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Manual Samuel – La giornata più lunga

Manual Samuel

Sviluppato da Perfectly Paranormal e distribuito dalla prolifica Curve Digital (che vanta, tra gli altri, il bellissimo Hue), eccovi Manual Samuel, un titolo a dir poco “particolare”. Il concept? Quando un essere umano si muove all’interno della propria esistenza, che debba camminare, mangiare, andare al lavoro, o qualsiasi altra cosa, deve, ovviamente, fare tutto “in manuale”; a meno di visioni distopiche e fantascientifiche, non c’è nessuno che guida i nostri movimenti, che ci fa mettere una gamba davanti all’altra o che ci ricorda di respirare, sbattere gli occhi, e tutte le altre cose che diamo per scontate. Ebbene, Manual Samuel è proprio l’opposto: ci mette nei panni di un omino di cui dobbiamo controllare tutto. Ma proprio tutto.

Immagino che l’idea sia stata: perché mai dovremmo rendere la vita facile ai nostri giocatori? Vogliono spostarsi? Che muovano i piedi! Vogliono sopravvivere? Bene, che si ricordino di respirare! Insomma: tutte le operazioni che normalmente sono automatiche nella gestione di un personaggio virtuale, qui vengono messe in discussione, e il giocatore deve letteralmente ricordarsi di fare tutto e di farlo in modo coordinato.
Se l’idea vi sembra strampalata, posso assicurarvi che anche giocare a Manual Samuel lascia strane sensazioni. Prima di tutto lo smarrimento: ci sono davvero moltissime cose che dobbiamo ricordarci di fare e a cui non pensiamo mai. Persino il movimento involontario dello sbattere le palpebre qui è demandato all’azione del giocatore. Pensate di poterlo evitare? Provate voi e poi ne riparliamo.

La storia di Samuel inizia con la sua fine. Dopo aver preso una brutta bastonata in faccia dalla sua (ex) fidanzata, innervosita dal terzo compleanno di fila dimenticato, Samuel arranca fuori dal diner dove stavano amabilmente parlando. Qui viene investito da un camion e muore.
Essendo schifosamente ricco e snob, Samuel finisce dritto all’inferno dove scopre, con orrore, di essere costretto a lavorare per l’eternità. Terrorizzato dall’idea, accetta un famigerato patto con la Morte: se riuscirà a sopravvivere per 24 ore muovendosi completamente in manuale, allora questa lo lascerà libero di vivere una vita “normale”.

Qui entro in gioco io, e tempo due minuti sono costretto ad abbandonare la mia posizione da gioco-relax sul divano, per un’altra ben più tesa e concentrata. Guidare Samuel in manuale è tutto fuorché uno scherzo: tieni la schiena eretta, inspira, espira, sbatti gli occhi, metti un piede avanti, poi l’altro, inspira, espira, schiena eretta, prendi un oggetto, usa l’oggetto, sbatti gli occhi. Tempo cinque minuti e il mio Samuel vede tutto bianco, ha la faccia blu da ipossia, le gambe malamente divaricate a terra e il collo piegato in posizione innaturale. E fin qui ho solo dovuto vestirmi, fare la doccia e lavarmi i denti!
Insomma: Manual Samuel è incredibilmente impegnativo e non può essere giocato di corsa. Basta distrarsi un attimo per inciampare o scoordinare tutti i movimenti. Operazioni apparentemente banali come infilarsi i pantaloni, bere un caffè (attenzione: scotta, ricordati di soffiarci sopra!) e guidare la macchina, sono rese complicatissime dalla combinazione di tasti da pigiare sul controller; il tutto senza dimenticare, come già detto, di respirare, sbattere gli occhi e mantenere la schiena dritta.

La grafica fumettosa e i testi esilaranti chiudono il cerchio su un titolo originale e dannatamente divertente, e tutto questo già nella modalità storia single player; ma Manual Samuel ci mette a disposizione anche un multiplayer in cui coordinare in due i movimenti di Samuel e una terribile modalità time trial. Se già così è una tragedia, provate ad immaginare com’è dovendo fare tutto in una corsa contro il tempo.

Da segnalare solo due difetti: dal punto di vista tecnico mi è capitato nelle situazioni concitate (una boss battle su cui non fornirò dettagli per evitare spoiler) di notare una non perfetta risposta ai comandi. In più occasioni il margine di azione, sebbene risicato, era sufficiente per dare il comando corretto che però non è stato preso, facendomi sbagliare e ricominciare la sequenza. Dal punto di vista della localizzazione, invece, siamo ancora di fronte ad un titolo interamente in inglese (audio e sottotitoli), per cui chi non lo parla potrebbe decidere di abbandonarlo davvero in fretta.

Manual Samuel è disponibile per Xbox One, Playstation 4 e su Steam per PC.


Nerdando in breve

Manual Samuel è titolo delirante, spassoso all’inverosimile e terribilmente sfidante: chi vincerà? Voi o la vostra voglia di lanciare il controller?

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