Altre nerdate

Golem – Un fumetto aumentato

La copertina di Golem

La copertina di Golem

 

L’Italia è una repubblica fondata sull’amore.

Così si presenta Golem ai propri lettori e sull’amore si fonda tutta la struttura narrativa dell’opera di Lorenzo LRNZ Ceccotti: l’amore di un padre per il figlio, quello innocente tra due ragazzi, l’amore per la verità e la libertà di un gruppo di ribelli. Nel 2030, l’Italia è finalmente fuori dalla crisi e guida la nuova federazione dell’Eurasia: non c’è la povertà, c’è libero accesso alla tecnologia, le malattie sono state debellate, eppure quello raccontato in Golem è un futuro distopico fatto di controllo delle masse, multinazionali che controllano i nostri acquisti, gusti, le nostre vite. In questo scenario, si muove la storia di Steno, ragazzino che si ritrova, invischiato dal turbinio degli eventi, ad essere involontario protagonista e arbitro non solo del proprio futuro, ma di quello di tutto il genere umano. Anche le illustazioni, così come la trama, seguono il contrasto tra utopia e distopia alternando scene vive, colorate e sgargianti nelle situazioni di vita quotidiana ad altre caotiche, a volte quasi sfocate, dominate da toni scuri e dal colore rosso, quando ci si sposta verso scene d’azione e di combattimento, fino ad arrivare alle tavole ambientate nel passato, cupe, violente, di una bellezza inquietante che lascia a lungo a bocca aperta. Ad un primo approccio, la storia si presenta fin troppo lineare, fino a sfiorare quasi il banale in certi punti e può lasciare, alla prima lettura, anche un po’ insoddisfatti di come l’ambientazione creata per ospitare la trama venga sfruttata in maniera così superficiale.

Adesso, se vi siete sentiti così alla fine del fumetto e vi siete presi almeno una nottata per digerirlo, riprendetelo in mano e leggetelo di nuovo. Golem non è solo un fumetto, ma è un intero mondo che prende vita grazie alla stessa invasività tecnologica denunciata nel fumetto sotto forma di una app (al momento rilasciata solo per Android) che apre un terzo occhio per il lettore: sfogliando le pagine del fumetto si sbloccheranno tutta una serie di contenuti extra che spaziano dalla musica, alle illustazioni, da siti internet fake fino a intere voci di wikipedia che aiutano il lettore a entrare in maggiore profondità nell’universo di Golem. Sono rimasto onestamente sorpreso dall’enorme volume di contenuti aggiuntivi che sono presenti in quasi tutte le pagine, sembra che si volesse fagocitare il lettore nel vortice di tutte le app, i device e le tecnologie invasive che pervadono la vita degli abitanti dell’Eurasia.

Oltre a tutto ciò, Golem è anche un’intricata giungla di simbolismi, citazioni, allegorie: niente nell’opera pare lasciato al caso, persino i nomi dei personaggi, delle aziende, dei dispositivi sono curati nei minimi dettagli. A partire dal gruppo ribelle Shorai, parola che indica il futuro che si può conoscere, che non a caso indossa maschere che permettono loro di vedere oltre la realtà, fino a poco tempo avanti nel futuro, anche i nomi dei loro membri non sono affatto casuali: Mesotes (mezzo, medium) è il comunicatore del gruppo, Oxyopes (specie di aracnide) è l’esploratore che cammina sui muri, Lamaco (grande guerriero ateniese) è il combattente. Stesso discorso è possibile per qualsiasi altro nome scelto da LRNZ: Oudeis, il presidente burattino delle multinazionali, è il nome che si da Ulisse (Nessuno) nella caverna di Polifemo, lo Pseudo, la moneta dell’Eurasia che ha soppiantato l’euro, fino ad arrivare al nome stesso del fumetto, Golem.

Golem è un’opera molto complessa realizzata su tanti livelli, che richiede tempo e più di una lettura per essere digerita e assimilata. Dietro Golem c’è una mole di lavoro talmente ampia, complessa e curata nei minimi particolari che pare ingiusto appigliarsi alla trama, che probabilmente non riesce ad avere la complessità e lo sviluppo che si meriterebbe, solo per trovare un pretesto di critica. Se tutto ciò non vi bastasse, ci sono alcune tavole di una bellezza imbarazzante che basterebbero da sole a giustificare l’acquisto del volume… non mi resta che augurarvi buona lettura!

To Top