Nove sfumature di Nerd

Nove sfumature di Nerd #16 – I gadget di 007

007

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Spectre, ultimo capitolo della longevissima saga cinematografica dedicata a 007 sta per raggiungere le sale cinematografiche italiane. La pellicola, diretta da Sam Mendes, vedrà nuovamente l’attore britannico Daniel Craig vestire i panni di James Bond e, nel ruolo del cattivo, avrà un interprete d’eccezione: il lanciatissimo Christoph Waltz.
In attesa di gustare il film sul grande schermo, a partire dal 5 novembre, ho pensato di proporvi una carrellata di alcuni tra gli innumerevoli ed immaginifici gadget apparsi, negli anni, nei film su 007: ho cercato di selezionare, tra tutti, i più memorabili ed originali.

1. La valigetta (A 007, dalla Russia con amore)
Il primo gadget in assoluto ad apparire nel ciclo cinematografico di 007 non poteva che aprire questa lista. Siamo nel 1963 e Sean Connery veste per la seconda volta (dopo Licenza di uccidere) i panni di James Bond. La valigetta, che non ha nulla da invidiare alla celebre borsa di Mary Poppins in quanto a contenuto, ci dà subito l’idea di cosa aspettarci dalla saga a livello di gadget iperaccessoriati: contiene, infatti, un fucile di precisione smontabile corredato di munizioni e mirino telescopico a raggi infrarossi, un coltello da lancio, un barattolo di borotalco che nasconde un potente gas lacrimogeno e una scorta di cinquanta sovrane d’oro. Inoltre, per non farsi mancare nulla, è dotata di un dispositivo di sicurezza che, in caso di apertura sbagliata, provoca l’esplosione della valigia stessa.

2. Il Jetpack (Thunderball: Operazione Tuono)
Ci spostiamo nel 1965: il quarto film della saga, nel quale è ancora una volta Sean Connery ad interpretare Bond, ci regala uno dei gadget tuttora più apprezzati da parte dei fan di 007. In questa pellicola, infatti, l’agente segreto al servizio di Sua Maestà sfoggia, in anticipo sui tempi, un jetpack perfettamente funzionante, grazie al quale gli è possibile spostarsi in volo. Un accessorio pratico e che ebbe molto impatto sul pubblico, tanto da essere incluso nella locandina del film.

3. La Piccola Nelly (Si vive solo due volte)
Nel 1967 Bond (interpretato per la quinta volta da Sean Connery) si concede una trasferta in Giappone, dove si fa recapitare da Q in persona, disassemblato e trasportato in due enormi valigie, la “Piccola Nelly”: un elicottero (anzi, più propriamente un autogiro) giallo rimasto iconico nel cuore di molti fan. Naturalmente, l’equipaggiamento è degno di un film di 007: la Piccola Nelly, infatti, ha in dotazione razzi su ogni lato, mitragliatrici anteriori con proiettili traccianti, due lanciafiamme posteriori, scarico mine, doppia bombola di fumogeni e due missili aria-aria.

4. Lotus Esprit sottomarina (La spia che mi amava)
Le autovetture guidate da 007 nel corso della saga sono tutte indimenticabili ma, dovendone scegliere una, è impossibile non citare la Lotus Esprit presente ne La spia che mi amava, decimo film dedicato all’agente segreto.
Siamo nel 1977 e Roger Moore è diventato il nuovo James Bond già dai due film precedenti (Vivi e lascia morire, L’uomo dalla pistola d’oro). Il nuovo interprete porta, nella serie, una ventata di humour che non risparmia nemmeno i gadget, sempre più arditi. Nel caso dell’automobile, la celebre Lotus Esprit viene opportunamente modificata da Q per trasformarsi, all’occorrenza, in un comodo veicolo sottomarino. Non manca, ovviamente, la consueta dotazione composta, stavolta, da uno spara-cemento posteriore, un dispositivo per sganciare mine subacquee e un lanciarazzi.

5. Il finto coccodrillo (Octopussy – Operazione Piovra)
Il tredicesimo film della saga, girato nel 1983 e interpretato nuovamente da Roger Moore, ci regala probabilmente uno dei gadget più ridicoli mai utilizzati da 007 e, proprio per questo, entrato di diritto in questa classifica: il coccodrillo meccanico. Trovandosi in India, James Bond sceglie di adottare questo insolito e inaspettato mezzo di trasporto per passare inosservato e spostarsi da una sponda all’altra di un fiume.

6. La penna esplosiva (GoldenEye)
Siamo nel 1995 e Pierce Brosnan è, per la prima volta, l’agente 007. Tra i gadget avveniristici utilizzati da Bond in questo film, quello che sicuramente ci è rimasto nella memoria è forse il più semplice: la penna esplosiva. In grado di generare un’esplosione a corto raggio ma di potenza devastante, la penna viene attivata dopo tre clic e disattivata nello stesso modo. La sequenza in cui la penna viene sottratta all’agente segreto e usata dal programmatore al soldo dei nemici ha sicuramente tenuto incollati allo schermo tutti i fan, intenti a contare il numero di clic.

7. L’anello sonico (La morte può attendere)
Nel 2002 Pierce Brosnan interpreta per l’ultima volta James Bond, prima di cedere il timone a Daniel Craig, attuale volto dell’agente segreto. Si tratta anche dell’ultimo film prima della svolta “anti gadget” di Casinò Royale, che ha di fatto rappresentato un azzeramento della saga precedente che, secondo i produttori, aveva raggiunto un livello troppo poco realistico. Tra i gadget presenti, ricordiamo l’anello sonico, di fronte al quale anche Lanterna Verde impallidirebbe: è un oggetto in grado di sgretolare vetrate di qualunque spessore.

8. Cappello di Oddjob (Missione Goldfinger)
Lo so, tecnicamente non è un gadget di James Bond, ma come si poteva metterlo da parte? Nel terzo film della saga, girato nel 1964 e interpretato da Sean Connery, l’agente 007 deve fare i conti con un micidiale nemico: Oddjob. La sua temibile bombetta, contenente un’affilata lama all’interno della tesa, si trasforma all’occorrenza da cappello a pratica arma da lancio. Inutile dire che è diventata, immediatamente, un oggetto di culto.

9. La pistola d’oro di Scaramanga (L’uomo dalla pistola d’oro)
Ancora una digressione su un accessorio di un villain, ma che non poteva essere tralasciata: la pistola d’oro di Scaramanga, infatti, è rimasta negli annali. Nel 1974 è Roger Moore a vestire, per la seconda volta, i panni di James Bond e si trova a dover affrontare un nemico pericolosissimo, interpretato nientemeno che da Christopher Lee.
Il segno distitivo del malvagio Francisco Scaramanga (e del film, a dirla tutta) è senz’altro la sua pistola d’oro, che può essere smontata e trasformata, quando non viene utilizzata, in più componenti ognuna delle quali ha le sembianze di un oggetto di uso quotidiano: in particolare un portasigari, un accendino, due gemelli e una penna stilografica.

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