Giochi da tavolo

Final Fantasy Trading Card Game – Dallo schermo alle carte

Final Fantasy Trading Card Game

Recensione

Appena acquistata la prima Playstation, nel lontanissimo 1996, feci miei due titoli: Castlevania Symphony of the Night e Final Fantasy VII; inutile dirvi che sul secondo ci passai circa un anno e che, quando Cosmic Games mi ha proposto di recensire Final Fantasy Trading Card Game non ho esitato un solo attimo, nonostante la promessa fatta a me stesso di non toccare più un gioco di carte collezionabili.

Regole

Ogni giocatore ha a disposizione un mazzo costruito con esattamente 50 carte e di queste potrà avere al massimo 3 copie della stessa carta.

Ogni carta ha un costo in Cristal Point (da ora in poi chiamati CP): è possibile ottenerne due scartando una carta dalla propria mano oppure uno mettendo in dull (tappando, attingendo dai termini di Magic) e, almeno uno di questi, deve essere dello stesso colore della carta da giocare.

Le carte si dividono in Personaggi di Avanguardia, Retroguardia ed Evocazioni: le prime due si giocano nel proprio turno, mentre le ultime in qualsiasi istante, alla stessa maniera degli istantanei di Magic, con tanto di effetti che vanno in pila e si risolvono a partire dall’ultimo giocato.

I personaggi dell’Avanguardia vengono utilizzati per attaccare l’avversario e difendersi, hanno un valore di Punti forza che stabilisce i danni che possono infliggere e che possono subire e, una volta effettuato un attacco, il personaggio viene messo in dull e non può essere utilizzato né per attaccare nuovamente, né per difendere; la Retroguardia fornisce supporto e genera CP.

Ogni turno viene diviso in questo modo:

  • Active Phase: i personaggi in dull (tappati) vengono messi in posizione verticale.
  • Draw Phase: si pescano due carte (il primo giocatore ne pescherà solo una nel suo turno iniziale).
  • Main Phase 1: si giocano personaggi, evocazioni o abilità.
  • Attack Phase:
    • Il giocatore di turno attacca con una creatura o una squadra di creature che sommeranno i propri Punti Forza e le mette in dull.
    • Il giocatore in difesa può decidere se bloccare, utilizzando un personaggio non in dull infliggendo e subendo danni pari ai Punti Forza propri e degli avversari, o se lasciar passare l’attacco subendo un danno; in questo caso, il giocatore in difesa metterà la prima carta del suo mazzo nella Damage Zone a faccia in su e se questa ha l’icona Ex Burst ne utilizzerà l’effetto.
    • Il giocatore di turno decide se continuare ad attaccare o passare alla prossima fase.
  • Main Phase 2: si giocano personaggi, evocazioni o abilità.
  • End Phase: i danni inflitti alle Avanguardie ancora in gioco vengono annullati e se si hanno più di cinque carte in mano vengono scartate quelle in eccesso.

L’obiettivo della partita di Final Fantasy Trading Card Game è di sconfiggere l’avversario e questo è possibile in tre modi differenti: infliggendogli sette punti danno, se non può più pescare o se gli viene inflitto un danno quando non ha più carte disponibili nel mazzo.

Final Fantasy Trading Card Game

Analisi

Ho effettuato i test grazie al materiale inviatomi da Cosmic Games, utilizzando i set base di Final Fantasy VII, IX e Type-0 e convincendo Clack – amante della saga di FF – ad essere mia sfidante.

Dopo varie partite, cambiando sistematicamente i mazzi, ho trovato il gioco e le sue meccaniche semplici ma non banali: la struttura del turno si impara facilmente in un lampo ma per padroneggiare l’utilizzo dei personaggi e delle abilità occorre spendere tempo.

Mi sono divertito molto per merito del regolamento che costringe a pianificare per bene le proprie mosse: conviene attaccare lasciando il board alla mercé del proprio avversario oppure trincerarsi in difesa, affondando un attacco di tanto in tanto? Posso assicurarvi che fin, dai primi test, mi è sembrato di giocare una partita a scacchi e mi sono trovato a pensare spesso a quale strategia utilizzare e questo vuol dire che Final Fantasy Trading Card Game mi ha convinto e coinvolto.

Un plauso lunghissimo, quasi da standing ovation, va alla realizzazione grafica e soprattutto al materiale con cui sono state realizzate le carte: prima di inserirle all’interno delle bustine protettive, ammetto che ho provato quasi un piacere fisico a toccarle.

In conclusione

Lo so, trattare un TCG è sempre complicato perché il primo appunto che viene mosso è sempre lo stesso: ma quanto mi costa?

Il mio consiglio è di iniziare acquistando un paio di set base e di giocare con un amico, perché Final Fantasy Trading Card Game merita di essere nelle case degli appassionati di TCG e di Final Fantasy grazie ad un regolamento rapido e fresco e ad un background che definirei di tutto rispetto.

Se, dopo queste prove, ne vorrete ancora di più vi raccomando di chiedere ai negozi di settore delle vostri parti se è già attiva una comunità e di frequentare la pagina Facebook italiana per maggiori informazioni: troverete dei giocatori con cui confrontarvi.

Nerdando in breve

Gli appassionati di TCG e di Final Fantasy dovrebbero provare almeno una partita di Final Fantasy Trading Card Game… prima di cadere nel vortice!

Nerdandometro: [usr 3.3]

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