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Lucca Comics & Games 2014 – Jack version

Jack version

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Quando si viene abbagliati dal sole, non si riesce a vedere più niente, davanti a te potrebbe apparire una delle cose più belle che tu abbia mai visto e non dargli peso in quanto cieco, ma se riesci a perdurare e resistere, l’occhio si abitua a quel fascio di luce accecante e, adattandosi, ti permetterà di vedere.

Più o meno questa potrebbe essere la sintesi del confronto tra il Lucca Comics & Games (da ora abbreviato in LC&G) 2013 e 2014.

Già, l’anno scorso, folgorato dalla novità (si, per me l’edizione 2013 è stata la prima volta), ho rischiato pesantemente di fare indigestione ma, con maestria, riuscii a destreggiarmi tra i vari padiglioni e visitai tutti i posti che volevo vedere, con leggermente più difficoltà il sabato, con molta più tranquillità la domenica.

Purtroppo quest’anno non è andata affatto così.

Lucca Comics & Games 2014 doveva essere l’edizione del botto, ed infatti i primi dati parlano di un balzo, dalle 230.000 presenze dell’edizione 2013 a più di 400.000 dell’edizione 2014: credete che l’organizzazione si sia adeguata per accogliere quasi il doppio delle persone (paganti)? La risposta è No. Con ciò non vado assolutamente a condannare una fiera che comunque mi ha divertito ed intrattenuto permettendomi di gustare tutto ciò che volevo.

Il mio radar era puntato quasi tutto sulla zona games che non sono riuscito affatto a visitare il sabato, causa coda faraonica che non mi avrebbe permesso di godermi altre parti della fiera, ma che sono riuscito a snocciolare con tutta calma la domenica; ho avuto modo di vedere che la qualità media dei padiglioni è stata livellata verso l’alto: vi erano stand che l’anno scorso non c’erano, quelli che c’erano già sono stati parzialmente o totalmente rinnovati con succulenti novità e prodotti (anche se, soprattutto quando si parla di padiglioni riguardanti l’informatica, le cose migliori erano state già tutte quante prese, sì, mio povero tappetino della Steelseries, sarà per la prossima volta).

L’area dedicata a League of Legends era la stessa, anche se devo ammettere che è stata gestita decisamente meglio e, questa volta, complice anche le fasi finali del torneo italiano, è stato bello fermarmi per qualche ora, ho avuto modo di osservare con calma anche i vari stand della HyperX, 2K, senza però riuscire a provare titoli come Evolve (non che non possa farlo, visto che ho giocato all’alpha) ma avrei voluto scambiare qualche chiacchiera con i responsabili di 2K, per avere qualche informazione succulenta in più sul gioco ma ovviamente, data la calca, mi è stato impossibile anche solo avvicinarmi. L’ultimo lato positivo della fiera che ho avuto modo di vedere è stato l’ex Japan Palace ora divenuto Japan Town, decisamente molto più largo e più usufruibile rispetto al piccolo posto angusto e pieno di scale degli altri anni.

Da qui però voglio portare una riflessione: la trasformazione da Japan Palace a Japan Town era ciò che serviva per poter rendere meglio usufruibile un così bel pezzo di fiera a più persone, non oso neanche immaginare il caos che ci sarebbe stato se si fosse rimasti al Palace, ma quello che dovrebbe capire l’organizzazione dell’evento è che questa dovrebbe (anzi no, deve) essere solo la prima di una lunga serie di trasformazioni che il LC&G deve avere per poter meglio accogliere quasi mezzo milione di persone nei prossimi anni.

Io non sono un ingegnere urbanistico, né il sindaco della città di Lucca, ma lo spazio sotto le mura c’è, ed anche parecchio, e non mi venite a parlare di cornice suggestiva o “dentro le mura è meglio” perchè sì, la cornice farà anche una buona parte della bellezza della fiera, ma se permettete vorrei evitare di puzzare di nerd sudato dopo essermi fatto una fila di 2 ore per entrare in un qualsiasi padiglione.

L’edizione di quest’anno è stata decisamente uno spartiacque, tutti (comprese le autorità locali) hanno capito che Lucca rischia di non reggere il peso del quasi mezzo milione di persone che quest’anno e negli anni prossimi potrebbero affacciarsi alle porte della città toscana: starà a loro capire come potersi muovere e come far evolvere una fiera che è già una delle più belle a livello europeo.

Personalmente sono riuscito a giostrarmi il week-end e godermi la fiera, senza però patire pochi problemi tra file interminabili e spazi angusti, il giudizio si limita ad un “Rimandata all’anno prossimo” invece che “Bocciato”.

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