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#NerdandoConsiglia: Cities: Skylines

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L’arrivo di Cities: Skylines l’anno scorso è stato un fulmine a ciel sereno nel panorama dei gestionali cittadini nei quali la saga di punta, SimCity, aveva deluso e fatto arrabbiare moltissimi appassionati con l’ultimo capitolo della serie uscito nel 2013. Molti erano tornati a giocare all’immortale e splendido SimCity 4, quando il piccolo team finlandese chiamato Colossal Order (supportato da mamma Paradox) compie il miracolo.
Cities: Skylines è un ritorno alla gloria per tutti i sindaci virtuali, un titolo divertente, profondo, ricchissimo, moderno e super moddabile, che fa impallidire il diretto concorrente, ancorato a politiche francamente assurde e senza senso.

Facile da imparare e da utilizzare, saremo limitati solo dalla creatività e dall’abilità nel gestire la nascente metropoli, che potremo arricchire con migliaia di edifici di tutti i tipi, grazie al supporto per Steam Workshop.
Talmente ben fatto, che la città di Stoccolma lo ha utilizzato per pianificare e simulare un nuovo sistema di trasporto urbano.
Non dimentichiamoci poi anche le due sfiziose espansioni After Dark e Snowfall, che aggiungono contenuti assolutamente non necessari al godimento di un gestionale meraviglioso. La terza espansione, incentrata sui disastri naturali (e chiamata, di conseguenza, Natural Disasters) è attesa per questo autunno e andrà a colmare una delle più grandi critiche mosse al giocone di Colossal Order.

Cities: Skylines è la storia di Davide contro Golia, ovvero come un team di 15 persone (9 all’epoca), utilizzando un po’ di senno, tanta passione ed ascoltando il pubblico, riesca dove un gigante ha fallito miseramente.

Provate Cities: Skylines, non ve ne pentirete.

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