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Games Week 2015 – Pareri a caldo

Il dinamico duo alla Games Week 2015

Il dinamico duo alla Games Week 2015

Torna il dinamico duo formato da JayJay e Zeno2k e lo fa in gran stile, andando ad invadere i padiglioni del Games Week di Milano!

JayJay: Io sono un videogiocatore anomalo: non ho mai amato rincorrere la novità in questo mondo. Per cui mi sono sempre ritrovato a giocare titoli “da tripla A”, in media, a sei mesi di distanza dall’uscita, quando cioè per tutti era una questione trita e ritrita (rappresentativo l’esempio di Assassin’s Creed in cui io prendevo un capitolo all’uscita del successivo).
Data questa premessa, capite che alla Games Week di quest’anno io sia arrivato abbastanza diffidente e disinteressato: “Sì, vabbè tanto ci giocherò la prossima estate… inutile scaldarsi troppo ora…”.
Invece come sempre ho dovuto ricredermi e in pochissimo tempo mi sono trasformato in un bambino eccitato in un negozio di giocattoli. Del resto la mia lungimiranza è diventata ormai proverbiale (per non dire una barzelletta).

Già dall’anteprima del prossimo Fallout mi è salita la voglia di giocarci il prima possibile: l’ambientazione futurista-anni-’50-postapocalittica-con-i-cani è tutto ciò che ho sempre voluto, se poi è sostenuta da una grafica eccezionale come quella vista nell’anteprima, potete capire che le mie aspettative sono molto alte (da notare la tuta del protagonista durante i movimenti, la resa delle pieghe del tessuto è sorprendente).

A mio modestissimo parere però, la cosa più eclatante che ho avuto il piacere di provare venerdì è stata il nuovo controller pro per Xbox: vi dico solo che l’aperitivo offerto dalle ragazze Microsoft non è stato abbastanza per distrarmi. E chi mi conosce può confermarvi che è una roba grossa.
Finalmente un controller pesante! Hai la sensazione di avere in mano qualcosa, qualcosa di metallico e non un oggettino leggero che scricchiola se ci metti troppa foga. E le levette posteriori! Totalmente personalizzabili e associabili ai tasti che preferite (come ogni tastiera da gaming che si rispetti), in pochi minuti di gioco vi chiederete come facevate a giocare a qualsiasi cosa prima di questa epifania. Tornando alla mia lungimiranza, vorrei portare a esempio la mia prima domanda al PR Microsoft: “E queste a cosa servirebbero? Non sono d’impaccio? Bah sembra un volante da F1…” e lui saggiamente si è limitato ad accennarmi di provarlo abbozzando un mezzo sorrisetto sornione. Aveva ragione lui.

The last but not the least, un ringraziamento tutto speciale a Giada Robin che ci ha concesso una foto in barba ai suoi numerosissimi fan neoadolescenti scalpitanti, svelandoci in anteprima il suo nuovo costume da assassina. Ci tenevo a rivelarvi che non mi emozionavo così a parlare con una ragazza da quando frequentavo la seconda media. Aah, l’amore…

Insomma, in generale questa Games Week è stata soddisfacente; fiera dalle dimensioni contenute, ma piena di postazioni in cui provare tutto, anteprime e non, ma soprattutto sono lieto di aver trovato tanta professionalità e gentilezza da parte di tutti gli addetti ai lavori degli stand delle aziende più importanti e affermate.
Tutto benissimo.

Zeno2k: Colmo di grandi speranze, e titubante dopo la delusione del 2014, affronto la Games Week di quest’anno con l’entusiasmo del bambino (poco) nascosto in me e mi tuffo nel delirio del venerdì pomeriggio.
I padiglioni della fiera di Milano City mi danno subito un’ottima impressione e la girandola di colori, suoni e folla umana mi travolge come una piena. Mi lascio trasportare dall’istinto, getto via la mappa degli espositori e mi dirigo verso il primo dei miei appuntamenti mentali: Ubisoft.

Lo stand presenta l’immancabile Assassin’s Creed, di cui a breve troverete un’analisi approfondita sulle nostre pagine, ma anche (e finalmente) Tom Clancy’s: The Division. Mi cimento in una sfida 3VS3 in cooperativa e faccio fatica a non lanciare il controller a causa dell’impatto visivo. Ho giocato una breve demo di soli dieci minuti, ma se non ci fosse stata un’intera fiera da guardare, mi sarei rimesso in coda subito per farla di nuovo. Le attese, a mio avviso, saranno assolutamente ripagate: siamo di fronte ad un’opera eccezionale.

Seconda tappa del mio viaggio è lo stand di Koch Media, che ha messo a nostra disposizione alcune anteprime assolutamente eccezionali. Una su tutte: Fallout 4, che aspetto ormai da oltre 5 anni. Sfortunatamente si trattava solo di una serie di video e non una prova hand-on, ma è stato sufficiente a far salire ancor più la febbre. Splendide invece le postazioni per Just Cause 3, con i tipici paracaduti su cui accomodarsi per sperimentare il titolo. A disposizione dei fan anche l’interessantissimo Homefront: The Revolution e naturalmente Deus Ex, che si annuncia con tutti i numeri per essere il nuovo punto di riferimento per il cyberpunk.

La tappa successiva non poteva che essere la mia amata Xbox. Ho avuto modo di giocare ad Halo 5 (saga che cordialmente snobbo da sempre) ma con in mano il Controller Elite… ed è stata una sensazione incredibile. Fino a quel momento consideravo assolutamente esagerato pagare 150 euro per un controller, ma dopo averlo sperimentato devo riconoscere che il lavoro di usabilità fatto dagli ingegneri è stato eccelso. Aumentano le personalizzazioni e i pulsanti, con quattro nuove leve comandabili con anulari e mignoli e, per la prima volta, ho sperimentato la sensazione di smaterializzazione del mezzo, trovandomi direttamente dentro al gioco.
Non poteva mancare anche una demo di Rise of the Tomb Raider che mi sono goduto accanto a JJ intento a sviscerare gli enigmi di una tomba. Anche in questo caso posso dire che le attese verranno ampiamente ripagate per il secondo capitolo di questo reboot.

Non poteva poi mancare una partitina a Star Wars Battlefront, presso lo stand EA, in co-op nella mappa da 6 wave ho avuto modo di giocare per la prima volta con una PlayStation 4. Non me ne vogliano gli appassionati, ma a fronte di una resa grafica sicuramente eccelsa (e superiore a quella di Xbox), la sensazione del controller in mano è stata quella di attaccare un bottone con indosso i guantoni da boxe.

Infine, una menzione d’onore va al cosplay, non tanto alle immancabili gare tra appassionati, ma sicuramente per l’ospite d’onore dell’evento: Giada Robin, bellissima cosplayer livornese che ci ha regalato 10 minuti del suo tempo per fare quattro chiacchiere, otto foto e per farsi strappare la promessa di un’intervista per Nerdando.com.

In conclusione, devo dire che questa Games Week è stata addirittura superiore alle mie aspettative: organizzazione nettamente migliore rispetto a quella dello scorso anno, molte di più le anteprime (ricordo ancora l’imbarazzo delle 2 ore di coda per vedere il medesimo trailer di Advanced Warfare passato in TV il mese precedente) e le possibilità di sperimentare i titoli che ci allieteranno nei prossimi mesi.

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