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Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali: Harry Potter incontra gli X-Men

Le vacanze di Natale, si sa, sono il classico momento dell’anno in cui, complice il maggior tempo a disposizione, si approfitta per andare al cinema. Anche io, ovviamente, non faccio eccezione e, pur recandomi spesso in una sala per vedere una pellicola particolarmente allettante, durante le festività invernali concedo delle chance anche a quei film che non avevo in programma di vedere.
Togliendo tutto il genere dei cinepanettoni, che quest’anno pare stiano vivendo una nuova giovinezza, il panorama attuale offre effettivamente poca scelta.
Dato che avevo sentito parlare molto di Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali, la scelta dettata dalla curiosità indotta, è stata quasi obbligata.

Il regista

Ultima fatica di Tim Burton, Miss Peregrine non aveva attratto immediatamente la mia attenzione proprio per via dei recenti lavori del regista statunitense.
Sì, sono uno di quei rompiscatole che critica l’eccessiva svolta commerciale del creatore di pellicole quali Edward mani di forbice e l’idea di essere nuovamente deluso nelle aspettative mi impediva di sperare in una buona riuscita del prodotto.

Trama

Adattamento cinematografico del romanzo “La casa dei bambini speciali di Miss Peregrine”, il film vede le vicende dell’adolescente Jacob che, in seguito alla misteriosa morte del nonno, Abe Portman, decide di recarsi in Galles per verificare se le storie che il suo vecchio gli raccontava nell’infanzia e a cui nessun altro credeva, piene di mistero e fantasia, hanno una base di verità.
Con la scoperta di un mondo che nemmeno sperava potesse più esistere e la conoscenza di persone con abilità particolari, Jacob si troverà a fare scelte difficili e a combattere per quello in cui crede.

Recensione

Questo è decisamente un film difficile da analizzare.
Se, infatti, ci si accorge subito che l’autore, per la realizzazione della trama, ha preso “spunto” un po’ da qualsiasi prodotto di successo (a me la storia ha evocato in modo spaventoso un mash-up tra Harry Potter e X-Men), la storia coinvolge.
Non avendo letto il libro (cosa che, sia chiaro, mi riprometto di fare) non posso sapere se le critiche mosse alla pellicola per l’eccessiva libertà nei confronti del romanzo siano fondate e se, eventualmente, le modifiche messe in atto migliorino o meno la storia, ma posso dire che, tutto sommato, quello che ho visto mi è piaciuto.
Nonostante, a mio parere, non ci trovi davanti ad un vero film burtoniano (ma, come detto sopra, alla luce dei recenti prodotti forse nemmeno è una cosa brutta), l’esperienza del regista nella resa gotica e cupa delle atmosfere riesce a sposarsi bene con tutto il contesto e, anche se personalmente ho notato qualche sbavatura registica (soprattutto nelle concitate fasi iniziali), il proseguo lascia immedesimare perfettamente lo spettatore e coinvolge al punto giusto.
La storia, pur non brillando per chiarezza o coerenza, alla fine funziona e non risulta un mero pretesto per mostrare le abilità dei protagonisti.

Gli attori

Sono rimasto particolarmente colpito dalle prove attoriali di questo film.
Pur ritrovando ancora una volta Eva Green legnosissima, la sua Miss Peregrine è convincente e ben studiata. Asa Butterfield, già apprezzato in Hugo Cabret e Ender’s Game, conferma di saperci fare e regala una prova convincente. Samuel L. Jackson crea un perfetto Jules con i capelli bianchi e gli occhi strani. L’unica pecca è rappresentata (non pensavo lo avrei mai detto) da Judi Dench. La ex “M” dei film dedicati a James Bond proprio non convince, sembrando poco ispirata e dimostrando di non essere molto in parte. Probabilmente l’attrice è meno versatile del buon Samuel, che da sempre ci abituati a prestazioni maiuscole (anche se, in fondo, poco varie) anche in titoli meno drammatici o realistici e non riesce ad uscire da una figura attoriale troppo ben caratterizzata, che non la abbandona e rischia di rendere ridicole le interpretazioni più “leggere”.

In definitiva

Un buon film, che mi ha in parte riconciliato con Tim Burton.
Certo, non si grida al miracolo, ma il prodotto e ben realizzato e curato. Il film riesce ad emozionare, a far saltare e a far immedesimare lo spettatore. Tutti coloro che hanno già passato la fase adolescenziale non faticheranno a rivedersi un po’ nei panni di Jacob, alle prese con l’incomprensione delle altre generazioni per le proprie problematiche, vissute in un’ottica diversa, e alle prese con i primi amori.

Nerdando in breve

Una pellicola che vale la pena vedere. Se volete evadere dalla consuetudine, dal realistico e volete tornare un po’ ingenui e spensierati, se i cinepanettoni non fanno per noi e l’unico De Sica che concepite è Vittorio, allora approfittate delle vacanze natalizie per godervi gli X-Men secondo Tim Burton e Ransom Riggs.

Trailer

 

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