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Payday 2: la prima rapina

La nostra banda in Payday 2 (dopo il primo colpo)

La nostra banda in Payday 2 (dopo il primo colpo)

Un collega me ne parlava da tempo, entusiasta, con la passione negli occhi: “Payday 2 è bello!“.
Passano i giorni, che diventano mesi, che si trasformano in un più di un anno.
Payday 2 l’ho acquistato in un afoso 13 agosto ma ho trovato soltanto in questi giorni il modo di giocarlo.

Provare un titolo del genere da nabbo è assolutamente da pazzi, ma, fortunatamente, ho due degni soci pronti a darmi man forte, ho persino affittato un server Teamspeak per gestire al meglio le comunicazioni e per poter sentire le urla dei miei complici.

Piccola nota a margine: giocare con un iMac di 4 anni fa è stato fortemente frustrante, nonostante i requisiti siano ampiamente soddisfatti dal punto di vista del processore e della ram, la scheda video non è proprio performante ed ho provato Payday 2 con i dettagli non bassi, ma infimi.

MrHouseDJ si è fatto un nome, nel mondo delle rapine. Lo vediamo fiero e sicuro, ma non ci fa sentire dei novellini, anzi, ha accolto me e Celtico, due principianti, come grandi amici, portandoci all’interno di un centro commerciale per un colpo davvero facile: dobbiamo entrare all’interno dei negozi e fare almeno 10000$ di danni, cercando di portare qualcosa a casa per poter vivere degnamente per i prossimi mesi.

Varchiamo la porta dei grandi magazzini ed inizio a sudare, le armi sono ben nascoste, ma non riesco ad incrociare lo sguardo delle guardie di sicurezza: mi aggiro, insieme ai due complici, tra le vetrine, cercando di individuare il maiale più grasso da spolpare, per partire subito al massimo e portare a termine il compito nel minor tempo possibile.

Una gioielleria all’ultimo piano: iniziare da qui è l’ideale. L’adrenalina pompa forte, è tempo di indossare la maschera, tirare fuori la pistola e spaccare tutto.
Ci diamo da fare e, nel frattempo, Luigi elimina le guardie di sicurezza, in maniera da poter procedere senza intoppi.
Distruggiamo tutto: le vetrine, le porte, le teche, la cassa; arraffiamo tutto ciò che possiamo e passiamo al negozio successivo.
Sembriamo dei barbari, ma non ci fermiamo, dobbiamo sbrigarci.

Arriva la polizia, sono più in gamba delle guardie in cui ci siamo imbattuti poco prima: una parte, corazzata, passa dalla porta principale, mentre i cecchini ci tengono in scacco con i loro fucili di precisione dall’alto ed infine dei membri della S.W.A.T. si calano dalle vetrate del soffitto.

Siamo circondati.

Ci infiliamo in una palestra, facendoci scudo con il bancone ma loro sono troppi.

Finiamo in gattabuia.

L’esperienza è stata divertente e frenetica: Payday 2 mi ha appagato ed ha instillato in me la voglia di continuare a giocare per poter salire di livello, sbloccando nuove abilità ed acquistando equipaggiamento che mi permetta di portare a termine, facilmente, un colpo. È riuscito nel suo intento: sto valutando di tornare ad un normalissimo pc dopo 4 anni e mezzo da utente iMac.

Grazie, Payday 2!

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