Interviste

Europa Universalis IV – Gli appassionati rispondono

europa universalis iv

Nella chat della redazione LC e jedi.lord finiscono spesso per parlare di Europa Universalis IV; generalmente i panni sporchi si lavano in famiglia, ma questa volta voglio proprio che il loro amore per questo titolo sia sbandierato a tutto il mondo e quindi eccomi qui a porre alcune domande, magari riusciranno a convincere me o altri giocatori a seguirli in questo mondo!

Luigi: Cos’è Europa Universalis IV?
Paolo: La prima forma di droga digitale scoperta dall’uomo e per ora perfettamente legale.
Stefano: Una benedizione scesa sui videogiocatori. Un gioco dal sapore messianico, perché è riuscito a convertire folle di miscredenti al verbo di mamma Paradox.

Luigi: Cos’è PER VOI Europa Universalis IV?
Paolo: Il modo perfetto per unire le mie passioni per la Storia, la conquista, le cartine ed i giochi da tavola ipercomplessi.
Stefano: Il miglior gioco di strategia esistente al momento. E non ho avuto ripensamenti né tentennamenti nel dirlo.

Luigi: Perché ci giocate così tanto?
Paolo: Perché sono un tossico e perché ci sono sempre una nuova espansione da provare e nuovi achievement da ottenere.
Stefano: Perché giocarci poco vuol dire non giocarci. Sarebbe come andare ad un pranzo di matrimonio luculliano avendo digiunato nei quattro giorni precedenti, e mangiare mezza tartina.

Luigi: Ci si può approcciare a questo mondo senza basi? Quale titolo vi sentite di consigliare ai niubbi che vogliono avvicinarsi ai grand strategy?
Paolo: Sì e no: sicuramente avere basi di giochi tipo Total War aiuta a raccapezzarsi, ma iniziare senza nessuna base e nessun aiuto esterno è estremamente difficile, visto che il tutorial è fatto malissimo. Di titolo consiglierei proprio Europa Universalis IV! Esistono versioni ridotte, tipo Darkest Hour o March of the Eagle, ma mi sembra abbastanza inutile limitarsi a quelli. Sconsiglierei invece di iniziare con Crusader Kings o Hearts of Iron, in quanto, seppur più semplici una volta che ci si è presa la mano, di base sono molto più complessi.
Stefano: Se non si hanno basi di grand strategy, diciamo che questa è la generazione giusta per cominciare perché Paradox è riuscita a rendere tutti i suoi giochi molto più user-freindly, sia nelle interfacce che nelle meccaniche. Ovviamente chi si approccia a questo tipo di giochi deve avere un minimo di interesse nell’argomento storico o nel volersi impegnare in una sfida che non sia una roba immediata come può essere quella di uno sparatutto online. EUIV è vasto e complesso da padroneggiare, ma al contempo non ti fa sbattere continuamente contro un muro. Il fatto che il tutorial ti spieghi neanche l’1% di ciò che può offrire è forse dovuto alla enorme fan base di cui godono i titoli Paradox.
Diciamo che esperienza passata sui Total War, nella parte di gestione strategica potrebbe dare un’idea, seppur molto annacquata e blanda, di ciò che ci aspetta.

Luigi: Quanto tempo occorre impiegare per giocare ad Europa Universalis IV come si deve?
Paolo: Se si inizia con spiegazioni accurate ed assistenza da parte di giocatori più esperti penso che dopo 10 ore si smetta di fare schifo. Senza questi aiuti penso una cinquantina di ore.
Stefano: Concordo con il mio esimio collega. Io personalmente ho giocato anche le versioni precedenti (soprattutto il 2) e molti altri titoli Paradox, quindi mi sono trovato quasi subito a casa. Ovviamente c’erano meccaniche nuove, ma con la wiki e qualche video su Youtube mi sono trovato subito a pari. I video verso cui mi sento debitore sono quelli di Andrew Channel, un italiano che ha uno stile di gioco che adoro, cui unisce grande conoscenza e passione per la storia, per l’economia e per la geopolitica.

Luigi: Cosa deve fare un profano per diventare un bravo giocatore di Europa Universalis IV?
Paolo: Premetto che “essere bravi” in EUIV è un concetto un po’ relativo: essendo un sandbox l’abilità è semplicemente riuscire a conseguire gli obiettivi che ci si è posti da soli (generalmente achievement). Detto ciò, per poter essere in grado di raggiungere quasi qualunque obiettivo bisogna: essere umile e non cercare di strafare in nessun aspetto del gioco; scoprire quanto può essere divertente guardare gameplay.
Stefano: Bravo significa tutto e niente. In EUIV gli obiettivi sono quelli che un giocatore si pone da sé, tipo “Voglio unificare l’Italia” oppure “voglio conquistare il mondo con l’Albania”. Poi tutto sta a mettersi in gioco, si migliora anche prendendo sonore batoste!
In un certo senso, anche la modalità Ironman può essere formativa: un unico salvataggio che si sovrascrive automaticamente può spingere a ragionare di più e a non fare cavolate.

Luigi: Tre elementi che fanno di Europa Universalis IV un titolo per voi così importante.
Paolo: 1- Posso distruggere la Francia.
2- Posso rendere l’Abruzzo la capitale del mondo unito dopo averlo convertito alla religione norrena.
3- Posso unire il senso d’onnipotenza della conquista a quello d’ordine di colorare una mappa di un colore unico.
Stefano: 1- Per chi ama la Storia è un parco giochi di inestimabile ricchezza.
2- Posso partorire ucronie più o meno plausibili: cosa sarebbe successo se…?
3- Posso essere un sovrano illuminato e lungimirante, che esporta democrazia e pax romana.

Luigi: Cos’è Paradox Interactive per voi?
Paolo: Il mio futuro datore di lavoro? No, vabbé, una grande casa di produzione e distribuzione che ha preso una gran quantità di miei soldi e che a volte ha politiche commerciali rivedibili.
Stefano: La casa di sviluppo che ha cambiato il concetto di strategia, portandomi esattamente ciò che volevo da tutta una vita. La casa di sviluppo che ha capito come farmi entrare in hype con schermate di mappe e numeri e come drogarmi qualche megabyte alla volta.

Luigi: A quando una partita multiplayer?
Paolo: Non prima della fine dei playoff NBA, perché di droga ne posso assumere una per volta.
Stefano: Oddio, ti prego, non dirmelo…

Luigi: Qual è stata la vostra partita più memorabile?
Paolo: Ce ne sono varie, dal Sogno di Salvini a Genghis Khan Andata & Ritorno, però penso che alla fine sia stata quella del Dominio Commerciale Tedesco, che è stata la prima in cui mi sono dato obiettivi ben precisi dall’inizio e sono riuscito a raggiungerli a pieno.
Stefano: Penso che Paolo ne abbia molte di più, ma finora è la mia partita con il risorto Impero Bizantino, che ha malmenato i Turchi e continua imperterrito a spadroneggiare.

Luigi: E quale il vostro fallimento peggiore?
Paolo: Prima delle ultime patch provai una world conquest con Ming, ma combinai un casino e dopo poco dovetti rinunciare con somma vergogna ed umiliazione.
Stefano: Il tentativo di unificazione dell’Italia con la Toscana. Sono stato umiliato, sconfitto ed annesso nel giro dei primi 20 anni di gioco. Che tristezza.

Luigi: Ho capito, ci si vede in game, va.

 

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