Videogames

5 videogiochi per tornare nell’antichità

Le ambientazioni storiche hanno sempre suscitato in me grande esaltazione.
Il particolare fascino che epoche remote riescono ad evocare, oltre che alla possibilità di vivere periodi impossibili da visitare se non attraverso libri di storia è una delle innumerevoli possibilità che ci sono permesse nell’ambito videoludico e, nel corso del tempo, diversi sviluppatori hanno scelto proprio l’antichità come scenario di grandi narrazioni e di mirabolanti avventure. Ma quali sono i 5 titoli ideali per tornare indietro nella storia?

Age of Empires

Inutile dire che il primo titolo che viene alla mente quando si pensa di vestire i vetusti panni dei nostri predecessori sia proprio il gioco targato Microsoft.

Primo di una fortunata serie, Age of Empires dava il via, dal 1997, ad una strepitosa serie di titoli di strategia in tempo reale con ambientazione storica. Scegliendo una civiltà, si aveva la possibilità di guidare il proprio popolo dall’età della pietra fino all’età del ferro, raggiungendo traguardi tecnologici, economici e militari e stando attenti alle preziose risorse. Un videogioco che ha letteralmente “fatto epoca” e che dava la possibilità di controllare civiltà quali quella greca, fenicia, assira o babilonese… Semplicemente epico!

God of War

Se ci si vuole calare nell’antica Grecia non c’è niente di meglio!
Il potente Kratos cerca vendetta nei confronti di Ares, nientemeno che il potente dio della guerra.
Stiamo parlando di un altro videogioco entrato nella leggenda, con le indimenticabili Spade del Caos, che hanno guidato orde di giocatori alla conquista del monte Olimpo, e le altre innumerevoli armi donate dagli dei al protagonista per proseguire il proprio cammino fino allo scontro finale. Un titolo da giocare e rigiocare, che unisce l’incredibile crudezza di alcune scene ai fantasmagorici quick time event!

Apotheon

Siamo ancora una volta nell’antica Grecia e sempre nell’ambito dello scontro tra uomini e dei.
Nikandreos è un mortale che abita nel villaggio di Dion e ha l’arduo compito di salvare l’umanità dall’ira degli dei.
Se la trama ricalca quella di GoW al limite del plagio, c’è da sottolineare però la grande particolarità del videogioco: lo stile grafico.
L’avventura è, infatti, interamente rappresentata come se il giocatore guardasse delle raffigurazioni ceramiche e, nello specifico, le tipiche decorazioni a figure nere presenti sui vasi greci. Un platform bidimensionale diverso, a volte impegnativo e che ha del carattere.

Assassin’s Creed

Da sempre i giocatori si dividono tra chi osanna il titolo Ubisoft e chi, invece, lo odia.

Cercando di essere oggettivi, pur riconoscendo che la serie è divenuta ormai stanca dopo mille titoli ripetitivi, non si potrà negare l’assoluta epicità che le avventure degli assassini ci hanno saputo regalare. La ricostruzione storica, anche se con la rielaborazione molto libera di personaggi e avvenimenti, è meticolosa e funge da perfetta cornice ad avventure decisamente coinvolgenti.

Imperium

Svilppato da FX Interactive, l’RTS si differenzia dal ben più noto Age of Empires per la scelta di focalizzare l’intera esperienza sulla strategia bellica, tralasciando l’evoluzione della propria civiltà e concentrandosi, invece, su tutti gli aspetti che possono migliorare le capacità militari dell’esercito comandato.

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