Giochi da tavolo

X-Wing: molto più di un semplice gioco

La prima partita di X-Wing sta per iniziare

La prima partita di X-Wing sta per iniziare

Se, nei giorni scorsi, ho avuto modo di effettuare l’unboxing della scatola base di X-Wing e di parlare in generale del gioco senza averlo provato, mi ritrovo adesso, a qualche ora dalla mia prima partita, a poter tirare le somme e condividere questa esperienza.
Inizialmente, guardando distrattamente qualche battaglia di alcuni miei amici, avevo intuito le potenzialità di X-Wing ma è solo dopo essere stato il protagonista che posso sentenziare che questo è un capolavoro.

La scimmia era salita prepotentemente fin dalla fase di creazione della flotta, durante la quale, grazie allo squadron builder, mi ero dato da fare per mettere insieme 3 navi con le quali poter sfidare l’onnipresente Falloppa.
Dopo vari ripensamenti, mi sono presentato con questa semplice formazione:

– YT-2400 guidato da Dash Rendar + Jan Ors (38 punti)
– X-Wing guidato da Luke Skywalker + R2-D2 + Mira Esperta (35)
– X-Wing guidato da un pilota dello squadrone rosso + R2-F2 (26)

Pieno di gaso, mi sono recato da Games Academy Pescara dove il buon Fabio ha fatto trovare a me ed al mio avversario una tavola imbandita con il tabellone di giuoco, il regolamento, i dadi, i segnalini, i modelli di manovra, insomma tutto il necessario per poter svolgere la partita in maniera ottimale.

Mentre schieravo il mio squadrone, misurando con il righello se la distanza dal bordo era quella giusta, sentivo risuonare nella mia testa la colonna sonora di Star Wars e rivivevo le scene epiche della distruzione della Morte Nera; impressionante come tanti ricordi di infanzia mi siano tornati alla mente semplicemente posizionando dei pezzettini di plastica su di un cartoncino con impresso un disegno che mi ricordava le profondità dello spazio.

Nel corso dello scontro, mi rendevo conto, procedendo nella fasi avanzate, che per quanto il regolamento di X-Wing sia snello, ci sono molteplici combo da realizzare, sinergie da sfruttare ed è l’abilità a farla da padrona (ma, essendoci dei dadi, un tocco di fortuna non guasta mai); i turni, suddivisi in fasi di movimento e di attacco, passavano veloci e, tra errori di manovra, tiri di dadi e misurazioni, la partita è filata via in maniera leggera e divertente, lasciandomi tanta voglia di sperimentare nuove astronavi ed idee.
Consiglio spassionato: se siete fan di Star Wars o vi piacciono i boardgames o amate il modellismo, state alla larga da X-Wing, non ne uscirete.

Per la cronaca, ho vinto dopo che il buon Falloppa ha lasciato schiantare Darth Vader contro un asteroide. Triste.

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