Videogames

C’erano (ci sono e ci saranno) una volta i Pokémon

Ah, perché i Pokémon non sono nerd?

Ah, perché i Pokémon non sono nerd?

Dopo anni che me ne parla e cerca di convincermi che sì, i Pokémon possono essere adatti ad un pubblico maturo, ho chiesto a Secco di motivare il suo pensiero e così eccoci qui, a leggere le sue parole!

Il compito che quest’oggi mi accingo a svolgere non è per niente facile. Come riuscire a far capire al lettore di questo blog che Pokémon non significa solo cartoni animati per bambini e videogiochi per preadolescenti?
Come far capire che, dietro una patina per bimbi, si nasconde un gioco sfaccettato quanto, se non più, di un qualsiasi Final Fantasy o strategico a turni?

Cominciamo dal principio: tutti voi avrete giocato ad un gioco Pokémon almeno una volta nella vita, da piccoli (in caso contrario, che infanzia brutta avete avuto!) in una delle console portatili Nintendo, se siete vecchi come me, avrete cominciato dal primo Game Boy, altrimenti, con una delle sue evoluzioni. Durante le spensierate ore di gioco, avrete vissuto avventure incredibili, fino ad arrivare a sconfiggere la Lega Pokémon ed arrivare ai fatidici titoli di coda. Dopodiché, avrete spento la vostra console, riposto la cassettina nella sua custodia ed aspettato il gioco successivo; al massimo vi sarete un po’ sbattuti per finire quel dannato Pokédex, ma nulla di più.
Bene, laddove voi finite, noi cominciamo!

Una volta completato il gioco, si apre il mondo del Battling competitivo. In cosa consiste?
In soldoni, sono due allenatori in carne ed ossa che, tramite connessione Wi-Fi o wireless, se le danno di santa ragione con i propri Pokémon. Detto così sembra banale, ma pensateci un attimo e tornate con la mente alle vostre partite contro gli allenatori che avete incontrato durante il gioco: se avevano un Charizard, vi bastava combattere con un Pokémon con un mossa d’acqua per far fuori facilmente il vostro avversario, tanto l’intelligenza artificiale non avrebbe mai cambiato quel Pokémon!
Beh, se siete contro un avversario umano che ha un Charizard e si vede entrare un Pokémon d’acqua, non rimarrà di certo imbambolato a prendersi quella benedetta mossa d’acqua sui denti, bensì cambierà magari con un Pokémon d’erba che è resistente all’acqua. Voi a questo punto, dopo aver fatto questo ragionamento, potreste pensare “allora lo frego io” ed invece di fare la mossa d’acqua potreste decidere di fare una mossa “volante” che è efficace contro l’erba. L’avversario potrebbe capire questo vostro ragionamento e…ok, ok, credo che abbiate afferrato il concetto!
Ad alti livelli Pokémon è un gioco non troppo dissimile dagli scacchi, dove ad ogni mossa equivale una contromossa ed in cui basta un semplice errore per veder cadere il proprio castello di carte. A questo punto capirete che, a parte la lotta in sé stessa, la parte fondamentale è svolta dalla creazione del team!
Ad oggi, abbiamo a disposizione ben 719 (721 contando i due leggendari non ancora distribuiti) Pokémon tra cui scegliere, ma non temete, in realtà le scelte papabili sono molte meno. Infatti dovrete scremare tutti i Pokémon non pienamente evoluti (tutti voi sapete che i Pokémon si evolvono e cambiano forma, vero?), così da ridurre la scelta tra circa 370. In questo momento sembrano un enormità ma, come avrete modo di vedere esaminandoli più nel dettaglio, le scelte si ridurranno ulteriormente. Per fare un esempio con un gioco come Magic, molti sono “comuni” e solo poche decine sono “rari”!
Ok, va bene, vi starete dicendo voi, ma come faccio il mio team? Come scelgo che Pokémon schierare?
Prima di tutto vale la regola della varietà!
Dimenticate le palestre con i monotipi che avete incontrato durante il gioco, più il vostro team avrà varietà di tipi, più avrà la possibilità di affrontare i Pokémon avversari; se avete solo Pokémon di fuoco basterà una mossa d’acqua a metterli tutti KO, no?
Ora, diciamo che abbiamo scelto i nostri 6 Pokémon da mandare in campo, non ci resta che catturarli e schierarli, no? Per citare qualcuno “Nein, NEIN”!
Ora viene il bello, ora viene il motivo per cui Pokémon NON È un gioco per bambini ed arriva la parte più difficile da spiegare!

Come ben noto, i Pokémon si ispirano agli animali esistenti in natura, anche più di quello che potete immaginare! Infatti, a parte l’aspetto esteriore, uguale per tutti i Pokémon della stessa specie, ognuno ha quello che potremmo definire un codice genetico personale, non visibile da fuori. Prima di sembrare pazzo vi spiego meglio: se avete giocato a Pokémon, sapete che nelle Info della vostra bestiolina ci sono 6 statistiche (Punti Vita, Attacco, Difesa, Attacco Speciale, Difesa Speciale e Velocità) che aumentano con il progredire dei livelli. Bene, l’aumento non è né casuale, né fisso, ma dipende da un valore intrinseco di ogni statistica chiamato IV (Individual Values) che NON potete vedere, se non, parzialmente, con l’aiuto di un PNG, una volta finito il gioco. Questo valore varia da 0 a 31 per ognuna della 6 statistiche e, ovviamente, più è alto, più il Pokémon è forte.
Il segreto sta nel riuscire a “creare” dei Pokémon con il più alto numero di statiche a 31, ma come fare?
È semplice “con l’accoppiamento” (luci rosse on e musica soffusa)!
Immagino abbiate molta confusione in mente, ma ora esemplificherò molto il concetto: nel gioco avrete sicuramente incontrato la pensione Pokémon, dove potete depositare due Pokémon. Se lasciate lì dei Pokémon della stessa specie (e di sesso opposto), dopo un po’ uscirà un uovo da cui nascerà un nuovo Pokémon di livello 1. Ecco, quel Pokémon avrà IV presi da entrambi i genitori. Continuando a depositare in pensione Pokémon con IV sempre migliori si arriverà ad avere il Pokémon perfetto, l’esemplare alpha!
Ovviamente dovrete fare questo procedimento per ogni Pokémon che volete in squadra, ma non temete, ci sono delle scorciatoie per avere molto in fretta Pokémon perfetti e, se avrete piacere, ve le mostrerò in un prossimo articolo!

Spero che questo post non vi abbia fatto l’effetto contrario, ovvero passare dal pensare che Pokémon è un gioco per bambini al pensare che sia un gioco troppo complesso, vi posso assicurare che è molto più complicato da spiegare che da giocare e, se avrete la voglia di approfondire l’argomento, vi aspetto sulla mia pagina Facebook:
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e sul mio canale youtube
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Un saluto a voi dalla Jama Family tutta ed in particolare dal vostro Secco!

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