Discutendo

I 3 personaggi di videogiochi preferiti

Ci hanno chiesto quali siano i nostri tre personaggi di videogames preferiti e, pronti a generare polemiche, abbiamo risposto.

aliquis: Il personaggio che per me incarna l’idea stessa di videogioco è Crash Bandicoot. Il peramele di casa Naughty Dog mi ha regalato ore ed ore di divertimento e frustrazione e senza dubbio occupa la prima posizione nella classifica dei miei personaggi preferiti nella categoria videoludica.
Il secondo posto è occupato da Ratchet della saga “Ratchet & Clank”. Insomniac Games ha saputo creare un universo perfetto col giusto mix tra umorismo ed azione, e Ratchet è il giusto perno su cui tutto ruota, oltre che un personaggio con cui non è affatto difficile identificarsi.
L’ultimo, ma non meno importante, è Nathan Drake. Ho sempre voluto fare il cercatore di tesori e forse questo influisce nel mio giudizio, ma il protagonista della serie “Uncharted”, ancora una volta creata da sua maestà Naughty Dog, è uno dei personaggi più riusciti di sempre nella storia dei videogiochi.

FrankieDedo: Dark Forces era nella classifica dei giochi preferiti della mia infanzia, soprattutto per via del protagonista. Non temo quindi la banalità nel dire che Kyle Katarn è uno dei miei personaggi videoludici preferiti, forse il preferito in assoluto. Perché? Beh, intanto è un personaggio che si integra perfettamente nella galassia di Star Wars. Cadetto imperiale, poi spia ribelle che rubò i piani della Morte Nera, infine cavaliere Jedi che aiutò Luke Skywalker a ricreare l’Ordine al tempo della Nuova Repubblica (tutto questo nel vecchio canone). Stiamo parlando di un condensato unico di “starwarsaggine” in un personaggio solo, che durante tutto l’arco della saga di Dark Forces/Jedi Knight viene sviluppato davvero bene. Uno dei primi giochi a permettere scelte morali, portandoci verso il lato chiaro o il lato oscuro della Forza, cosa che ha permesso una forte immedesimazione grazie alle azioni che il personaggio compierà inevitabilmente se ci spostiamo da una parte o dall’altra. È definito spesso “Chuck Norris con una spada laser” e capite quindi perché sia così galvanizzato da Kyle Katarn. Fra l’altro, recentemente abbiamo potuto vedere un personaggio fortemente ispirato a lui in Rogue One, ovvero Cassian Andor, la spia ribelle che aiuta la protagonista a rubare appunto i piani della Morte Nera.
Saltando ad un gioco più recente non riesco a fare a meno di pensare a Trevor Phillips, il folle (a dir poco!) co-protagonista di Grand Theft Auto V. Difficile descriverlo in poche righe. Diciamo che si tratta di un bifolco completamente pazzo, violento e sconsiderato, che agisce senza nessuna regola. Un agente del caos sfrenato e senza inibizioni, reso ancora più imprevedibile dall’abuso di droghe e dal suo difficile passato. Questa sua, chiamiamola “spiccata vivacità”, nasconde però una sfaccettatura più complessa che va a definire anche il suo modo di fare da fuori di testa. I suoi compari, Micheal e Franklin sono ben realizzati, certo, ma è impossibile non rimanere affezionati a lui, Trevor, che fa ridere, stupire e raccapricciare nel giro di trenta secondi netti.
Allontaniamoci dai protagonisti per andare verso un villain: Jack il Bello, da Borderlands 2 è uno dei personaggi più carismatici con cui mi sia mai confrontato. Merito sicuramente anche dell’ottimo doppiaggio italiano che per una volta supera alla grande quello originale. Teatrale, rabbioso, ironico, minaccioso e molto, troppo, sicuro di sé. Con il proseguire del gioco si scoprono suo malgrado nuovi aspetti del passato che lo dipingono come un personaggio più sfumato di quello che cerca costantemente di sembrare. Jack ruba la scena a tutti i personaggi del gioco, e giustamente. Penso che guarderei 20 ore di un film con questo geniale antagonista.

