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I segreti di Luke Cage – Teorie ed easter eggs

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Come da tradizione, anche Luke Cage, l’ultima opera realizzata dall’unione delle forze di Netflix e Marvel, è stracolma di chicche nascoste e riferimenti al resto dell’universo televisivo e cinematografico. Oltre a far divertire gli appassionati, questi piccoli dettagli suggeriscono un’attenzione maniacale nel rendere coeso il Marvel Cinematic Universe, e potrebbero anche celare anticipazioni sul futuro dei personaggi e su trame ancora non svelate.

Ovviamente, ogni informazione di seguito sarà piena di spoiler, non andate oltre se non avete finito la serie!

La serie di citazioni più presente, oltre ai dovuti agganci agli altri “eroi Netflix” è sicuramente quella che riguarda l’attacco dei Chitauri avvenuto nel primo Avengers, un po’ come già successo in Daredevil e Jessica Jones. Più che citazioni però, qui si tratta di una parte vera e propria di ambientazione e trama. Ricordiamo che Harlem è stata colpita pure dallo scontro fra Hulk e Abominio, ne “L’Incredibile Hulk” del 2008, e che quindi è rimasta segnata più di ogni altra zona della città dalla presenza di esseri superumani. È interessante vedere come lo straordinario sia diventato ordinario, e il parlare di martelli magici, armature volanti e attacchi alieni abbia sì influenzato la società in modo indissolubile, ma tutto questo sia diventata solo l’ennesima stranezza vista a New York.

Iniziamo a parlare di easter egg veri e propri con i tributi all’eroe protagonista: viene infatti utilizzato, e anche piuttosto spesso, il suo nome da supereroe, Power Man, e viene più spesso invitato a prestare i suoi superpoteri dietro pagamento, e diventare un eroe in vendita. Gli Eroi in vendita sono storicamente Iron Fist e proprio Luke Cage, il quale, con un simpatico stratagemma durante la sua fuga dalla prigione di Seagate, per qualche istante è stato fatto vestire con una versione identica al suo costume “fumettistico” delle origini: camicia gialla, tiara, bracciali e una catena decisamente poco sobria come cintura. Più avanti, lo stesso Luke Cage infatti scherzerà con Claire Temple su quanto quell’assortimento di vestiario fosse ridicolo.

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Proprio nel personaggio di Rosario Dawson, come spesso succede, si sono unite le caratteristiche di due personaggi tratti dai fumetti: si tratta di Night Nurse, un personaggio che si accolla il compito di curare le ferite dei supereroi, specialmente coloro che operano in contesti più urbani, come l’Uomo Ragno e Daredevil, e di Claire Temple, un tempo assistente del Dr. Noah Burstein (ruolo che in un certo senso assume anche nella serie), poi interesse romantico di Luke Cage. Va detto che anche nel film su Dottor Strange, in uscita a breve, troviamo Christine Palmer, interpretata da Rachel McAdams, che interpreta una delle Night Nurse. Che sia uno dei primi conflitti di continuity fra serie televisive e film?

Collegandoci ancora alla forte Claire, parliamo di uno degli easter egg più importanti, in quanto potrebbe lasciar trapelare non solo il modo in cui i Difensori si uniranno assieme nella serie prevista per il 2017, ma anche la possibilità di un eventuale adattamento delle Figlie del Drago, ovvero il duo composto da Misty Knight, che abbiamo già conosciuto, e Colleen Wing, l’insegnante di arti marziali da cui Claire sembra decisa a prendere lezioni: grande amica e collaboratrice di Danny Rand, ovvero Iron Fist! Possiamo vedere Colleen Wing, interpretata da Jessica Henwick, nel primo trailer di Iron Fist.

