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Aliens #2 – Il nuovo numero del mensile!

Eccoci tornati a parlare dell’Alien Universe a fumetti, grazie a saldaPress che lo ha riportato in Italia dopo tanti anni.

Nello specifico, oggi vi parlo del secondo numero del mensile Aliens, che sarà disponibile in tutte le edicole e fumetterie il 19 maggio prossimo (qui l’articolo riguardante il primo numero, casomai ve lo foste perso).

Bando alle ciance ed entriamo subito nel vivo!

Trama e personaggi

Aliens #2 contiene i numeri 3 e 4 della serie “Aliens: Defiance“, scritta da Brian Wood.

Nello scorso numero avevamo lasciato la nostra protagonista, la Marine coloniale Zula Hendricks, alle prese con una bella serie di problemi che fanno rimpiangere un qualsiasi lunedì mattina in una metropoli: oltre a quelli fisici e personali, la nostra Zula si trovava a vagare nello spazio all’interno di una nave della malvagia corporazione Weyland – Yutani in compagnia di una schiera di sintetici, con l’obiettivo di sventare le macchinazioni della megacorporazione, volte a portare un esemplare di xenomorfo sulla Terra ovviamente in incognito.

Zula nel frattempo ha trovato un alleato, per quanto ambiguo ed indecifrabile: Davis 01, un sintetico che si è autoriprogrammato per tentare di combattere il malvagio piano della Weyland -Yutani.

A parte che i robot/androidi che vogliono sviluppare una coscienza autonoma mi hanno sempre messo una certa inquietudine o magari arrivano a farmi commuovere (“L’uomo bicentenario” vi dice qualcosa?), ammetto che questo Davis 01 come personaggio mi piace proprio.

Trovo elegante il modo in cui Wood, con un semplice accessorio, in questo caso un paio d’occhiali, riesca a dire moltissimo di ciò che sta accadendo al personaggio. Non per niente lo reputo uno dei miei scrittori di fumetti preferiti.

Soffermandomi un momento su Davis 01, posso dirvi che al momento lo trovo anche più interessante della protagonista stessa, proprio per questo non comprendere pienamente le sue motivazioni: motivo in più per invogliare alla lettura dei prossimi capitoli.

Tornando alla storia, e sempre in modo da non farvi spoiler, vi anticipo che Zula e Davis dovranno sì cominciare a fare i conti con la loro decisione di deviare dalla missione imposta, ma anche che, come accade molto spesso nelle moderne serie a fumetti, avremo alcune pagine dedicate all’approfondimento di eventi passati, in questo caso riguardanti il passato del Marine.

Ormai è un meccanismo noto: nei primi numeri si va avanti a ritmo spedito, poi ci si ferma un momento, si approfondisce e si riflette, magari con dei flashback.

Moderni stili narrativi.

Una piccola nota (leggermente spoiler): in questo numero Wood inserisce un indizio cronologico e di continuity importante. Andiamo a vedere quale.

Ad un certo punto, Zula riceve una comunicazione dalla sua amica Amanda Ripley (ovvero, la figlia di Ellen protagonista dei film), che le dice che sta partendo per Sevastopol in cerca della madre.

Il riferimento è ad Alien: Isolation, il bellissimo videogioco di Creative Assembly imperdibile per tutti i fan e non solo, in cui impersoneremo proprio Amanda in cerca di notizie sulla madre sparita insieme alla Nostromo…

Disegni

Nello scorso numero ci eravamo goduti i piacevolissimi disegni di Tristan Jones, che come vi dicevo erano adeguati per farci entrare nell’opprimente atmosfera xenomorfica.

In questi due episodi invece troveremo ben due artisti all’opera: il primo è l’italiano Riccardo Burchielli, una vecchia conoscenza di chi ha seguito la bellissima serie di Brian Wood “DMZ“; il secondo è Tony Brescini, che riprende molto lo stile di Jones e riesce a dare una continuità visiva alla serie, che è un qualcosa che apprezzo sempre.

Non posso non citare l’ottimo Massimo Carnevale, altro orgoglio italico, che firma da sempre copertine bellissime: mi innamorai delle sue illustrazioni ai tempi di Northlanders (scritta sempre da Wood) ma anche qui non delude affatto.

Conclusione

Continua l’epopea della tosta quanto sfigata Marine Zula, raccontata con sapienza di mestiere da Brian Wood che ci regala azione, mistero, problemi personali e uno spruzzo di ansia, per una serie gradevole da leggere e di sicuro interesse per gli appassionati.

Da non trascurare anche i riferimenti ad altri media, che vanno a consolidare ancor di più la cronologia di questo universo.


Nerdando in breve

Brian Wood, coadiuvato dagli ottimi Burchielli e Brescini, continua il suo buon lavoro su questa serie: in questa puntata, eguali dosi di azione e di pausa riflessiva ci preparano al giro di boa atteso nel prossimo numero.

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