jedi.lord: Mi considero un videogiocatore serio da una ventina d’anni e quindi, per forza di cose, di personaggi ne ho visti passare a centinaia sullo schermo. Alcuni però ti lasciano un segno, diventano tuoi amici, e li ricordi a distanza di anni come accade per certi immortali protagonisti di libri o film.
Ci ho messo un po’, ma credo che loro siano quelli che mi hanno colpito di più:
1. Guybrush Threepwood: non è solo il primo della lista, ma è proprio il numero uno per me. Guybrush, il temibile pirata, protagonista della serie Monkey Island è stato colui che mi ha fatto innamorare del videogioco in generale, con le sue avventure assurde e maledettamente divertenti.
2. Manny Calavera: toh, che strano, un altro personaggio di una avventura grafica, sempre della LucasArts. Non è una coincidenza, nient’affatto. L’agente di viaggio della Terra dei Morti protagonista di Grim Fandango ricorda il Rick di Casablanca ed è colui che mi ha fatto scoprire che anche i videogiochi possono raccontare poesia.
3. Geralt di Rivia: il witcher. Penso che questo omone lo conosciate tutti, perché The Witcher è una delle serie più apprezzate degli ultimi anni e compie un decennio proprio nel 2017. E nulla, è un personaggio talmente tosto, figo e carismatico che è impossibile non apprezzarlo.
A pari merito in terza posizione e come menzione d’onore propongo il grandissimo Kyle Katarn, protagonista della serie Dark Forces/Jedi Knight cancellato di recente dal canone di Star Wars (per ora): spia, furfante, cavaliere Jedi, Sith e primo a rubare i piani della Morte Nera. Vi prego, ridateci Kyle sul piccolo schermo, Star Wars ne ha bisogno.

LC: Potrei riempire la classifica con tre personaggi presi da Final Fantasy (più Lost Odyssey), anzi solo con personaggi presi da Final Fantasy VI, tuttavia mi limiterò ad uno di essi, ovvero il mio namesake, Locke Cole, il cacciatore di tesori con la bandana.
Poi direi John 117, alias Master Chief di Halo (quantomeno fino al 4, non avendo mai giocato il 5). Badass come nessun’altro, parla poco e fa tanto.
Infine direi Yuuji Kazami della trilogia di Grisaia (che non è un videogioco al 100%, ma vabbè). Simile a Master Chief ma parla molto di più, di solito con un sarcasmo infinito.

Morgana: Non sono una giocatrice esperta di videogames fighi come gli altri della redazione, mi limito ai giochini semplici/classici, e le mie scelte sono quindi banali.
Super Mario, perché è in assoluto il personaggio con il quale ho trascorso (e continuo a trascorrere) più tempo negli anni; Pikachu, perché è adorabile e sono sempre riuscita ad averlo in squadra in ogni gioco dei Pokémon che ho avuto da Giallo a Luna; Lara Croft, perché Tomb Rider è il primo gioco “serio” che ho giocato al pc (e non sono riuscita a finirlo perché ero imbranata e impaziente), ricordo ancora il giorno in cui ho l’ho installato e tutta la famiglia si è riunita davanti al monitor per vedere che roba era! Menzione d’onore a Spyro, perché è un drago viola, e non c’è altro da aggiungere!

