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Monster X Monster #1 – Come essere nerd dentro un mondo fantasy

Recensione

Ho avuto modo di leggere il primo volume di Monster X Monster (モンスターxモンスター) di Nikiichi Tobita e pubblicato in Italia da Edizioni Star Comics questo gennaio.

Ebbene, posso dire di avere tra le mani quello che sarà senza dubbio uno dei manga più bizzarri del 2017.

Già la copertina si presenta curiosa: sullo sfondo abbiamo bestie mostruose estremamente ben dettagliate, simili all’incrocio tra un drago occidentale ed un oni. In primo piano invece abbiamo il nostro protagonista: ha un taglio di capelli ridicolo, una tuta, una sorta di Nintendo DS in una mano mentre con l’altra si sta scaccolando, in una posa simile a quella di uno shinobi. Punti bonus per la versione alternativa stampata sotto la sovracopertina (una cosa che apprezzo dai tempi di Trigun) in cui invece il protagonista è in armatura e brandisce due pugnali.

La storia

L’inizio della storia non è dissimile da tanti altri: ci viene fatta una panoramica sulla caratteristica principale del mondo, ovvero esistono queste incredibili bestie magiche che per secoli hanno predato l’uomo; con il tempo, però, l’uomo ha imparato come abbatterle ed ora la caccia è divenuta la prima attività economica del mondo, dato che dalle parti del corpo delle bestie è possibile ricavare di tutto, da armi ed armature a display e obiettivi fotografici, oltre che ovviamente cibo. I Bringer, ovvero i cacciatori, sono quindi i guerrieri che si procurano tutta questa mercanzia.

In questo contesto con elementi tipici del manga fantasy medievale esistono quindi caratteristiche alternative, come la presenza di oggetti più vicini al nostro mondo. Il protagonista senza nome sembra essere molto più interessato a questi: è infatti un neet, vale a dire quello che in italiano chiameremmo un “mammone”. È disoccupato, la madre provvede ad ogni suo bisogno, non ha amici o una ragazza e passa tutto il suo tempo a giocare ai videogiochi.

Non è però un Bilbo Baggins in attesa del Gandalf che lasci una G sulla sua porta: è sulla soglia dei trent’anni ed è più che soddisfatto di non fare niente, nonostante le lamentele della madre ed i discorsi ispiratori che gli vengono rivolti a più riprese nei primi capitoli, in una serie di mini-storie che sembrano tutte il pilota di molti manga. La differenza è che alla fine di ogni capitolo, dopo tutto quello che ha visto e sentito, il protagonista decide sempre di tornare alla sua vita, piuttosto che decidersi infine a cambiare ed a crescere.

Ovviamente per il prosieguo della storia la situazione cambia nell’ultimo capitolo del primo volume, anche se è ancora da vedere in che direzione andrà nei prossimi due volumi (sono tre in totale).

L’aspetto più interessante di tutto il manga a mio parere è questo: laddove One-Punch Man ha rivoltato il genere del combat manga, stabilendo un protagonista che era già più forte di qualunque avversario, Monster X Monster fa un’operazione simile per quanto riguarda il manga fantasy medievale, con un protagonista che non ha voglia di avventure, non ha un “grande sogno” (o meglio sembra avere un vago interesse verso il diventare Bringer, ma nulla più), non sembra avere nessuna missione da compiere, nessuna vendetta, niente di niente.

Il mondo di Monster X Monster

Come detto, nel mondo di Monster X Monster oggetti simili a quelli del presente appaiono qua e là e, non casualmente, quasi sempre sono in mano al protagonista: egli è uno sfigato qualunque che si è ritrovato in un’ambientazione fantasy ed è come se si fosse reso conto che, in fondo, la vita non è così divertente nemmeno lì, ma che al contrario è molto più comodo poltrire a casa e non saranno di certo un discorso motivazionale o una storia commovente a fargli cambiare idea.

Con One-Punch Man condivide anche lo strano senso dell’umorismo di molte interazioni che personalmente ho apprezzato molto.

I disegni

Quanto al disegno, Tobita segue il tratto di molti seinen fantasy-horror (tipo Berserk per intenderci), con fondali e mostri iperdettagliati e volti a metà tra il manga ed il realismo. Si tratta di uno stile che personalmente non adoro, ma al quale ci si abitua facilmente durante la lettura e senza dubbio aggiunge volutamente del ridicolo alle situazioni che si creano.

In generale credo sia un’ottima lettura, anche già solo per quanto si presenta in modo differente da ogni altra storia del suo genere: non vedo l’ora di leggere il secondo numero per vedere dove andrà a parare l’autore.

Nerdando in breve

Monster X Monster è un nuovo manga edito da Star Comics. Parla di un protagonista che è una sorta di sfigato mammone in un setting fantasy piuttosto classico; il disegno è tipico dei seinen fantasy-horror, il che contribuisce all’effetto comico.

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