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Hello Neighbor – A tu per tu con l’ultima fatica di Tiny Build

Hello Neighbor

Un bambino fin troppo curioso e un oscuro segreto da svelare nella cantina di un bizzarro vicino: questa è la folle premessa alla base di Hello Neighbor (letteralmente Salve Vicino), ultima fatica di Dynamic Pixels e Tiny Build, compagnia nota al grande pubblico per aver prodotto capolavori quali Party Hard e Punch Club.

Il gioco è stato definito dai suoi stessi creatori come uno stealth/horror ma dopo aver messo le mani su una graditissima pre-alpha, non posso che sottolineare come questa definizione non riesca a rispecchiare realmente l’essenza di questo folle prodotto. Sebbene la versione messa a nostra disposizione dagli sviluppatori si sia dimostrata ovviamente ben lontana dall’essere completa – in fin dei conti l’uscita è prevista per la prossima estate – offrendoci solo una ventina di minuti di effettivo gemeplay, la sensazione che ho avuto è stata quella di trovarmi di fronte a un titolo dal potenziale incredibile… Sotto ogni punto di vista.

Il gameplay è molto semplice, così come la premessa alla base dell’esperienza: vestiamo i panni di un bambino e abbiamo come unico obiettivo quello di infilitrarci nella casa del nostro baffuto vicino per scoprire quali oscuri segreti si celano nella sua luminosissima cantina. Nulla di più facile? Tutt’altro, perché complice un’IA capace di reagire dinamicamente alle nostre azioni e dunque adattarsi alle nostre strategie, riuscire a sopravvivere per più di 2-3 minuti potrebbe rivelarsi un’impresa titanica.

Nulla ci è stato ancora svelato in merito ad una trama che dovrebbe dipanarsi per circa 10 ore, né tantomeno riguardo a ciò che accadrà nel momento in cui riusciremo effettivamente a superare la resistenza del nostro ispanico amico per svelarne la reale personalità, ma ciò che conta è che ad un primo impatto le sole dinamiche che regolano i comportamenti di quest’ultimo sembrano promettere un’esperienza intensa e… angosciante.

Come avrete modo di notare voi stessi nel video sottostante, il principio alla base di Hello Neighbor è quello tipico di ogni “trial & error” che si rispetti ma con un pizzico di follia a trasmettere un improbabile – e inaspettato – senso di paura: si prova a entrare, si fallisce e si ritenta, ovviamente dopo aver tentato la fuga sulle note di una musica davvero spettrale. Considerando che il nostro vicino non se ne starà a guardare ma, reagendo colpo su colpo a ogni nostro tentativo di infiltrarci in casa sua, riempirà la zona di trappole più o meno efficaci, il senso di claustrofobica follia tipico di pellicole come il recente Man in the Dark ci accompagnerà lungo ogni secondo dell’esperienza, e se a questo aggiungiamo anche dei brevi intermezzi onirici, il divertimento è davvero assicurato.


Nerdando in breve

Sebbene sia chiaramente prestissimo per esprimersi su Hello Neighbor, se è vero che il buon giorno si vede dal mattino, possiamo senz’altro guardare al futuro con un sorriso.

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