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Pre-Civilization: Egypt – Non chiamatelo giochino

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Recensione

Chi lo ha detto che gli strategici debbano essere lunghi ed estenuanti per essere ben fatti e profondi? Io la risposta a questa domanda la conosco già da anni, esistono titoli estremamente leggeri, ma divertentissimi senza essere per forza stupidi.

Uno di quelli che mi affascinarono maggiormente negli anni passati si chiama Oasis: The Golden Glyph. Trovarlo non è affatto banale perché credo non sia in distribuzione digitale (perlomeno sui canali principali) ma non si contano le partite che ci ho fatto. Neanche a farlo apposta, il titolo di cui parlerò oggi, che ho avuto l’opportunità di provare grazie ai moscoviti Clarus Victoria, condivide con Oasis l’ambientazione dell’Antico Egitto, pur trattandosi di un titolo profondamente diverso. Clarus Victoria, per inciso, è una software house particolarmente focalizzata sugli strategici ad ambientazione storica antica. E già per questo mi sono simpatici.

Pre-Civilization: Egypt, come si può intuire dal nome, è un Civ-like: un gioco che ci permetterà di ripercorrere la storia degli Antichi Egizi, partendo da una tribù fino ad arrivare ad essere la florida e potente civiltà africana.

Il Gameplay

Civ-like significa che il ritmo del gioco è scandito dai turni, che avremo il controllo di svariati aspetti della nostra civiltà, e che il nostro compito sarà quello di crescere e prosperare.
Il meccanismo principale sul quale si basa il gameplay è quello che i giocatori da tavolo chiamerebbero “piazzamento lavoratori”: si tratta di assegnare i nostri popolani alle varie attività, che all’inizio saranno principalmente la caccia, la pesca e la coltivazione, ma proseguendo con esse si aggiungeranno le attività religiose, militari e così via. Mettere al lavoro i nostri cittadini ci consentirà, come nella migliore tradizione, di accumulare risorse, che potranno poi essere spese per aumentare la popolazione (da reinvestire poi subito in lavori socialmente utili), per progredire nella ricerca scientifica e per assicurarsi il favore delle divinità che ci conferiranno diversi bonus a tempo.

Durante tutta la partita sarà fondamentale, nonché necessario, inviare degli scout ad esplorare la mappa: solo così potremo aggiungere territori ai nostri possedimenti, scoprire terreni fertili ed incontrare altri villaggi, ostili e non. Con costoro sarà possibile fare la guerra oppure instaurare un regime di commercio, per poi eventualmente annetterli al nostro regno in espansione. Il mondo di gioco è sostanzialmente diviso in due mappe: la prima, più circoscritta alla regione della capitale, ci impegnerà nella parte iniziale, durante la quale muoveremo i primi passi di regno in fasce; la seconda, che rappresenta in pratica tutto l’Egitto antico, ci vedrà impegnati in modo molto più ampio per assicurarci di unire il regno sotto una unica dinastia.

La costruzione degli edifici, in modo molto poco classico, avviene tramite una schermata nella quale saranno mostrati gli edifici costruibili ma seguendo un ben preciso ordine, di modo da simulare l’evoluzione di un centro urbano antico. Per eseguire tali lavori dovremo ovviamente contare sui nostri cari sudditi, sotto forma di lavoratori da assegnare allo slot della costruzione. Devo dire che questo aspetto non mi è dispiaciuto nell’economia generale del tipo di gameplay presentato e non risulta fastidioso non poter scegliere dove costruire.

Durante la partita, per movimentare ancor di più il tutto, ci verranno presentate delle sfide che andranno dal costruire particolari monumenti, all’accogliere popolazioni migranti senza incorrere in disordini sociali, alla missione principale, ovvero quella di unificare i territori sotto la nostra munifica guida. Queste sfide sono una spia importante che mostra come questo gioco, nonostante il suo aspetto più casual e light rispetto ai suoi cugini più importanti, non sia affatto semplice: la pianificazione è importante sin da principio e ad un certo punto inizieremo a capire quanto arduo sarà portare a termine con successo il nostro compito finale. Due partite su due perse ad un livello di difficoltà suggerito per i novellini mi hanno lasciato di sasso: non mi aspettavo di certo questo livello di sfida, anche perché non sono proprio di primo pelo per quanto riguarda gli strategici.

Sì, sono rimasto colpito dal contrasto tra la semplicità di gioco e l’impennata di difficoltà e, badate bene, questo per me è un pregio. Profondità tramite la semplicità, magnifico.

Bello ed educativo

Sul versante artistico come andiamo (Non su quello grafico, io sono fissato per lo stile, più che per la grafica in sé)? Considerate che è un gioco molto “semplice”, che su PC c’è sostanzialmente la versione che trovate anche su piattaforme mobili: la grafica è bidimensionale pura, ma mi piace molto perché pur se baroccamente decorata con motivi egizi, è chiara, leggibile e bella da vedere. Anche i lavoratori rappresentati da animazioni di disegni egizi sono molto carini. Da non trascurare il lato “educational” del titolo: ogni aspetto è ben descritto, narrando ed approfondendo particolarità della storia egizia che donano a Pre-Civilization: Egypt anche un lato istruttivo oltre che divertente. Un po’ come con i vecchi Caesar e Pharaoh, per intenderci.

Non è tutto oro…

Ma allora è tutto bellissimo? In realtà un appunto, bello grosso, devo farlo: sostanzialmente la modalità di gioco è quella della campagna, che è una sola. Si, possiamo variare le condizioni iniziali (che vanno ad influenzare la difficoltà vera e propria del gioco), ma la campagna quella è e quella rimane. Che peccato, perché questo fatto riduce la rigiocabilità, uccidendola sul colpo. Di contro, il gioco costa molto poco quindi non possiamo lamentarcene troppo.

Piattaforme et similia

Pre-Civilization: Egypt è disponibile su Steam, Google Play ed App Store; in controtendenza rispetto ai tempi moderni, su Steam è possibile scaricare una demo del gioco per vedere se vi garba. C’è anche la versione dimostrativa dell’altro titolo sviluppato da Clarus Victoria, che si chiama Pre-Civilization: Marble Age, che magari può piacervi se questo non vi è dispiaciuto.
Al Nerdando in breve per i commenti finali!


Nerdando in breve

Pre-Civilization: Egypt è un gioco di civilizzazione leggero, divertente e molto ben costruito, dal bell’aspetto e persino istruttivo. Guai a chiamarlo giochino, perché sa mettere in difficoltà. Se vi piace la storia egizia, dategli uno sguardo.

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