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Pokémon Sole e Luna – L’emozione del novizio

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Introduzione

Nonostante sia un fiero possessore di un Game Boy Classic, con le cartucce di Pokémon Blu e Rosso originali esposte nella vetrinetta dello studio, ho iniziato ad avventurarmi nel mondo dei simpatici mostriciattoli collezionabili soltanto a febbraio di quest’anno, quando ho scaricato la copia di Pokémon Giallo sul mio fido New Nintendo 3DS XL ed ho compiuto un viaggio indietro nel tempo.
Da allora, i contatti si sono fatti sempre più frequenti ed ho recuperato Pokémon Nero 2, Pokémon Y, Pokémon Rubino Omega e sono stato schiavo per qualche mese di Pokémon GO.

Perché ho perso tutto questo tempo prima di iniziare un gioco dei Pokémon? Per un motivo fondamentale: il Game Boy Classic l’ho preso soltanto tre anni fa per fare l’hipster e, alla mia età, giocare con quella console causa un mal di testa che manco dopo cinque Cuba Libre (o, più semplicemente, dopo un giro al St. James di Chieti).

In questi giorni, grazie a Nintendo Italia, ho potuto provare Pokémon Luna e sono pronto a riportarvi le mie impressioni su questo titolo che mi ha letteralmente catturato fin dai primi minuti.

Recensione

Con Pokémon Luna (questa versione differisce da Pokémon Sole per 7 Pokémon esclusivi) ho provato davvero le emozioni del novellino non avendo mai affrontato un titolo di questa serie sin dal day one ed è stata un’esperienza davvero positiva.
Il gioco che introduce i Pokémon di settima generazione è da subito coinvolgente e mi ha tenuto incollato alla console diverse ore appassionandomi come non avrei mai creduto.
Partiamo dall’inizio: mi trovo su Alola, una regione che ricorda molto da vicino le Hawaii; sono un nuovo allenatore appena trasferito in questo paradiso terrestre e dovrò farmi valere per diventare il più forte.

I principali cambiamenti

Questo cambio di location ha dato una mano a svecchiare il brand (che non ne aveva comunque necessità), generando una nuova linfa pulsante, ma i cambiamenti non sono certo finiti qui.
La classica sfida ai capopalestra è stata sostituita dal Giro delle Isole: questa nuova meccanica mi ha visto affrontare delle prove come ad esempio completare dei test di conoscenza o trovare particolari strumenti sulle quattro isole di Alola concludendo il tour con una sfida contro il Kahuna, ovvero la massima autorità – in termini di allenatori – dell’isola stessa.
Un’altra modifica interessante è stata il nuovo look dei Pokémon classici, anche se Rattata – con dei baffi davvero al limite del ridicolo – sembra uscito direttamente da Narcos: mi è capitato diverse volte di affrontarlo e ridere a crepapelle accostandolo a Pablo Escobar.
Strumento fondamentale è il nuovo Pokédex, che mi è stato consegnato dal Professor Kukui, e che contiene al suo interno un Rotom che mi ha permesso di utilizzare lo schermo inferiore della console come mappa sulla quale sono ben visibili i luoghi di interesse (come ad esempio i centri Pokémon).
Se nelle precedenti generazioni di giochi, per arrivare in luoghi inaccessibili si potevano utilizzare le mosse dei nostri mostriciattoli come ad esempio “Taglio”, stavolta si ha a disposizione il Poképassaggio che rende possibile cavalcare alcuni Pokémon per spaccare rocce, camminare sull’acqua e raggiungere posti altrimenti irraggiungibili.

Giocabilità

Pokémon Luna ha da subito catalizzato la mia attenzione grazie ad una rapida curva di apprendimento e – questo potrebbe essere un punto a sfavore – anche per merito di una difficoltà abbastanza bassa, basti pensare che ho ottenuto dopo pochi minuti l’utilissimo strumento “Esperienza Condivisa” che consente di far livellare tutti i Pokémon coinvolti – ma anche non entrati – in un combattimento.
Parlando di questi ultimi, una novità piuttosto importante è portata dalla Mossa Z che è una mossa speciale, utilizzabile una sola volta ad incontro, che potrà essere effettuata indossando un Cerchio Z con al suo interno un Cristallo Z dello stesso tipo posseduto dal Pokémon schierato: questo genere di attacco può cambiare l’esito dello scontro, un po’ come accadeva nella sesta generazione con le Megaevoluzioni.
Un aiuto basilare viene fornito durante gli scontri con Pokémon poco conosciuti: sotto ogni mossa appare un commento tipo “Effetto normale”, “Poco efficace” o “Superefficace” che assiste l’allenatore a pianificare con estrema attenzione la propria tattica.
Piccola nota stonata è la visuale fissa che, in sporadici casi, non mi consentiva di vedere con precisione dove mi stavo dirigendo.
Menzione speciale per l’ottima localizzazione italiana.

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Grafica e sonoro

Pokémon Luna raggiunge delle vette d’eccellenza mai viste in questo franchise; memore delle partite di qualche mese fa con Pokémon Giallo, facevo fatica – durante le mie prove – a rendermi conto di stare giocando su un Nintendo 3DS ma pensavo di trovarmi su una console fissa: faccio i miei più sentiti complimenti ai ragazzi di Game Freak per ottimo lavoro al quale si aggiunge un sonoro ad alti livelli che però, ahimè, non sono riuscito ad apprezzare a dovere (giocando in luoghi affollati e non avendo con me le cuffie, preferisco abbassare il volume per evitare di disturbare i miei vicini).
La già citata idea di rinfrescare la realizzazione dei pokémon classici si rivela vincente mentre le nuove creature convincono nella maggior parte dei casi; mi permetto di scrivere “maggior parte” perché, ad esempio, ritengo un po’ imbarazzante la realizzazione di Popplio.

In conclusione

Pokémon Luna stupisce portando una ventata di freschezza in un universo che, comunque, non ne aveva bisogno. Mi sono trovato di fronte ad un prodotto ben confezionato e realizzato, con una discreta longevità per quanto riguarda la storia principale, a cui potremo aggiungere diverse ore di gioco grazie alla possibilità di scambiare i pokémon e di poter sfidare avversari umani conosciuti o sparsi per l’intero globo.
Mi sento di consigliarlo sia agli appassionati che ai neofiti come me: non ve ne pentirete ed avrete tanto materiale di cui godere.
Ah, non dimenticate che da gennaio 2017 si potranno trasferire i Pokémon dei giochi di prima e sesta generazione in questo nuovo titolo grazie alla Banca Pokémon (sì, per questo mi sono divertito con Pokémon Giallo la scorsa primavera).

Piccolo spoiler: nella scelta iniziale tra l’improbabile Popplio, il simpatico Rowlet e lo scazzato Litten ho optato immediatamente per quest’ultimo visto il mio amore per i gatti, sarei curioso di sapere le vostre preferenze e le vostre motivazioni.

Nerdando in breve

Pokémon Sole e Luna sono un must have per gli appassionati e per i neofiti: se possedete un Nintendo 3DS fatelo/i vostro/i. Se invece state pensando di entrare nel mondo dei Pokémon ma non avete una console, allora acquistate un bundle ed iniziate a giocare!

Trailer

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