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Billions – La finanza regna sovrana

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Recensione

Penso di poter cominciare affermando che Billions non può essere apprezzabile da chiunque.

Per approcciarsi a questa serie bisogna essere consapevoli del fatto che l’argomento principale sia la finanza, pertanto chi ha attacchi di orticaria solo a sentirla nominare difficilmente riuscirà ad andare oltre i primi 15 minuti di visione.

Trama

Siamo a New York. Il procuratore distrettuale Chuck Rhoades, distretto sud, cerca di incastrare il famoso miliardario Bobby “Axe” Axelrod per insider trading (la compravendita di azioni che si compie grazie a soffiate assolutamente illegali). Ad aggravare il tutto è il fatto che la moglie di Chuck, Wendy, lavori per Bobby e sia legata a lui da un profondo rapporto di amicizia. È quindi questo triangolo a caratterizzare tutta la serie fino alla fine, dove l’equilibrio verrà inevitabilmente spezzato.

Fondamentalmente la storia andrà avanti tra accuse, ricatti, sotterfugi, infiniti dialoghi in cui la finanza regnerà protagonista. Non è una di quelle serie da guardare distrattamente mentre si fa tutt’altro, bisogna ascoltare con attenzione per non perdere il filo e cercare di comprendere le dinamiche finanziarie messe in moto, cosa non semplice per chi è estraneo all’argomento.

Personalmente all’inizio seguire questa serie è stato un parto, l’ho trovata davvero noiosa e impegnativa da comprendere anche per me che studio economia. Solitamente quando guardo film o serie tv è per distrarmi e rilassarmi, usare così tanto il cervello non mi ha convinta molto.

Però non temete, se deciderete di buttarvici a capofitto nonostante l’antipatia per i temi finanziari, posso dirvi che verso la metà della serie si comincerà ad andare più a fondo nelle vicende personali dei protagonisti, potremo conoscerli meglio oltre a quello che è il loro lavoro, e il tutto diventa più coinvolgente. E poi, piccolo spoiler ma grande gioia, nella quarta puntata compaiono i Metallica.

Personaggi

Ho apprezzato davvero molto la caratterizzazione dei personaggi, soprattutto il fatto che diventi difficile tifare per i “buoni”: sono arrivata ad un punto in cui la vista di Chuck mi era intollerabile, lo vedevo, e lo vedo tuttora, come un insopportabile e panciuto scoiattolo egocentrico, e mi è venuto molto più facile apprezzare Bobby per la sua rivelata umanità nonostante le azioni illegali e le mosse scorrette. Ho ammirato Wendy per il suo essere una donna forte, dedita al suo lavoro e fedele ai suoi principi: nonostante fosse la persona nella posizione più scomoda è rimasta l’unica a non ricorrere ad alcun sotterfugio, restando fedele sia al marito che al datore di lavoro. La moglie di Bobby, Lara, invece l’ho trovata espressiva quanto una sardina, la classica manipolatrice un po’ viscida, e nonostante alla fine non faccia nulla di così terribile l’ho odiata dall’inizio.

Cast

Ad interpretare Chuck Rhoades è Paul Giamatti, con un curriculum ricchissimo che comprende film di altissima fama che la maggior parte di noi conosce, tra cui “The Truman Show”, “The Illusionist”, “The Amazing Spider-man 2” e anche “Salvate il soldato Ryan”.

Damian Lewis invece veste i panni di Bobby Axelrod, da amante di Stephen King non posso non nominare il suo ruolo in “L’Acchiappasogni”, riadattamento cinematografico di uno dei libri dello scrittore.

Maggie Siff, interprete di Wendy, è conosciuta per i suoi ruoli in serie tv come “Sons of Anarchy” e “Mad Men”, ma ha lavorato anche in “Law & Order” e “Grey’s Anatomy”.

Conclusione

A conti fatti, nonostante la noia iniziale, le ultime puntate sono riuscite a tenermi molto sulle spine e a creare una tensione convincente, ma se guarderò la seconda stagione sarà solo per auspicare al fatto che qualcuno dia un pugno sul muso al caro Chuck Rhoades.

Nerdando in breve

Billions è una serie per chi apprezza il tema della finanza, ma grazie ai personaggi convincenti e ben caratterizzati può risultare interessante anche per chi è estraneo all’argomento.

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