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5 motivi per guardare La Mummia

La Mummia

Il nuovo film dedicato al mitico mostro di casa Universal è stato oggetto di un lancio semplicemente strepitoso, con trailer accattivanti e un cast che, già con la sola presenza di Tom Cruise, prometteva faville.

Con un ottimo raccolto al botteghino, tanto da contendersi con Wonder Woman il titolo di lungometraggio più visto al box-office del week-end, la pellicola ha diviso (e non poco) il pubblico, e con il nostro Paolo, che nel suo articolo non lesina critiche, anche molti altri spettatori hanno storto il naso per quella che considerano un’occasione sprecata.

Io, personalmente, ho trovato la pellicola più che godibile e, tranne che per qualche scelta da me non condivisa, gradevole. Ma quali sono i cinque motivi per andare a vedere La Mummia?

Il fascino delle avventure “archeologiche”

Alla stregua dell’ormai celebre primo capitolo della trilogia dedicata al secolare cattivone con il mitico Brandan Fraser, la pellicola immerge lo spettatore in un’avventura archeologicamente e storicamente inesatta, ma lo fa alla grande. Durante la visione ci si dimentica totalmente di dove ci si trova e non si può fare a meno di immedesimarsi profondamente nella narrazione. Un po’ come un Nathan Drake del grande schermo, Tom Cruise ci guida alla scoperta dell’impossibile, con un’atmosfera che evoca fascino e mistero.

L’inizio del Dark Universe

Precedentemente denominato Universal Monsters Cinematic Universe, il mondo dei mostri targato Universal è pronto ad essere sconvolto e reinterpretato. Con questo primo capitolo si gettano le basi di un universo condiviso che promette faville. Ad un monopolio cinematografico legato ai superesseri di stampo fumettistico, lo studio californiano risponde con altri superesseri, ma dal fascino (ammettiamolo) ben maggiore: chiunque viene coinvolto dalle avventure di persone normali alle prese con cose straordinarie ed incredibili.

La regia

In molti hanno criticato la direzione tecnica della pellicola, ma, ad essere sinceri, a me è piaciuta…e anche parecchio! Tutto è permeato di dinamismo, con la telecamera che fa il suo dovere, le inquadrature che funzionano e la tensione che tiene chi guarda sempre sul filo del rasoio. Non è facile dirigere in modo veloce ma comprensibile e Alex Kurtzman dimostra di sapersela cavare alla grande.

La storia

Universal prova ad innovare, creando una storia che non segue pedissequamente quanto di già fatto precedentemente. La scoperta del sarcofago, senza entrare nello specifico, è un rinvenimento che ha del plausibile e non risponde al classico “scopriamo qualcosa che tutti ignoravano di botto, senza la minima perizia tecnica”. All’inizio tutto è motivato e tutto è pensato con cognizione di causa.

Gli effetti speciali

Chiaramente gli effetti visivi non sono l’unica cosa che possa determinare il successo di una pellicola, ma in un film del genere di certo hanno la loro importanza. Tutto quanto viene mostrato ha nu grande effetto di verosimiglianza e se quello che è palesemente finto viene mostrato con incredibile realismo, vuol dire che il lavoro è stato fatto per bene.

In conclusione

Non sarà un film in grado di far gridare al miracolo, ma nella mia vita ho visto molto di peggio.

La Mummia promette ore di divertimento e immedesimazione a chiunque sia pronto a donargli un’occasione. Se siete amanti dei film di Indiana Jones, delle trasposizioni cinematografiche legate a Lara Croft e, soprattutto, alla vecchia trilogia dedicata al mostro Universal, non fatevi scappare l’occasione di correre al cinema.

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