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Lost Ark – Cronache di un Diablo mai arrivato

Diablo 3? Pfui!

Diablo 3? Pfui!

L’ecosistema coreano, nel mondo degli MMORPG, è sempre stato separato rispetto a quello occidentale: da Lineage a World of Warcraft, da Aion a Path of Exile, le differenze sono sempre state nette, dallo stile grafico alla quantità di ore richieste per sviscerare a pieno un titolo.

Eppure, in cotanta differenza, c’è un RPG che è riuscito ad appassionare occidentali ed orientali allo stesso modo, che ha varcato quella linea di demarcazione tanto netta da portare i diversi publisher coreani a vacillare ogni volta che un MMORPG di stampo orientale volesse avere un’uscita anche nel mercato occidentale: qual è il titolo di cui stiamo parlando?

Signore e signori chi di voi non ha mai sentito parlare di Diablo?

Ma cosa c’entra allora Lost Ark con tutta questa premessa? Perché accostare la diatriba oriente-occidente, tra un titolo sconosciuto ed uno ben più noto al grande pubblico? La risposta è molto semplice e sta nella cocente delusione di quel Diablo 3 uscito nel 2012.

E allora eccoci, in un freddo e pungente novembre, alla G-Star coreana, rassegna annuale di spicco per il lancio di titoli MMORPG, dove, il dispiacere degli orientali, nel tempo è maturato in un voler mettersi in mezzo, tanto da provare a far uscire quel Diablo di nuova generazione mai arrivato: la NC Soft ci sta provando con Lineage Eternal ed una sconosciuta Smilegate ha presentato Lost Ark.

Lost Ark è entrato di prepotenza nella rete, senza alcun trailer di pochi secondi o screenshot: gli sviluppatori hanno deciso di stupire tutti con un massiccio trailer di 20 minuti, avete letto bene, 20 minuti in cui il titolo ci viene mostrato in tutto il suo splendore. Come caratteristiche non le manda a dire, già l’accostamento di parole come “action MMORPG” ed “open world” fanno accapponare la pelle, il tutto farcito da quest e luogi nascosti nell’enorme mappa di gioco, raid, arene PvP, esplorazione via mare e minigiochi.

E voi vi starete chiedendo: “Le classi? Saranno le solite quattro coreanate?”.
Niente di tutto ciò, per ora sono state annunciate 7 delle 16, esatto, SEDICI classi, tutte diverse tra loro.
Ne abbiamo per tutti i gusti: dal Devil Hunter (armi da fuoco) all’Arcana (incantatrice), dal Warlord (Tank) al Berserker (DPS), dal Master Battle (simile al monaco) al Summoner o all’Infighter (rispettivamente un evocatore di mostri ed un DPS melee).

Tre elementi mi hanno lasciato veramente impressionato.
In primis, la direzione artistica: potrei passare eoni a scrivere righe su quanto mi sia piaciuta, ma vi lascerò il video in calce all’articolo per farvela ammirare e lasciare a voi il giudizio; in secundis, la personalizzazione dello Skill-Tree dei personaggi, non solo è customizzabile ma le abilità cambieranno in maniera visiva il nostro personaggio nel gioco, con effetti a dir poco devastanti!
Per ultimo, la vastità del mondo di gioco e la quantità di azioni da eseguire: se ci sono voluti 20 lunghissimi minuti per far vedere al pubblico meno della metà delle classi e solo alcuni degli elementi costituivi del gioco (Boss Battle, Dungeon, etc.), non oso immaginare che cosa ancora ci tengano segreti i ragazzi di Smilegate!

Per chiudere, solo temporaneamente, il discorso Lost Ark, vi posso dire che il gioco è previsto solo in Corea del Sud, ma una folla sempre più enorme di persone sta reclamando il titolo anche in terra occidentale ed io sono in prima linea per quanto riguarda questa richiesta.
Spero solo che ci siano altre news quanto prima, inerenti un’eventuale release occidentale e che vengano seguite le orme di NC Soft che, per il suo Lineage Eternal, seguirà il modello di Release Worldwide, ovvero l’uscita del gioco avverrà lo stesso giorno in tutto il mondo: sarebbe un sogno ed io sono qui in attesa, voi che ne dite?

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