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Legion – Mutanti psichedelici

Recensione

Amanti dei mutanti? Allora Legion è proprio quello che fa per voi!

Non aspettatevi, però, qualcosa di consueto perché qui siamo di fronte all’innovazione pura. Dimenticate quanto avete imparato da casa Marvel in fatto di serie tv e tuffatevi in questo universo senza tempo e senza senso, dove niente è davvero quello che sembra.

Legion è la prima serie ad essere prodotta da Marvel Television pur non entrando a far parte del Marvel Cinematic Universe. Allo stesso tempo non è inserita nemmeno nella serie cinematografica dedicata agli X-Men targati Fox, attuale detentrice dei diritti televisivi sui mutanti.

Proprio in quest’ottica, l’idea era di realizzare qualcosa di completamente nuovo e spiazzante per lo spettatore, qualcosa che fosse volutamente vago e fumoso per quanto riguarda la collocazione temporale: così è nata Legion.

Ad occuparsi di un progetto tanto ambizioso Noah Hawley, già apprezzato autore della serie tv Fargo, che aveva le idee ben chiare fin dall’inizio: realizzare una serie che rivoluzionasse l’approccio al mondo dei supereroi. Un prodotto televisivo che, pur ispirandosi ai fumetti, ne fosse scollegato e potesse risultare libero dai cliché narrativi del genere supereroistico. Un esperimento audace che, a conti fatti, è riuscito alla perfezione.

Personalmente, non mi considero una grande appassionata del genere: tollero a fatica le serie tv della Marvel (di fatto, ho apprezzato solo Jessica Jones – non mi odiate troppo) ma ho sempre avuto particolare interesse per i mutanti. Legion mi incuriosiva ma non mi aspettavo di rimanerne così catturata ed affascinata come poi è invece successo.

Trama

David Haller è un uomo altamente disturbato ed infelice. Afflitto fin da bambino da un disturbo schizofrenico della personalità, decide di farla finita impiccandosi. Salvato, viene ricoverato al Clockworks Psychiatric Hospital, dove stringe un legame sentimentale con un’altra paziente, Sydney Barrett.

Sydney sembra l’unica in grado di comprendere fino in fondo il disagio di David ed i due si ritrovano inevitabilmente ad avvicinarsi sempre di più, nonostante il disturbo di cui la ragazza soffre le impedisca il contatto fisico con chiunque. Quando Syd viene dimessa, David decide che non può lasciarsi sfuggire l’occasione di baciarla ma, quando lo fa, accade qualcosa di inspiegabile: i due si ritrovano catapultati l’uno nel corpo dell’altra.

La fobia di Syd, quindi, altro non era che un potere mutante scambiato per una forma paranoide. In questo modo, David scopre l’esistenza della temibile Divisione 3, agenzia governativa che vuole eliminarlo a tutti i costi ma anche di altri mutanti, capeggiati da Melanie Bird, che sembrano invece volerlo aiutare.

Proprio Melanie gli spiega che non è affetto da nessuna malattia ma semplicemente un potentissimo telepate e telecineta. David scopre così che tutto quello in cui aveva sempre creduto era falso e si ritrova circondato da un nuovo mondo da scoprire. Ma sarà davvero tutto così semplice? I suoi demoni erano davvero completamente immaginari?

Stile

Il personaggio di Legione, nei fumetti, non è particolarmente conosciuto. Probabilmente per il fatto che si rivela un personaggio fortemente schizofrenico e difficile per il pubblico. Portarlo sullo schermo era un’operazione quantomai rischiosa. Ma Noah Hawley sa maneggiare perfettamente la materia ed il risultato è un piccolo gioiello.

L’autore ha dichiarato che la caratteristica più diffusa nelle serie televisive sui supereroi è la superficialità. Per questo, in Legion la storia è volutamente non facile, intricata e complessa da seguire. L’obiettivo era porre lo spettatore nel punto di vista del protagonista: per questo, soprattutto nelle prime puntate, tutto ha un’atmosfera onirica e allucinata. Noi guardiamo, ma non sapremmo dire se quello che abbiamo visto è reale o no. Inquietanti e studiati dettagli fanno capolino per farci dubitare anche di ciò che, a prima vista, sembrerebbe più normale.

Il senso di confusione, però, non è casuale o fine a sé stesso: tutto verrà spiegato e niente verrà lasciato in sospeso. Non resta che lasciarsi trasportare dalla narrazione. Per una volta, il cerchio si chiude perfettamente e tutti i fili sparsi nel corso delle puntate vengono alla fine riannodati. Il finale, chiaramente, è più che mai aperto (d’altronde è già prevista una seconda stagione) e il cliffhanger conclusivo vi farà venire voglia di accelerare il trascorrere dei mesi per scoprire cosa succede dopo.

L’uso delle coloratissime ambientazioni anni Sessanta fuse con tecnologie avveniristiche contribuisce ad un senso di straniamento, che non ci permette di collocare in un’epoca ben precisa gli avvenimenti: siamo nel passato, nel futuro o in un universo alternativo?

Certo, il rimando ai Sixties non è dato solo dall’ambientazione e dai costumi: citazioni e ammiccamenti al periodo sono disseminati lungo le otto puntate che compongono questa prima stagione.

La musica è grande protagonista, sia per la presenza di una colonna sonora accattivante e ispiratissima (i brani dei Rolling Stones e degli Who presenti nel primo episodio restano impressi nella memoria) sia nel nome del personaggio femminile principale: Syd Barrett, proprio come il primo chitarrista dei Pink Floyd. Non a caso, come dichiarato da Hawley, l’intera serie è stata concepita ascoltando a ripetizione Dark Side of the Moon.

Ma anche il grande cinema è presente in una misura raramente vista sul piccolo schermo: tantissimi i rimandi a Kubrick, nelle scenografie e nel nome della clinica pshichiatrica, ma anche ai lavori di Lynch e di Malick.

Cast

Tutto il cast di Legion contribuisce alla riuscita della serie, a cominciare dal protagonista.
Dan Stevens, smessi i panni Novecenteschi vestiti in Downton Abbey, è semplicemente perfetto nel ruolo dell’allucinato e smarrito protagonista.

La vera sorpresa, comunque, è Aubrey Plaza, che riesce a dar vita ad un antagonista folle e spaventoso, lucido e crudele quanto basta a provocare terrore con un solo sguardo.

Nerdando in breve

Legion rappresenta una novità assoluta nel campo delle serie tv: la amerete se siete fan dei mutanti ma anche se apprezzate le storie psichedeliche e contorte.

Trailer

Nerdandometro: [usr 5.0]

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