Indie

The Only Traitor – Un DLC segna il grande ritorno di The Final Station

The Only Traitor

Recensione

The Final Station è, almeno secondo chi vi scrive, uno degli indie più belli della scorsa annata. Un prodotto rifinito nei minimi dettagli e soprattutto raffinatissimo sotto il profilo del game design, che ha rappresentato solo uno dei tanti esempi del valore di TinyBuild come produttrice di produzioni videoludiche indipendente. Come molti di voi potranno senz’altro confermare, The Final Station era però un gioco molto criptico sotto il profilo narrativo (troppo, secondo alcuni) e forse proprio per questo motivo il team di sviluppo ha pensato bene di regalarci una piacevole sorpresa, ovvero il DLC The Only Traitor, letteralmente “L’Unico Traditore”.

Un titolo forte per un DLC che ha il compito e la responsabilità di raccontare un altro piccolo pezzo di una realtà incredibilmente affascinante che vede l’umanità prossima al collasso… un titolo che nasconde tanti segreti e tante soddisfazioni, arricchendo così la già straordinaria esperienza offerta da The Final Station al momento del suo debutto.

Le novità, tra passato e presente

E le novità peraltro sono parecchie in The Only Traitor, a partire dal protagonista, un uomo molto più egoista del celebre macchinista che l’ha preceduto, caratteristica resa ancor più evidente dalla progressione stessa del DLC: qui non ci sono superstiti di cui occuparsi, né gente da salvare per chissà quale eroico scopo, ma solo possibili compagni di viaggio con cui scambiare due parole tra una zona e l’altra e da cui trarre piccoli pezzi di quella “grande verità” che si insegue sin dai tempi dell’avventura di base.

E non c’è neanche un treno di cui occuparsi, ma soltanto una macchina – una splendida macchina – che necessita solo di benzina per sgommare lungo le strade di questo apocalittico mondo di gioco. Tutto ruota intorno al nostro nuovo personaggio e al suo disperato obiettivo: trovare un rifugio in cui sfuggire agli orrori che popolano il mondo. Ci riuscirà? Questo starà a voi scoprirlo, in un’avventura che vi terrà impegnati per almeno un paio d’ore e che, proprio a fronte della possibilità di scegliere con qualche compagno d’avventura condividere il viaggio, si presta anche a una certa rigiocabilità di fondo nell’ottica di una “lore” piuttosto elaborata e complessa.

Struttura e progressione

Per il resto, The Only Traitor propone tutto ciò che ci si aspettava: un’impostazione generale fedele a quella di The Final Station, basata dunque sulla raccolta e la gestione di pochissime risorse, una buona dose di combattimenti contro vecchi e nuovi nemici, e un sacco di nuove ambientazioni da esplorare e all’interno delle quali recuperare oggetti e stralci di lettere, conversazioni e documenti che possano far luce sulle vicende narrate… narrate oggi come in The Final Station – eh sì, perché i riferimenti all’avventura principale, ovviamente, non mancano.

Nerdando in breve

Quello di The Only Traitor è insomma un viaggio tutto da vivere, che per quanto breve, vi regalerà senz’altro parecchie – e spesso inaspettate – soddisfazioni.

Trailer

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