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International Cat Day – Festeggiamo insieme l’animale più nerd

gatto nerd

Il gatto è, per definizione, l’animale più nerd che possa esistere: pigro, vizioso e appassionato. Più a suo agio su un comodo divano piuttosto che a spasso. Con convinzioni del tutto personali su gusti ed abitudini. Si muove solo se spinto dall’irrefrenabile desiderio di qualcosa o qualcuno per cui valga davvero la pena. Viene festeggiato in Italia il 17 febbraio, negli Stati Uniti il 29 ottobre e in Russia il 1 marzo. Il gatto nero, a differenza degli altri, gode di un diritto particolare ed ha una giornata dedicata alla sua celebrazione, il 17 novembre. Con l’intenzione di ricordare a quanti sono sfiorati dall’idea di abbandonare il proprio sul ciglio dell’autostrada per andare in vacanza quanto questa stranissima creatura possa essere adorabile, nel 2002 l’International Fund For Animal Welfare ha istituito per l’8 agosto l’International Cat Day, riconosciuta come festa del piccolo felino a livello mondiale.
Nerdando.com, popolato da numerosi gattofili, vuole contribuire ricordando i gatti nerd più iconici di tutti i tempi.

Il gatto nei fumetti

Garfield, manco a dirlo. Carogna al punto giusto, simpatico come pochi e capace di ottenere dal suo amico umano qualsiasi cosa, dal 2001 detiene con oltre 2500 testate il primato della striscia a fumetti più pubblicata al mondo. Nato negli USA dalla fortunata matita di Jim Davies nel 1978, venne inizialmente pubblicato attraverso una raccolta di volumi che rimase in cima alla classifica americana dei best seller per oltre 100 settimane. Ha fatto comparsate in altre strisce tra cui i Peanuts, è stato ospite di trasmissioni televisive e ha vinto pure qualche Emmy. Cosa volere di più?
Meno popolare ma sicuramente conosciuto dai fan di Topolino è Isidoro, altro gatto fulvo americano creato nel 1973 da George Gately, le cui avventure apparirono tra gli anni ’70 e ’80 sulla testata Disney.

Il gatto al cinema

Il primo che mi viene in mente è il delizioso Gatto con gli stivali visto in Shrek: sciupafemmine, elegante e coraggioso, ispirato alla figura di D’Artagnan. L’immagine che ha reso immortale il rosso micione è un riuscitissimo riferimento alla scena in cui Jake “Joliet” Blues (John Belushi), si abbassa gli occhiali e cerca invano di farsi perdonare l’ennesima bugia dalla fidanzata (interpretata da Carrie Fisher) nel meraviglioso The Blues Brothers.
Alzi la mano chi non ha mai visto F.B.I: Operazione gatto, il delizioso lungometraggio Disney diretto dallo stesso regista di Mary Poppins nel 1965.
Oppure Orione, l’esile gattino che porta un’intera galassia al collo in MIB.
Cagliostro era invece il nome di un meraviglioso gatto nero, compagno di avventure della bellissima strega interpretata da Kim Novak nel film Una strega in paradiso del 1958.
Passando ad un diverso ambito del cinema d’animazione dobbiamo ricordare La ricompensa del gatto (The Cat Returns), animazione giapponese del 2002 prodotta dallo Sudio Ghibli e diretta da Hiroyuki Morita. Per chi non conoscesse la trama, la protagonista è Haru, una studentessa che salva da un incidente il principe dei gatti, guadagnandosi l’immensa gratitudine del re, che vuole a tutti i costi darla in sposa al figlio.

Il gatto in letteratura

Il felino più famoso della letteratura è sicuramente lo stregatto, nato nel 1865 dalla prodigiosa mente del professor Charles Lutwidge Dodgson, meglio noto come Lewis Carroll. Esistono varie teorie sulla motivazione che ispirò l’autore per la creazione del magico Gatto del Cheshire, prima fra tutte una leggenda dell’epoca che voleva esistesse una sorta di gatto fantasma che si aggirava per le campagne inglesi. Al giorno d’oggi sembrerebbe invece ispirato alla razza British Shorthair, dolcissimo felino a pelo corto, dotato di un curioso musetto che fa sembrare il suo sorriso esteso da una guancia all’altra.
Passando ad un genere decisamente più dark va ricordato Il gatto nero, uno tra i più famosi racconti di Edgar Allan Poe, del 1843.
Scritto dal punto di vista dell’assassino, il manoscritto narra la storia – inutile dirlo – finita malissimo, tra un uomo ed il suo amato gatto nero Plutone.
Del 1996 è invece Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, deliziosa favola di Luis Sepúlveda da cui è stato tratto un bellissimo lungometraggio diretto da Enzo D’Alò.
In tempi recentissimi, da segnalare il libro A spasso con Bob di James Bowen, che ha venduto oltre 7.000.000 di copie in tutto il mondo raccontando il legame speciale tra un’artista di strada ed un gatto randagio. Questa storia vera è diventata anche un film, diretto da Roger Spottiswoode.

