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Sortisia: Una Strega 3.0

Sortisia

Recensione

Raccontava Platone nel Crizia e nel Timeo di un’isola sperduta oltre le colonne d’Ercole, nascosta e mimetizzata fra i flutti spumosi dell’oceano Atlantico, nel quale suo malgrado sprofondò “in un singolo giorno e notte di disgrazia” per colpa di inaspettati terremoti e violenti cataclismi. Tecnicamente non ci furono sopravvissuti, tuttavia almeno un’eccezione c’è.
Si tratta di Sortisia, la giovane maga figlia di Atlantide ed erede al trono della Strega Madre.

Lei, guerriera forte e sfacciata che a testa alta si districa in una Torino contemporanea come non l’avete mai vista, è nata dalla mente di Lorenzo Balocco, colorata da Mariarosa Landolfi e pubblicata da Cronaca di Topolinia: un fumetto dai toni dark che si compone di tre puntate, due delle quali già uscite mentre la terza è attualmente in fase di lavorazione.

La storia

Nei primi due volumi si delinea la storia della giovane darwen, parola elfica che significa “erede al trono”, alle prese con i giganteschi mostri spaventosi figli del folklore europeo. Li affronta con spavalderia e sarcasmo, sempre pronta a schernire le sue vittime prima del colpo di grazia. Poi però, con la più tranquilla nonchalance, la fanciulla sfodera il suo smartphone e raggiunge la sua Torino moderna e tecnologica, come una qualunque ragazza umana. Tuttavia, rincasata, anziché dedicarsi agli hobby più comuni, disegna un cerchio alchemico e, con risultati migliori di Edward e Alphonse Elric, evoca qualcuno che la maggior parte di voi avrà di certo già sentito nominare.
Ladies and gentlemen, eccovi l’unico e solo signore degli inganni, Tremotino, colui col quale non dovrete mai scendere a patti. Scommetto che sapete di chi parlo, viste le apparizioni televisive in Shrek o Once Upon A Time.
Egli le rivela alcune preziose informazioni sulla sua salute e sul suo obiettivo, su come raggiungerlo e sui rischi cui andrà in contro se persevererà nel portarlo avanti.
Da lì in poi sarà un vero massacro per tutti quanti, e non basterà il coraggio per vincere gli scontri. La fanciulla girerà luoghi lontani e terre deserte, incontrerà streghe spaventose e il potente Laurino, e fra colpi di scena e battute sagaci, non ho potuto fare a meno di appassionarmi alla vicenda.

Lo stile

È sorprendente il modo con cui Balocco inserisca la contemporaneità in un contesto che dalle prime vignette sembrerebbe totalmente diverso: egli infatti crea un connubio fra i paesaggi tipici delle favole, come boschi e radure, ed elementi quotidiani, come i palazzi torinesi che compaiono qua e là. Il tratto non è netto, anzi, nella maggior parte dei riquadri s’intravedono le linee guida per realizzare la figura, dettaglio che personalmente ho molto apprezzato. Di fatto la darwen, per quanto tenace e determinata, è costantemente pervasa dalla flemma di una persona che non si lascia cogliere dall’ansia o sconvolgere particolarmente, ma anzi, dall’animo imperturbabile, è sempre con la battuta pronta. La linea che si intravede lascia quindi ben trapelare il carattere di Sortisia, e il tutto viene perfettamente coronato dallo strabiliante lavoro di Mariarosa Landolfi.
Non sono una critica d’arte né tanto meno esperta di colorazioni, tuttavia credo sia impossibile non ammirare l’inchiostratura delle tavole: sembrano dipinti ad acquarello, che variano in ogni sfumatura e che creano accostamenti cromatici sensazionali. Ogni istante rappresentato è sommerso dai colori: vivaci e freschi nei boschi, vividi tanto da trasmettere al lettore l’energia della fanciulla durante gli scontri; freddi e tenui nelle viscere della terra, al cospetto di un sovrano stupido e misogino che sta sul suo trono come Robert Baratheon, contribuiscono all’immedesimazione in Sortisia. Infine, gli occhi: dalla mancanza momentanea di pupille, alle macchie camaleontiche e variopinte che li circondano, ai fulmini che vi escono durante le sfide più accese; questo è lo sguardo della protagonista e personalmente l’ho adorato.

Conclusione

In attesa del terzo volume, Sortisia vi aspetta in La Madre e la Bestia (Vol. 1) e in Il Campione del Re (Vol. 2).
Seppur brevi (20 pagine l’uno), la storia partorita da Balocco merita di essere letta e sfogliata, sia per quelle battutine che non ci si aspetta, sia per le citazioni sparse come “10 punti a Grifondoro!”, sia per quello che vi ho raccontato ma, soprattutto, per tutto quello che ho taciuto.

Nerdando in breve

Fumetto veloce da leggere e che si rilegge volentieri, dalla colorazione mozzafiato e dall’avvincente trama, la darwen Sortisia vi conquisterà con la sua audacia e il suo sarcasmo.

Nerdandometro: [usr 3.7]

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