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Il Day One per gli over 30

Day one

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Sono più malinconico del solito, in questi giorni.
Sarà che vorrei più tempo libero, ma mi sono ritrovato a pensare al mio passato da studente (liceale e poi universitario) ed ho trovato tante differenze, per quanto riguarda la valutazione dell’acquisto di un titolo al Day One.

Se, per quanto riguarda la prima fase (tardo)adolescenziale, era facile acquistare a cuor leggero un videogioco all’uscita, adesso, nell’età adulta – ma quando mai? – occorre prendere in considerazione diversi fattori:

Tempo. Ok, sì, lo prendo subito, ma potrò ritagliarmi degli attimi per giocarlo? Ho ancora altri giochi in ballo da completare? Queste sono le domande che mi ronzano continuamente per la testa e che, a lungo andare, mi fanno propendere per il “no”.

Prezzo. Salvo per alcune offerte imperdibili, il costo di un titolo appena uscito si attesta tra i 60 e gli 80 euro: è conveniente? Oppure basterà attendere un paio di mesi per trovarlo a metà prezzo?

Longevità. Se escludiamo i titoli stagionali (NBA 2K e Fifa, per fare un esempio a me molto caro) che, per ovvi motivi multiplayer, vengono giocati per tutto l’anno, la rigiocabilità risulta essere importante e la componente multiplayer svolge un ruolo fondamentale: nuovi avversari, nuove sfide, tante ore di gioco.

Amici. Se avremo altre persone che conosciamo con cui condividere l’esperienza videoludica, ne trarremo sicuramente giovamento, considerando che non tutti saranno disponibili ad un acquisto da Day One.

Una volta combinati questi quattro punti, bisogna dunque fare i conti con la reale validità di un titolo; se, negli anni ’90, era difficile farsi un’idea, poiché per reperire delle recensioni occorreva recarsi in edicola, adesso siamo letteralmente bombardati dalle informazioni: preview, review, interviste e gameplay sono disponibili con una semplice ricerca ma fin dove sono disposto a spingermi? Vedere gameplay di diversi minuti mi toglierà la gioia di provare il titolo con gli occhi di un verginello, spoilerandomi alcune scene, ma negarmi questa opportunità potrebbe causarmi una fastidiosa bruciatura di sedere causata dallo spillare una cospicua somma di danaro per una produzione mediocre o pessima.
Inoltre le demo non sempre sono disponibili prima delle varie uscite o vengono rilasciate delle build vecchie che potrebbero ingannarmi.

Si può discutere per ore, giorni interi, ma alla fine prevalgono sempre due elementi: la scimmia e l’istinto; se la prima è fortissima e – spesso – mi costringe a commettere atti irrazionali, il secondo mi aiuta a scegliere con più giudizio, attingendo a piene mani dalle esperienze passate, difendendomi dalle inculate più brutali.

Ah, ma ve l’ho detto che ho acquistato NBA 2K15 per XBox One, per giocare l’associazione online, ma era risaputo che, per console next-gen, tale modalità di gioco non è disponibile?
No, vero?
Beh, siate più furbi di me e non comprate alla cieca, d’altronde avete (quasi) 30 anni, dai!

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