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Persona 5 – Il genere dei JRPG non è mai stato così vivo

Persona 5 Recensione

Recensione

Persona 5 ha rappresentato per me un vero e proprio sogno proibito, al punto che temevo che non arrivasse mai. O peggio. Che potesse rivelarsi un disastro incapace di reggere il confronto con i suoi storici predecessori… o con i tanti capolavori che possiamo riunire sotto la bandiera di Megami Tensei, brand leggendario nonché ormai ultimo vero baluardo della tradizione ruolistica nipponica. Il rischio che anche la saga di Persona potesse in qualche modo snaturarsi per andare incontro alle esigenze di un pubblico molto diverso da quello che in passato ha sancito il successo di titoli come Persona 4 o Digital Devil Saga, era infatti piuttosto concreto, eppure Atlus è riuscita nel miracolo: rinfrescare la formula di base della saga, senza tuttavia stravolgerla in alcun modo ma, anzi, elevandola verso standard ancora più elevati. E visti i tempi in cui viviamo, non posso che ripetermi: siamo di fronte a un vero miracolo.

E volete sapere qual è la cosa più incredibile di tutta questa storia? Che Persona 5 sta vendendo alla grande, e piacendo ancor di più. A tutti. Alla faccia di chi sostiene che “la vecchia scuola” non ha più nulla da dare alle nuove generazioni…

Storia e meccaniche

Chi, come me, segue la saga di Persona sin dai suoi albori sa bene quanto la storia rappresenti una parte fondamentale di ogni capitolo di questa storica saga, perciò in questa sede non vi svelerò alcun dettaglio sulla trama, lasciando a voi il piacere e la soddisfazione di scoprirla personalmente. Una cosa, tuttavia, devo dirla: Persona 5 propone una storia strutturalmente molto simile a quella dei suoi predecessori, arricchita tuttavia da diversi elementi aggiuntivi che la rendono ancor più appassionante di quanto fosse lecito attendersi.

Complice una narrazione ricca di numerose sfumature in cui le tematiche più classiche della saga si intrecciano con quella che potremmo definire una vera crime-story in salsa nipponica, nonché l’inserimento di alcune pregevoli dinamiche platform volte a rinfrescare la normale progressione, la storica formula del brand si conferma eccezionale sotto ogni punto di vista, assicurando un’esperienza longeva, appassionante e soprattutto mai banale. La storia del protagonista, che come sempre alterna normale quotidianità, combattimenti, attività secondarie nonché la gestione dei rapporti con una vasta gamma di personaggi, garantisce infatti costanti stimoli lungo tutto il suo corso, e sebbene sia innegabile che la quantità di testo sia di molto superiore a quella della maggior parte degli rpg sul mercato, non si può negare come il lavoro certosino del team di sviluppo si traduca in una realtà di gioco affascinante e soprattutto estremamente credibile a dispetto delle sue tematiche fantasy.

Insomma, Persona 5 è uno di quei prodotti in cui niente – e dico, niente – sembra essere stato lasciato al caso, aprendo le porte a un’esperienza destinata a restare ben impressa nel cuore di tutti coloro che decideranno di viverla in prima persona. Sarà per la profondità dei suoi combattimenti, sarà la sempre affascinante gestione dei rapporti umani che scandiscono l’evoluzione dell’avventura, sarà per un sistema di crescita e di progressione tutt’oggi inarrivabile sotto tanti punti di vista, Persona 5 riesce a creare un vero e proprio universo parallelo che con le sue regole, le sue leggi e i suoi particolari ritmi, ha la capacità di azzerare la percezione del tempo. E di questi tempi, di quanti altri titoli si può dire lo stesso?

Grafica e sonoro

E se a tutto questo aggiungiamo anche una direzione artistica di altissimo livello, una realizzazione tecnica di pregevole fattura, impreziosita peraltro da sequenze filmate di qualità pari a quella di molti dei migliori Anime contemporanei, e cosa ancor più importante un doppiaggio in grado di accrescere il già evidente carisma di un cast di personaggi eccezionali, è facile intuire quale sia l’effettivo valore ludico dell’esperienza messa a punto da Atlus. Il vero dramma, almeno agli occhi di qualcuno? La totale mancanza dell’Italiano, che vista mole dei dialoghi proposti, potrebbe ridurre al minimo le soddisfazioni e soprattutto il divertimento per chiunque non possedesse una profonda conoscenza dell’Inglese. E mai come in questo caso, giocare senza comprendere al meglio ogni sfumatura dell’esperienza, sarebbe un vero delitto.

Conclusioni

In definitiva dunque Persona 5 è da considerarsi l’ennesima, straordinaria esclusiva disponibile su PlayStation 4. Un’esclusiva chiaramente non per tutti vista la sua particolare natura, ma comunque meritevole di entrare nell’elite del catalogo Sony e di essere ricordata per parecchi anni a venire.

Nerdando in breve

A patto che conosciate bene l’Inglese, Persona 5 vi regalerà senza dubbio una delle esperienze ruolistiche più belle e appassionanti della vostra vita. In caso contrario potrebbe rappresentare una buona scusa per impararlo.

Trailer

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