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E a supportare l’ipotesi dell’arrivo delle Figlie del Drago, c’è un’altra delle scene finali della serie: quando Misty Knight si presenta all’Harlem Paradise con una mise che ricorda in tutto e per tutto il suo classico costume. Manca solo il braccio bionico donatole da Tony Stark, ma la ferita che ha subito e i numerosi riferimenti alla possibile amputazione dell’arto potrebbero portare in seguito a qualcosa di simile. D’altronde non sarebbe la prima volta che Stark dona un apparato tecnologico ad un eroe di New York!

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Dritta dagli episodi di Jessica Jones arriva Patricia ‘Trish’ Walker, che senza mostrarsi, introduce il sesto episodio con il suo programma radiofonico “Trish Talk” parlando apertamente a favore del fuggiasco Luke Cage. Dal momento che Luke le ha già dimostrato il suo valore insieme a Jessica, è ovvio che anche Trish stia dalla sua parte!

Altra visita gradita è Blake Tower, l’assistente del procuratore distrettuale Reyes che abbiamo avuto modo di conoscere in Daredevil, che si è rivelato un alleato dello studio Nelson & Murdoch. Qui compare durante l’assedio all’Harlem Paradise, quando Diamondback finge di essere Luke Cage, e tiene in ostaggio numerosi civili.

Direttamente importato dalla serie sull’Uomo Senza Paura, fa capolino in un ruolo decisamente più importante, anche Turk Barrett, l’avido trafficante d’armi che ormai colleziona i ceffoni degli eroi di New York.

Meno gradito, invece, il fastidioso avvocato della mala che già avevamo visto difendere Wilson Fisk, che prende le parti di Mariah Dillard e Shades quando vengono arrestati.

Non poteva mancare lui, The Man, che con un ironico e “incorporeo” cameo fa capolino anche qui, nonostante Luke Cage non sia un suo personaggio, ma ormai non è Marvel se non c’è Stan Lee!

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Per concludere la carrellata sui costumi, come non parlare della difficile impresa di adattare Diamondback? Con un aspetto così ridicolo sembrava impossibile creare qualcosa di credibile, basandosi sull’originale. E invece sono riusciti, tramite qualche aggiustamento, a creare una versione convincente e funzionale del costume di Willis Stryker.

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E, a proposito di Willis, avete colto la citazione alla serie TV conosciuta da noi come Arnold? Quando l’Harlem Paradise viene attaccato da Luke Cage, Shades si lascia scappare una battuta che Diamondback non apprezza, ma che farà sicuramente felice chi conosce la sit-com.

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E che dire di un certo inventore Martin Brown, Marty per gli amici, che secondo il giornale ha creato un dispositivo che potrebbe rendere possibile i viaggi nel tempo?

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Uno dei maggiori legami di Luke Cage con il Marvel Cinematic Universe è sicuramente la forte presenza delle Hammer Industries, che hanno creato sia i proiettili Giuda, sia la tuta di Diamondback, di proprietà di Justin Hammer, il signore della guerra rivale in affari con Tony Stark, interpretato da Sam Rockwell. Lo abbiamo visto in Iron Man 2, e poi in un cameo nel Marvel One-ShotAll Hail The King, in prigione insieme a Trevor Slattery, il falso Mandarino.

Ed è proprio in questo corto che la parte di mondo relativa ad Iron Man si lega a doppio filo con Luke Cage, perché indovinate un po’ dove sono incarcerati? Nella prigione di Seagate, nella quale Luke Cage ottiene i suoi poteri! Reva allude probabilmente proprio ad Hammer, quando smentisce che ci sono dei “milionari nascosti nelle segrete”. Questo potrebbe far pensare che il magnate c’entri qualcosa con tutto ciò che succede a Luke Cage; dopotutto, le Hammer Industries producono dei proiettili in grado di ucciderlo e un’armatura che secondo Stryker è stata creata appositamente per affrontarlo. Inoltre, chi aveva commissionato gli esperimenti sui prigionieri? Chi ha visto il cortometraggio di cui parlavo potrebbe azzardare un’ipotesi: e se fosse il vero Mandarino a tirare le fila? Ipotesi rischiosa, ma in linea con i piani a lungo termine di casa Marvel!

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