Il gatto nelle serie TV

In Star Trek troviamo Spot, la meravigliosa gatta rossa con cui Brent Spiner familiarizza cercando di rendere Data il più umano possibile. L’attore, a seguito della sua esperienza lavorativa con il micio, ha poi dichiarato che il gatto sia, a suo parere, il peggior tipo di attore con cui poter lavorare, non essendo assolutamente incline alla collaborazione sul set, come invece sono normalmente cani e cavalli.
Un’altra serie TV con felini degni di nota è quell’opera geniale di Matt Groening chiamata I Simpson.
Sia per la presenza di Palla neve, il gatto di famiglia morto un numero imprecisato di volte, sia per Grattachecca, che Bart e Lisa vedono sempre in tv.

Il gatto nei videogiochi

Socks the Cat Rocks the Hill è il titolo di un videogioco per SNES, la console Nintendo che avrebbe dovuto debuttare negli anni ’90 ed ha una storia tutta particolare. Innanzitutto per il ruolo del suo protagonista: non un gatto qualsiasi, ma il first cat, ossia quello che all’epoca era il micione presidenziale, di proprietà di Bill e Hillary Clinton. A causa del fallimento della società produttrice, il progetto venne cancellato. Recentemente il collezionista Tom Curtin e l’editore Adam Welch hanno ripreso in mano il prodotto, lo hanno lanciato con una campagna Kickstarter e sono riusciti a rimetterci mano. Avremo quindi occasione di conoscerlo presto!

I nostalgici ricorderanno con affetto Alley Cat nato nel 1983 per Atari 800 e poi declinato anche per PC l’anno successivo. Il protagonista è un gatto randagio guidato dal giocatore che si avventura in un percorso tra bidoni della spazzatura su cui deve saltare, fili per stendere i panni, topi che deve schivare ed altri ostacoli da superare per infilarsi in case private. Una volta entrato passando dalla finestra, il gattino dovrà acchiappare i pesci d un acquario, rompere una gabbia e prendere l’uccellino che contiene, mangiare il cibo di cani addormentati ed altre amenità tipiche della vita felina.

Un altro prodotto per gamer gattofili è la app Neko Atsume, che ha raggiunto l’impressionante numero di 19 milioni di giocatori, cosa che non riesce a spiegarsi nemmeno Yutaka Takasaki, che l’ha ideata nel 2014. Scopo del gioco è attirare 51 gattini nel proprio giardino virtuale, avvalendosi di cibo, giochi ed elementi di attrazione che tipicamente incuriosiscono i gatti.
Il successo è stato tanto da indurre la AMG Entertainment a produrre un live-action movie ispirato dal gioco.

Il gatto gadget

Compare stampata su qualunque tipo di oggetto, dalle confezioni di preservativi ai copri sedili delle auto, dalla carta igienica alle merendine, dai tostapane alle chitarre. Non ha la bocca ma riesce comunque ad assumere una serie notevole di espressioni. È, come me, del ’74 (non vi azzardate a dire che è vecchia, quindi) e fa impazzire ancora oggi donne dai 3 ai 73 anni. Parliamo ovviamente di Hello Kitty, ideata dalla designer Yuko Shimizu e che sembra non conoscere momenti di crisi. Il merchandising prodotto direttamente e su licenza con il suo marchio fattura annualmente un miliardo di dollari.

Il gatto nei cartoni animati

Il mondo dei cartoni animati è pieno di gatti. A partire da Pietro Gambadilegno, grosso delinquente e acerrimo nemico di Topolino, apparso per la prima volta nel 1925 a Tom, protagonista insieme a Jerry del cartone ideato da Hanna & Barbera negli anni’40 e seguitissimo ancora oggi da grandi e piccini. Sempre dello stesso periodo sono Titti e Silvestro, prodotti da Warner Bros.
Negli anni ’80 c’era Birba, il perfido gatto che non si separava mai da Gargamella nella caccia agli odiati puffi. E Doraemon, capace di avere il buonsenso che mancava a Nobita, o Luna, la dolce gattina di Sailor Moon; il gatto più grasso e inspiegabilmente amato della terra ossia Giuliano, visto in Kiss Me Licia. Passando all’universo Disney troviamo Lucifero in Cenerentola, Gli Aristogatti, il gatto eroe della Carica dei 101. E Figaro, il dolcissimo micetto di Pinocchio.

Sicuramente questi non sono tutti i gatti nerd esistenti! Rispondete a questo articolo citando quale dei pelosoni a quattro zampe famosi è rimasto nel vostro cuore di nerd.

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