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The Lego Batman Movie – Il Batman definitivo

The Lego Batman Movie

Avendo superato la soglia dei quarant’anni, due bilanci sulla mia vita da nerd un po’ me li son fatti e volendo identificare alcune parole chiave della mia natura e cultura nerd, due sono quelle che non possono mancare: Batman, il mio supereroe preferito, e Lego con cui ho giocato per almeno metà della mia vita.
Ovvio che un prodotto che le racchiude entrambe, non possa che catturare il mio interesse.

Recensione

Mettiamo subito in chiaro le cose: The Lego Batman Movie è semplicemente stupendo. Strepitoso. Epico. Si inizia a ridere ed emozionarsi già prima dell’inizio del film, quando sullo schermo nero fa capolino l’immensa voce di Claudio Santamaria, che dopo aver doppiato il Batman di Nolan, è tornato ad interpretare il Cavaliere Oscuro in The Lego Movie e in questo spin-off.

Introduzione da salto sulla poltrona, che dice a chiare lettere: sappiate di essere di fronte a qualcosa di unico, non distraetevi nemmeno un secondo!

Il film è una girandola senza fine di emozioni, azione, sentimenti, ironia e citazioni; un mare di citazioni, così tante da perderne il conto dopo soli dieci minuti di proiezione. Da film, da fumetti, da cartoni animati.

Se esiste un’incarnazione di Batman, qui viene ricordata con tanta, tantissima ironia in un mash-up senza soluzione di continuità. Costumi tratti dai film accanto a quelli della serie degli anni ’60 con Adam West; villain che da sempre compongono l’immaginario collettivo (Joker, Penguin, Two-Face, Catwoman, Bane) insieme ad altri semi sconosciuti (Testa d’uovo, Eraser, Re Tut), incarnazioni tratte dai fumetti accanto a quelle dei cartoni (magari poco noti in Italia) e poi tanti, tantissimi gadget, ambientazioni iconiche e chi più ne ha ne metta! Insomma: se fa parte del franchise, state pur certi che qui c’è, e non è raro veder accostati elementi vecchi e nuovi, come a dire che tutto ciò che è stato Batman, è Batman, in ogni sua forma, in ogni sua sfumatura. Di nero.
Dopotutto il Cavaliere Oscuro ha quasi settanta anni, e li porta divinamente (come lui stesso fa notare a più riprese nel film).

Trama

Lui è Batman.
Fa le cose che fa Batman e le fa come sempre alla perfezione. Batman lavora da solo, contro tutto e tutti. Batman è tormentato dai propri sentimenti, e li reprime. Batman non fa parte della Justice League e non vuole farne parte. Perché? Perché lui è Batman.

Il film inizia con il Cavaliere Oscuro che sconfigge i suoi avversari (tutti, tutti insieme) e salva Gotham City. Poi, nei panni di Bruce Wayne, assiste alla cerimonia di pensionamento di Jim Gordon e l’insediamento del nuovo commissario: Barbara Gordon, ed ecco che tutto cambia. Barbara vuole smantellare il modo di fare del Vigilante e iniziare a lavorare con lui, invece che affidarsi semplicemente a Batman come deus ex machina assoluto; ma il nuovo equilibrio non riesce nemmeno a concretizzarsi che il Joker scende in campo con un’idea malvagia ed assolutamente nuova: arrendersi alle autorità; e con lui tutti i villain.

Batman però non crede alla resa del Joker e decide di liberarsi per sempre di lui bandendolo all’interno della Zona Fantasma, un non luogo in cui Superman ha rinchiuso tutti i super cattivi che nessuna prigione terreste potrebbe contenere.
Non mi spingo oltre nella descrizione della trama per non incappare in fastidiosi spoiler, ma posso dirvi che da quel momento in poi vengono messi in campo tanti di quei cameo prelevati dai maggiori franchise nerd da rendere felice chiunque in platea (uno su tutti, il Joker che presenta quei: “robot britannici, chiedete ai vostri amici nerd”).

Regia

Proprio come accadde con The Lego Movie, questo film di animazione è stato costruito per sembrare un’opera in stop-motion, con animazioni leggermente scattose come se sapienti mani avessero spostato i mattoncini uno ad uno.

Il fatto che sia stato realizzato in animazione 3D, però, non deve far pensare ad un lavoro meno accurato, anzi. Siamo davanti ad un’opera immensa, ricca di dettagli e particolari, al punto che andrebbe rivisto e stoppato ad ogni inquadratura per goderseli tutti con calma.

Un timore, per fortuna disatteso, era quello di avere tra le mani un prodotto fracassone con combattimenti, esplosioni e troppa azione. Non che le scene action non siano esaltanti, tuttavia due ore di film così mi avrebbero annoiato a morte, soprattutto quando si ha a disposizione una psicologia complessa e raffinata come quella di Batman.

Con mia grande sorpresa e soddisfazione, invece, Chris McKay (regia) e Seth Grahame-Smith (sceneggiatore noto anche per PPZ) confezionano una storia in cui la psiche del Cavaliere Oscuro viene presa e analizzata, smembrata e ricomposta; evolve lungo la durata del film e interagisce con quella degli altri personaggi, da Alfred a Robin fino allo stesso Joker con cui ritorna l’antico climax per cui i due avversari non sono che le due facce di una stessa moneta, agli estremi opposti di una curva in cui si finisce col toccarsi e intrecciarsi.
Il tutto con quell’autoironia che nasconde una profondità e una complessità capaci di toccare le corde di ognuno di noi.

Localizzazione

Abbiamo già avuto modo di parlare di Claudio Santamaria e di come la sua voce sia perfetta per Batman. Stesso discorso per altri grandi doppiatori italiani che mettono il sigillo su questa pellicola: Marco Mete (Brent Spiner nel Data di Star Trek: The Next Generation) dirige giganti del doppiaggio come Roberto Pedicini (Kevin Spacey, Jim Carrey, Ralph Fiennes, Woody Harrelson) e Marco Guadagno (Matthew Broderick) che impreziosiscono la localizzazione italiana. Unico neo, occorre purtroppo rimarcarlo, la voce di Barbara Gordon, affidata alla pur brava Geppi Cucciari, ma la cui pesante inflessione sarda stona in modo fastidioso.

Peccato anche, ma qui non c’era molto da fare purtroppo, che in italiano si perda la geniale voce del computer di Batman, affidata in inglese niente meno che a Siri. Sì, proprio il celebre assistente vocale dell’iPhone. E se il vostro melafonino è localizzato in inglese, provate a dirli “Hey ‘puter” e ne vedrete delle belle.

Considerazioni finali

Personalmente non amo seguiti e spin-off. Personalmente amo i Lego da montare a mano e non quelli che si vedono su schermo. Personalmente non compro film da tenere a casa.
Non vedo l’ora che esca il blu-ray per rivederlo fino alla sfinimento.

Trailer

Nerdando in breve

Smettete pure di litigare su quale sia il vero Batman: qui siamo di fronte alla sua miglior incarnazione.

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