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PLAY: Festival del Gioco 2016 – Le nostre impressioni a caldo

La redazione di Nerdando.com si riunisce per il Play 2016

La redazione di Nerdando.com si riunisce per il Play 2016

Falloppa: Tolto l’entusiamo della “prima volta” che mi aveva accompagnato nel PLAY: Festival del Gioco dello scorso anno, rimangono tutte le impressioni più che positive che avevo avuto: una fiera orientata alla persona, accogliente, spaziosa, dove la qualità della vita è talmente alta da potersi sedere ad un tavolo e godersi anche il più complicato dei giochi senza troppi patemi d’animo. Le novità che ho avuto modo di provare, alcune per una semplice demo e altre in modo più completo, sono state moltissime spaziando dai party game agli strategici più complessi. Il titolo che mi ha maggiormente impressionato è stato Bucks, Bullets and Flowers, una fedele riproduzione della lotta tra polizia ed i più famosi malavitosi della storia americana per il controllo della Chicago degli anni ‘20. Non sono rimasto folgorato unicamente dalla enorme complessità del gioco, uno strategico asimmetrico di controllo, espansione e posizionamento, ma soprattutto dall’accuratezza della ricostruzione storica, fedele in tutti i minimi particolari, e da una veste grafica vintage accattivante.
Inoltre ho avuto finalmente l’occasione di conoscere live Zeno2k, l’ultimo membro della redazione che mi mancava, ed è stata una grandissima emozione poter passare finalmente due giorni con la nostra famiglia quasi al completo. Il premio MVP della manifestazione va però al dinamico duo formato da Ogariad, indomito creatore di tormentoni, e JayJay, finito in prima serata sulla tv nazionale.

Giando: Il mio secondo Play è stato ancor più grandioso del primo. Al di là dell’esserci rivisti tutti assieme – cosa purtroppo rara, ma sempre epica, anzi IMPARABILE – ho trottato qua e là lungo i corridoi andando a scovare novità ed anteprime, cercando anche di sedermi a qualche tavolo per un po’ di relax. Con Pendragon ho partecipato a due anteprime riservatissime, testando Last Friday e Sonar, per le quali vi rimando al mio articolo in uscita a breve; ho poi avuto modo di parlare con tanti altri editori che mi hanno presentato dei nuovi progetti che sembrano essere più che promettenti, e non vedo l’ora di poterne sapere di più! Il tutto è stato condito da momenti di pura ilarità in ambito redazionale, dall’aver agganciato il TG1 ad un Tencar vestito da banana che si aggirava per i tavoli di X-Wing. Solo su Nerdando.com!
Menzione d’onore: ho comprato il german definitivo, l’ambientazione? La pesca del pescespada. Epico.

JayJay: La prima cosa che mi viene in mente pensando al Play appena trascorso è la quantità di gente. Era risaputo che il “fenomeno boardgames” fosse in espansione, ma non mi aspettavo così tante persone rispetto allo scorso anno. Da qui l’unico vero problema: la difficoltà di giocare ai titoli più attesi. Ma poco male, questo dimostra anche il grande successo e il potenziale di crescita di quest’iniziativa.
Per fortuna però siamo riusciti a provare Bucks, Bullets and Flowers, secondo me la vera sorpresa della fiera.
Menzione particolare per Angry Granny dei miei compaesani messinesi: una divertente lotta tra agguerrite vecchine che mi ha fatto tornare due volte al loro stand per giocare.