Penny: Come ho già detto, sui videogiochi ho davvero poche conoscenze. Tuttavia, avendo comunque provato qualche bel giochino, posso creare una mia personalissima top 3:
3) Al terzo posto sta il mitico Toad, il funghetto di Super Mario Bros. Wii, sulla cui testa ho saltato a ogni partita in multiplayer;
2) Il secondo posto spetta al Professor Layton, la cui arguzia e il cui ingegno mi hanno sempre affascinata, senza trascurare lo charme britannico;
1) Il mio preferito in assoluto è Link, ma, al di là della passione per The Legend of Zelda, non è da sottovalutare l’arsenale di effetti sonori: quando falcio il prato a caccia di rupie, mi diverto a doppiarlo nei suoi “versi di combattimento”. Oltre al fatto che usi le galline come deltaplano su piccole distanze…

Solidea: Nathan Drake: c’è poco da fare, resistere al fascino del cacciatore di tesori più famoso del mondo videoludico è dura. Estremamente carismatico e sempre pronto a rischiare il tutto per le persone che ama. Anche se non brilla con un controller in mano, direi che possiamo perdonarlo.
Connor Kenway: tra tutti, il mio assassino preferito. Forse per il suo passato difficile che mi ha portato a provare una forte empatia, non saprei, ma di certo mi è rimasto molto impresso.
Pagan Min: Ah, il fascino del villain! Niente da fare, quando l’ho visto l’ho amato, subito. Pazzo e sadico al punto giusto! Sono ancora a caccia della sua action figure per ammirarlo in tutta la sua rosea compostezza quando mi pare e piace.

Tencar: Non ho avuto difficoltà a stilare questa personalissima classifica.
Al terzo posto c’è Luigi di Super Mario Bros. sia per via dell’omonimia e sia perché è un po’ il fratello sfigato: tutti si ricordano solo di Mario e ciò è ingiusto.
Al secondo posto c’è Chris Redfield perché, da buon amante degli zombie, è stato un piacere interpretare l’agente della S.T.A.R.S. nel primo Resident Evil.
La palma di migliore è tutta per Gordon Freeman perché è il protagonista di Half-Life che è uno dei miei videogames preferiti: stiamo parlando di un uomo che, armato di un piede di porco, ha combattuto contro gli alieni.

Wiwo: Dog, Dragon Age 1: perché usare gli altri personaggi quando puoi usare un cane?
Squall, Final Fantasy VIII: è un musone emo, ma ha il suo fascino come protagonista. Specialmente quando lo prendono in giro in-game.
Miles Edgeworth, Ace Attorney series: il personaggio più memorabile della serie. Un concentrato di sarcasmo, frills, inabilità alla comunicazione e colore magenta. What else?

Zeno2k: Anche per questa domanda la risposta non è semplice: c’è una mole talmente vasta di personaggi che diventa davvero difficile scegliere. Dato che i miei videogiochi preferiti sono quelli legati ad avventure, non posso che citare, al primo posto, Lara Croft; ma, badate bene, la Lara del reboot: molto più umana, fragile, ancora lontana dal diventare la badass a cui siamo stati abituati. Il reboot del franchise non ha solo portato nuova vitalità a Tomb Raider, ha regalato al popolo videoludico avventure profonde e toccanti, affiancando ai classici enigmi spaccameningi un’ottima dose di pathos, di emozioni e relazioni umane complesse.
Al secondo posto non posso che citare il protagonista di Fallout 4 che, al netto della possibilità di scegliere un personaggio maschio o femmina, regala momenti davvero epici quando nel corso della sua (nuova) vita deve confrontarsi con la verità che si nasconde dietro al rapimento di suo figlio nel vault. Davvero da brividi sulla schiena. E poi, vogliamo parlare di tutte le missioni di Silver Shroud?
Al terzo posto non può mancare uno dei protagonisti di Assassin’s Creed, e questo protagonista non può che essere il mentore: Ezio Auditore. Vuoi perché, a distanza di anni, resta ancora il personaggio più carismatico di tutto il franchise, vuoi per la strepitosa ambientazione del rinascimento italiano e le emozionanti storie che hanno contraddistinto il nostro passato, dalla congiura dei Pazzi a Cesare Borgia. Insomma: passa il tempo, passano i titoli Ubisoft, ma Ezio è ancora sulla cresta dell’onda e nei cuori di tutti gli amanti del Credo.

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