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Tekken 7 – Il re dei picchiaduro

Tekken 7

Dopo essere uscito nelle sale giochi giapponesi nel 2015, arriva finalmente su console il re dei picchiaduro: Tekken 7 è pronto ad invadere le case di milioni di appassionati per imporre il proprio stile di gioco e, naturalmente, di combattimento.

Recensione

Dopo aver avuto l’occasione di assistere all’evento di lancio, in cui a farla da padrona era ovviamente la componente multiplayer, ho avuto finalmente modo di dedicarmi all’analisi del titolo da un punto di vista di un giocatore praticamente neofita e concentrato sull’aspetto storia.
In questo capitolo seguiamo le vicende dell’antica faida che accompagna la storia di Tekken, il tutto narrato in un lungo flashback ad opera di un reporter senza nome che ripercorre quanto accaduto.
Durante lo story mode avremo modo di prendere i panni di un buon numero dei combattenti presenti nel roster, soprattutto quelli nuovi. Per quanto riguarda i personaggi storici, invece, ci sarà occasione di approfondire la loro storia personale attraverso singoli combattimenti mirati, introdotti da una schermata di testo in cui si riassume il background. Sicuramente una scelta che potrà far storcere un po’ il naso agli amanti dei vecchi personaggi, ma a mio avviso una buona decisione per dare ampio margine di manovra sull’introduzione dei nuovi guerrieri.
La storia si condensa in quattordici capitoli, completabili comodamente in 4/5 ore. Non molto, a dire la verità, ma i combattimenti accessori a cui accennavo prima aiutano ad allungare un po’. Resta nell’economia del titolo l’impronta di Katsuhiro Harada, che ha di fatto mantenuto alto il livello di irrealismo che da sempre accompagna la serie, volutamente esagerata ed eccessiva.
Il vero punto di forza, tuttavia, è sicuramente il multiplayer in cui abbiamo la possibilità di confrontarci con altri giocatori sparsi per il globo.
A queste modalità viene aggiunta quella Tesoro, composta da una serie di scontri che danno accesso ad un gruzzolo di monete in-game utilizzabile per personalizzare i combattenti. Reduce dall’esperienza con Injustice 2, devo dire che questo aspetto di personalizzazione mi ha lasciato molto deluso: non c’è l’affascinante gear system che permette di potenziare i personaggi fino a metterli in grado di affrontare avversari di livello nettamente superiore. Le personalizzazioni sono prettamente estetiche e, a meno che non abbiate la fissa di presentarvi a tornei online con personaggi eccentrici, questa modalità non vi ruberà più di tanto tempo.
Altro punto negativo, a mio avviso, l’eccessivo stacco tra i filmati e combattimenti, che spezzano l’illusione di continuità.

Gameplay

Stiamo parlando di un picchiaduro, per cui è necessario soffermarsi sul nucleo di gioco: il combat system.
Tekken 7 è un titolo estremamente tecnico, che richiede ore per essere apprezzato e giorni interi di gioco per essere padroneggiato. La quantità di combo è imponente, soprattutto considerato il fatto che i diversi lottatori hanno mosse diverse. Bisogna rendere merito agli sviluppatori per lo sforzo di rendere i personaggi unici, così da non avere la fastidiosa sensazione di personaggi copia & incolla con diverse skin. Questo, d’altra parte, richiede dal giocatore una maestria notevole perché limitarsi a pestare tasti a caso come un forsennato è la via più breve per la frustrazione. Per trarre invece il massimo, occorre studiarsi con attenzione la sequenza di tasti e posizioni dello stick, ma soprattutto lavorare di tempistiche, che è la chiave per scatenare combo devastanti e altamente soddisfacenti.
Rispetto ai capitoli precedenti è stato ridotto l’effetto del colpo a terra, che ora è un attacco normale e non dà il via a una nuova combo. Questo, unito alla riduzione del juggler (la combo di attacchi in aria da cui era impossibile difendersi) sicuramente è una strizzata d’occhio ai nuovi giocatori, pensata per ridurre la frustrazione di trovarsi inermi di fronte a giocatori più esperti e skillati.
Una volta ridotti in fin di vita, poi, avremo a disposizione la modalità Rage (resa evidente da un alone colorato attorno al personaggio) in cui il danno inflitto è leggermente aumentato. Questa modalità si manifesta con la Rage Art, che altro non è che la super mossa, e il Rage Drive, con cui inanelleremo combo più lunghe e più micidiali.
Da un punto di vista dello scontro il Rage Mode potrà far storcere qualche naso, soprattutto a coloro che hanno dominato l’incontro per tutto il tempo per poi vedersi sopraffatti da una serie di colpi assestati nel finale. Tuttavia è innegabile che aumenti sensibilmente la spettacolarità degli incontri. Ancora una volta, mi preme dirlo, è stato fatto un gran lavoro per rendere il titolo accessibile a tutti, soprattutto dando la possibilità di personalizzare i comandi, assegnando la Rage Art al dorsale destro per un accesso immediato alle combo.

Tekken 7

Comparto tecnico

La prima cosa che colpisce è sicuramente l’impianto grafico, di grandissimo impatto: personaggi ben caratterizzati, muscoli disegnati, effetti di luce particellare; il lavoro di rifinitura è stato imponente, e assistere a scene di combattimento con una fluidità cinematografica è una vera festa per gli occhi. La spettacolarità dei combattimenti è innegabile, ed è veramente esaltante assistere a combo raffinate su fondali disegnati con cura estrema. A questo si aggiunge, per PlayStation 4, il supporto VR che non cambia l’economia del gioco in sé, ma consente di godersi i panorami mozzafiato.
Ottimo anche l’impianto audio, con una colonna sonora ispirata che accompagna esaltando, senza invadere eccessivamente.
Il tutto ad una velocità costante di 60 fps, assolutamente necessaria per un titolo come questo.

Considerazioni finali

I picchiaduro stanno vivendo una seconda giovinezza, lo dimostrano sia l’uscita di Tekken 7 che l’ottimo Injustice 2, di cui abbiamo parlato recentemente. Difficile, allora, non fare un paragone tra i due giochi.
L’esito è una ottima via di mezzo: ce n’è per tutti i palati e per tutti i gusti. Injustice 2 vince a mani basse per quanto riguarda la storia (merito ovviamente anche delle licenze DC Comics), mentre il combact system è nettamente più articolato in Tekken 7. Dovendo trovarvi di fronte all’incresciosa situazione di doverne scegliere solo uno, a guidarvi dovrebbe essere il vostro background con i fighting game: se siete esperti, andate su Tekken 7. Se siete alle prime armi, optate per Injustice 2.

Nerdando in breve

Tekken 7 è sicuramente un ottimo prodotto, adatto anche ai neofiti ma perfetto per gli amanti della celebre saga di picchiaduro.

Nerdandometro: [usr 4.2]

Trailer

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