jedi.lord: Questo è stato il mio primo Play e mi è piaciuto tantissimo.
Sapete perché? Perché l’accento qui è tutto sul puro divertirsi senza stressarsi troppo.
Spazi ampi, gente di tutti i tipi e tutte le età, ognuno può trovare il modo di passare una giornata diversa e spensierata.
Per i più esperti tante novità e tante anteprime, tanto che non sarebbe bastata una settimana per provare tutto ciò che da novellino mi incuriosiva.
Di giochi ne abbiamo testati tanti, e tanti mi hanno colpito, a partire dagli ovvi classici che tutti dovrebbero conoscere ma che non avevo mai visto né giocato.
Cito il bastardissimo Pandemia (che alla fine ho anche comprato), infame come pochi altri, che ti invoglia a fare una partita dopo l’altra; i titoli in anteprima Cheeky Monkey, da risate e schiaffi in faccia, e Parsec: Age of Colonies, strategia spaziale semplice di regole ma intrigante e profondo; e ancora, il simpatico Angry Granny, veloce e divertente, Last Will, bello da vedere e dalle meccaniche azzeccate e infine il famosissimo Agricola, che purtroppo non abbiamo avuto il tempo di approfondire con la dovuta calma.
La compagnia, ça va sans dire, è sempre ottima: oltre alla Redazione più bella d’Italia, un sacco di persone allegre, tanti matti, gente da posti diversi con l’unico scopo di condividere un interesse comune.
Location ottima e ben gestita per una fiera in crescita che speriamo continui a portare avanti la missione di far apprezzare il Gioco a sempre più persone!

Morgana: La fiera Play di Modena anche quest’anno si è rivelata molto divertente, è stato bello poter trascorrere due giorni completamente immersa nei giochi, e soprattutto condividere l’esperienza con i moltissimi appassionati che hanno partecipato! La cosa che preferisco è poter provare in anteprima i titoli ancora inediti, come ad esempio Parsec: Age of Colonies della Cosplayou che spero di poter rigiocare presto. Peccato non essere riuscita a completare nemmeno una partita ai tanti giochi che ho testato, ma il tempo è poco ed è giusto far provare tutti.

Ogariad: Un pubblico maturo ed EDUCATO insieme ad un’organizzazione seria e competente sono riusciti a dare vita ad una fiera fantastica. La qualità è ben più importante della quantità. Sono rimasto piacevolmente colpito da Bucks, Bullets and Flowers gioco a tema gangster ambientato nella Chicago anni ‘20 valido sia in termini di meccaniche che in termini di background storico (ogni carta, personaggio ed edificio è legato ad un fatto realmente accaduto); rimane, però, un titolo non adatto a tutti per durata e regolamento.
Altro prodotto interessante è stato Last Will, divertente perché facile da apprendere ma non basato su meccaniche banali; il background e la grafica risultano inoltre molto coinvolgenti (essere ricchi ereditieri intenti a sperperare denaro è sempre bello). Un plauso, ovviamente, va ai miei compagni di avventure senza i quali il divertimento non sarebbe stato lo stesso.

Tencar: Innanzitutto, visto che non si fa quasi mai, devo ringraziare TANTISSIMO l’ufficio stampa del Play, composto da persone gentili, rispettose del lavoro altrui e, soprattutto, competenti. Il festival è stato impeccabile: spazi gestiti in maniera perfetta, tanti titoli da provare e – nonostante la grande affluenza – il tutto era vivibile.
Ho testato pochissimi giochi e quello che ha lasciato maggiormente il segno è stato Bucks, Bullets and Flowers, sia per l’accurata ricostruzione storica, che per la profonda conoscenza della matematica e della statistica dell’autore che ci ha illustrato personalmente le varie meccaniche.
Penso di non essermi mai divertito tanto negli ultimi anni, sia perché la redazione di Nerdando.com è una grande famiglia, ma anche per merito dei vari amici che – grazie a questo progetto – abbiamo avuto occasione di conoscere e che ci hanno accompagnato in questa emozionante due giorni.

Zeno2k: Il mio primo Play coincide anche col momento in cui, per la prima volta, la redazione di Nerdando.com si riunisce quasi al completo. Per questa ragione resterò sempre affezionato alle emozioni di questo weekend appena trascorso. L’occasione è stata ghiotta per provare alcuni titoli che ancora non conoscevo. Su tutti: 7 Wonders e Pandemia, che mi hanno letteralmente folgorato e che, naturalmente, ora fanno parte del mio parco giochi domestico.
L’anteprima che più mi ha colpito, tuttavia, è sicuramente Bucks, Bullets and Flowers gioco competitivo per 6/8 giocatori ispirato alla Chicago dei mitici anni ’20, fatto decisamente molto bene per quanto riguarda realizzazione dei pezzi, trama e rispetto storico degli eventi accurati, ma forse dal regolamento un po’ troppo complesso.

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