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#NerdandoConsiglia: L’uomo a un grado kelvin

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Scritto da Piero Schiavo Campo, professore presso l’università di Milano Bicocca, e vincitore del Premio Urania nel 2012, L’uomo a un grado kelvin è un romanzo di tipo giallo fantascientifico capace di fondere, con rara alchimia, elementi dalla solida base scientifica e tecnologie futuribili ai classici del romanzo noir hard boiled.

Il titolo richiama l’episodio scatenante: il ritrovamento di un cadavere congelato all’interno di un macchinario per il teletrasporto, che funziona alla temperatura di un grado sopra lo zero assoluto. Ad indagare sul mistero giunge a Milano l’investigatore Richard Watson, della polizia europea. Durante le sue indagini avremo modo di scoprire una società molto diversa da quella a cui siamo abituati: terrorismo, divisioni etniche, rete globale con interfaccia tridimensionale; diversa eppure plausibile: siamo di fronte ad un futuro “non troppo lontano” in cui l’autore ha provato a prevedere l’esito dei movimenti sociopolitici dei giorni nostri.
Basando le tecnologie fantascientifiche su solide e concrete basi reali, il romanzo offre una lettura non banale, ma attenta e ricercata.

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