui dedicato. Jackson Morre (Kremisi NdR) insomma ha mantenuto la sua fama di personaggio controverso anche nella sua genesi “letteraria”.

C: Il protagonista è un supereroe diverso da quelli cui siamo abituati, con un potere pressoché illimitato. Qual è il messaggio che vuoi mandare con questo personaggio?
S: Jackson non vuole i suoi poteri. Non li brama, non li desidera, al contrario di alcuni dei suoi controversi co-protagonisti alla “ricerca del potere perduto”. Lui può tutto o quasi… ma finisce col perdere le cose che contano davvero. E se ne rende conto solamente dopo averle perse. La morale? È che avere tutto e poter fare tutto non è quasi mai la soluzione ai problemi.

C: Come nasce, invece, Killer Loop’s?
S: Kimberly (nome da donna ma uomo a tutti gli effetti!), nasce da solo. Nel senso che, come per tutte le “opere” che creo, c’è molto istinto cui poi sopraggiunge ovviamente il lavoro metodico e chirurgico che dona struttura e calibra al meglio personaggi, situazioni e dialoghi. Mi è stato più volte detto che non esiste un personaggio come Kimberly nel panorama italiano. Forse nemmeno in quello estero… il protagonista di Killer Loop’S ha una sua “morale” pur svolgendo una “professione” anormale e… amorale. Viene accostato a Dylan Dog (?!), a Lupin III, a Ryo di City Hunter e persino a Bugs Bunny. Sì e no, dico io. Il percorso di Kimberly sarà tortuoso, fatto di momenti pulp e di risate. Di citazioni più o meno memorabili e di “FTP!” – il rumore della sua pistola silenziata! Il primo volume uscirà (le matite sono state affidate a Marco Proietto, giovane illustratore romano) per LFA Publisher nel 2018.

C: Killer Loop’s si presenta come un noir ma caratterizzato allo stesso tempo da grande ironia: qual è stata la tua ispirazione per questo lavoro?
S: Sono da sempre cultore di manga come Lupin III di Monkey Punch, ho seguito per un po’ di tempo le avventure di Ryo di City Hunter. Ho mangiato pane e Akira Toriyama (Dragon Ball e Dr. Slump & Arale su tutti)… diciamo che l’ironia ed il noir, a mio dire, si accostano bene. Il personaggio di Kimberly si finge spaccone e senza morale ma invece è tutto l’opposto: non è nato killer. Non ha disturbi psichiatrici e la sua infanzia è stata serena. Stuart, questo il suo vero nome, è diventato cinico – almeno questo si racconta la sera prima di andare a dormire – ed ha scelto di diventare un killer prezzolato perché ha vissuto l’uccisione di sua sorella minore per mano di una gang malavitosa. Ottenuta la sua vendetta… ha deciso di proseguire e continuare quella che è divenuta la sua “missione”: estirpare il male della/dalla società.

C: Le due storie sono parallele o nella tua mente fanno parte di un unico macrocosmo? C’è qualche possibilità che in futuro i personaggi possano incontrarsi?
S: No, Kremisi e Kimberly vivono in due universi separati. In Kremisi spesso si vedono i fumetti di Killer Loop’S e viceversa. Ho scritto una storia in cui i due si incontrano… ad una fiera del fumetto italiana. Ma non svelo come e per quale motivo accada! Sarebbe bello poter trovare degli sponsor che collaborino con noi realizzando la storia breve in oggetto… magari distribuendola nei giorni di fiera gratuitamente!

C: Quali sono le tue prime impressioni sul mondo del fumetto italiano vissuto dall’interno?
S: Muovo i primi passi… è ancora presto per poter “emettere sentenza”. Vedo molta poca voglia di investire comunque, almeno in progetti nuovi. Su giovani autori/disegnatori. E infatti ho conosciuto molti bravissimi illustratori “emigrati” all’estero. Come si dice? No pain, no gain… o meglio… chi non risica…

C: Hai autori di riferimento o a cui ti ispiri per il tuo lavoro?
S: Sono cresciuto con i fumetti Marvel degli anni ’60 – ’70… David Mazzucchelli, Mark Millar, Kurt Busiek hanno segnato la mia scrittura… Ma anche Roy Thomas, di cui sto di recente apprezzando il lavoro su Conan il Barbaro. E molti, molti altri!

C: Quando potremo leggere Kremisi e Killer Loop’s?
S: Per Kremisi avevo/avevamo quasi raggiunto un accordo con un editore italiano poi all’ultimo è saltato – non ci è dato sapere perché… – C’è l’interesse di due editori italiani e di molti altri all’estero. Probabilmente sarà pubblicato fuori dall’Italia, per il momento. Il primo volume di Killer Loop’S uscirà per LFA Publisher ad inizio anno. Killer Loop’S: Kaos è in lavorazione. Si è parlato di una serie – one-shot volume dedicato a Kanvas, membro de La Distale. Poi ce sono due volumi di storie brevi dedicate a Kimberly e ai suoi co-protagonisti… Staremo a vedere.

C: Hai altri progetti in cantiere?
S: Tantissimi! C’è Fear, la serie tv originale da me ideata che sto curando per il mercato inglese, Life Goes On – La vita va avanti, il mio primo lungometraggio, per cui sto cercando fondi e poi Leroy Lambick, un one-shot volume, ossia un volume singolo che sto proponendo direttamente all’estero. A fine anno poi uscirà la mia prima raccolta di racconti “Bingo Bongo & altre storie” per Il Faggio Edizioni. E tanto, tanto, tanto altro bolle in pentola!

C: Grazie per aver chiacchierato con noi e in bocca al lupo per i tuoi progetti!

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