4 Kidz

4 Kidz #11 – Twins

Twins
Torniamo a giocare da tavolo con un titolo davvero divertente, adatto tanto ai bambini quanto agli adulti: Twins, distribuito in Italia da Asterion.

L’idea di Twins

Il concept alle spalle del gioco è semplice ma intrigante: alzi la mano chi non ha mai giocato con le associazione di idee. Lo abbiamo fatto tutti, vero? Perfetto, Twins si basa proprio su questo meccanismo.
Sulla plancia andiamo a posizionare undici immagini estratte a caso dal mazzo, poi i giocatori contemporaneamente accoppiano le foto a due a due. La fragola va con l’uva perché sono entrambe frutta? Oppure la uniamo alla cabina telefonica inglese perché rosse? Nessuno ci vieta però di fare associazioni diverse, basandoci sul gusto, sull’uso o sulla storia; insomma: qualsiasi idea va bene.
Ogni associazione è valida, per quanto tirata per i capelli, ma c’è un però. La parte intrigante del gioco nasce dall’assegnazione del punteggio: per vincere non basta fare accoppiate interessanti o fantasiose, bisogna anche sintonizzarsi sulla lunghezza d’onda degli altri giocatori. Il punteggio, infatti, viene assegnato in base a quanti partecipanti hanno accoppiato le medesime immagini (anche se per motivi diversi); tre giocatori hanno accoppiato mucca e bistecca? Tre punti per ogni giocatore, e così via.
I più attenti avranno notato che in ogni mano c’è un’immagine che resta senza coppia, la così detta “mela marcia”. Anche questa carta può dare punti, sempre in base a quanti altri giocatori hanno deciso di escludere proprio quella dalle associazioni.
Le partite si concentrano in quattro rapide mani, un tempo davvero ben misurato per tenere inchiodati al tavolo i bambini senza perdere il loro interesse. Al termine del quarto turno si sommano i punti e si decreta il vincitore.

Twins messo alla prova

Ho provato questo gioco con mia figlia e posso dire che si è immediatamente entusiasmata all’idea di unire le foto; anzi, la cosa più divertente è proprio giocare con dei bambini: la loro fantasia senza freni inibitori è capace di creare associazioni assolutamente brillanti e imprevedibili; forse non farà vincere loro la partita, ma scoprire i loro percorsi mentali è a dir poco spassoso.
Altra arma vincente del titolo è il regolamento: poche regole e molto chiare, facili da acquisire rapidamente per tuffarsi subito nel gioco; chi è avvezzo ad aver bambini attorno al tavolo sa bene quanto possa essere difficile avere la loro attenzione per spiegare per bene il funzionamento di un titolo; con Twins, invece, sono bastati due minuti e un giro di prova perché tutto fosse chiaro e ci si potesse dedicare al gioco.
Altro elemento che mi ha colpito è la ricchezza dei contenuti. Twins viene distribuito con ben 156 carte foto stampate fronte e retro, per un totale di 312 immagini. Moltiplicandole per le undici posizioni abbiamo un numero di combinazioni spaventosamente alto, che garantisce l’impossibilità di avere due partite uguali tra loro.
Ottima anche la scalabilità: per la natura stessa del titolo, sedersi in due, tre o quattro al tavolo fa girare benissimo il gioco in ogni caso.

In conclusione

Twins mi ha davvero colpito in modo positivo; è un gioco che dimostra ancora una volta come non serva chissà quale combinazione di plance, materiali e segnalini per far avvicinare i bambini al mondo dei boardgame; sono sufficienti una buona idea e la capacità di svilupparla con un linguaggio adatto ai giocatori più giovani.
Ulteriore valore aggiunto, Twins non si limita a divertire, è anche estremamente utile dal punto di vista pedagogico: fa lavorare la mente dei bambini tenendola ben sveglia e attiva.

Ringrazio Asterion per il materiale, potete dare un’occhiata al nostro unboxing.

Nerdando in breve

Twins è un boardgame per bambini e adulti basato sull’associazione di idee. Bello, rapido e soprattutto molto divertente.

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