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Ratchet & Clank: il film – Da salvatori di galassie a star del cinema!

Posso dirlo: aspettavo dal 2002, anno in cui i ragazzi di Insomniac Games ci regalarono il primo capitolo per Playstation 2, un film dedicato al mitico duo Ratchet & Clank.

Perché? Beh, è semplice: il gioco, a suo tempo, mi fece semplicemente impazzire.

Il carisma dei personaggi (tra tutti il capitano Qwark), una trama originale ed avvincente, i mille gadget strampalati… Pensavo che tutto potesse ben adattarsi ad una pellicola.
I due personaggi creati dallo stesso studio di Spyro the Dragon (robetta, quindi) sono stati protagonisti di una serie di avventure una più bella dell’altra e, nel corso degli anni, l’universo dei videogiochi si è espanso e caratterizzato in modo meraviglioso.
La partecipazione attiva al progetto da parte di Insomniac mi aveva gasato alquanto e mi aveva rassicurato sulla qualità e sulla fedeltà che sarebbe stata riservata alla caratterizzazione dei personaggi. Ero curioso, invero, di cosa i creatori avrebbero scelto di portare su schermo. Se, infatti, i videogiochi hanno raccontato una serie di storie ognuna legata alla precedente, mi domandavo quale sarebbe stata la linea intrapresa per una trasposizione filmica.
La scelta è ricaduta su una sorta di reboot della prima avventura di Ratchet & Clank, che, pur evitando di snaturare l’esordio dell’eroica coppia nella Galassia di Solana, cerca di snellire e cambiare, dove necessario, una trama che si snodava per tutta la durata del videogioco.

Ratchet, un Lombax che lavora come meccanico su un pianeta desertico di nome Veldin, sogna di diventare Ranger Galattico e di vivere mille avventure. Il nostro eroe ha l’occasione per realizzare il proprio desiderio quando, in seguito ad una rocambolesca fuga, il piccolo robot B5429671 giunge sul pianeta con un’importante missione: trovare i ranger galattici e salvare la galassia.

Ratchet ed il robot (ribattezzato dal protagonista Clank nel corso del loro primo incontro) si metteranno, quindi, in viaggio alla ricerca dei paladini della giustizia per impedire al folle Presidente Drek e al perfido Dottor Nefarius di realizzare i propri malvagi piani.

Nonostante l’introduzione del Dottor Nefarius (presente, nella saga, solo dal terzo capitolo in poi), la storia resta molto fedele alla narrazione vista anche nel videogame, e proprio l’inserimento del malvagio dottore aggiunge un pizzico di novità.

Inoltre, per un film di 93 minuti, la scelta di diversificare un po’ la trama fa piacere soprattutto a chi ha già giocato il videogioco, evitando uno spiacevole effetto copia carbone che avrebbe minato la godibilità del prodotto.
I personaggi, come c’era da aspettarsi, sono fedelissimi agli originali e, nonostante un lieve restyling nel look del protagonista, il carattere scanzonato, l’umorismo e (soprattutto) i gadget strampalati ci sono tutti (il Pecorator è magnifico e, anche se lo spazio riservato alla mitica Onnichiave è minimo, perfino il fantastico M.I.P.S, il “Muori In Pochi Secondi”, trova spazio).
Piange un po’ il cuore, purtroppo, quando si sente la voce di Clank: Franco Mannella è stato bravissimo, ma il fatto che la voce non sia quella originale dispiace un pochino.
Proprio il doppiaggio ha destato le mie maggiori perplessità. Se da una parte ci sono personaggi interpretati magnificamente (vedasi un immenso Massimo Lopez con il Capitano Qwark), ce ne sono altri che, probabilmente a causa di scelte per così dire commerciali, potrebbero far storcere il naso:
Cora e Zed (doppiati rispettivamente da Greta Menchi e Favij) non convincono per nulla.
Nonostante qualche piccola sbavatura, la qualità tecnica generale si attesta su ottimi livelli ed anche il comparto grafico, nonostante sia più accostabile a quello dei videogiochi che a quello di un film di animazione, è ben realizzato.

In conclusione, quindi, stiamo parlando di un titolo molto ben fatto, che regala finalmente agli appassionati una pellicola degna del duo, che strizza spesso l’occhio ai fan di alcuni videogame di Playstation 2 (bellissimo il passaggio in cui Clank, chiedendo a Ratchet a che razza appartenga, sfoglia il proprio database per fare dei raffronti e lo paragona a Dexter, della saga Jack and Dexter, e Sly della saga Sly Raccoon).

Augurandomi che questo film rappresenti la possibilità per molte trasposizioni anche di altri videogiochi del genere, non mi resta che consigliarvi Ratchet & Clank!

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