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Fragments of Him – L’attimo in cui tutto cambia

Come fai a raccogliere le fila di una vecchia vita?

Sebbene l’argomento sia profondamente diverso, giocando allo splendido Fragment of Him non ho potuto fare a meno che ripensare al celebre monologo di Frodo, al termine de Il Signore degli Anelli. In questo caso, però, a dover raccogliere i frammenti di vita è chi ci sta attorno.

Inizio subito col dire che questo gioco è decisamente atipico. Anche chiamarlo “videogame” è riduttivo e non rendere giustizia alla portata narrativa che invece viene messa in campo: forse la definizione che meglio si avvicina è “Narrazione interattiva“. I protagonisti di questo gioco sono quattro: Will, un ragazzo londinese; Mary, la nonna che lo ha cresciuto; Sarah, la sua prima fidanzata; Harry, l’attuale compagno di Will. Una mattina come tante Will si alza, si prepara per andare al lavoro, facendo attenzione a non svegliare Harry, quindi esce tra mille pensieri, comuni e non comuni, come chiunque di noi fa quando vive una routine, monotona ma rassicurante. Sale in macchina, si mette in strada. E muore in un incidente stradale. Semplicemente, banalmente. Muore.

La storia a questo punto si riavvolge e iniziamo a scoprire la vita di Will attraverso le tre persone che hanno fatto parte della sua esistenza e che hanno contribuito a renderlo l’uomo che impareremo lentamente a conoscere. Scopriremo i pensieri di Mary, una donna all’antica ma piena di attenzioni e che, sebbene abbia votato la propria esistenza ad educare il nipote, alla fine imparerà una lezione fondamentale. Conosceremo i sentimenti di Sarah e il modo in cui si è profondamente innamorata di Will e di come sia riuscita a lasciarlo andare, quando ne ha scoperto l’omosessualità, nonostante il sentimento reciproco restasse forte. Scopriremo infine le emozioni e i sentimenti di Harry, di come viva il lutto della perdita dell’uomo che ama e che, nonostante la sua morte, continuerà a far parte di lui.

Il gioco, come dicevo, è a narrazione interattiva. C’è molto da cliccare, ma soprattutto moltissimo da ascoltare e guardare. I ragazzi di Sassybot, Elwin and Tino, sotto la guida di Mata, loro professore universitario, hanno messo a punto un percorso delicato ed emozionale, che toccherà davvero nel profondo chiunque abbia voglia di aprire cuore e mente e lasciarsi travolgere da questa ondata di emozioni. Lo splendido stile grafico è perfetto nel mostrare panorami delicati, in cui la monotona banalità della vita che ci circonda fa da semplice contorno alle persone che siamo e che vivono con noi. Gli stessi personaggi, appena delineati, lasciano il posto alla narrazione della storia, come se dentro quei personaggi fittizi possa nascondersi uno di noi o dei nostri cari. Siamo talmente abituati a dare per scontato quel che ci circonda che quando, improvvisamente, uno degli elementi ne viene a mancare, ecco che tutto va in pezzi, in frantumi. A noi il compito di raccogliere quei frammenti e rimetterli insieme, di scendere a patti con il nostro dolore e di ricordarci che le persone che hanno fatto, anche per poco, parte della nostra vita, hanno contribuito a renderci quello che siamo, nel bene e nel male, e che, alla fine, non ci lasceranno mai davvero del tutto.

Fragment of Him è impreziosito da una colonna sonora composta con raffinata arte, che si sposa perfettamente alla narrazione degli eventi sottolineandone gli snodi narrativi come solo una musica nata dal cuore sa fare. In particolar modo, poi, ho apprezzato la cura dei dettagli. Gli sviluppatori hanno messo molto delle loro personali esperienze in questo gioco, e si vede. Fermatevi ad osservare i libri sulle librerie: noterete che non sono casuali, ma adatti alla memoria in cui ci troviamo in quel momento. Soprattutto giocatelo due volte, invertendo la scelta (l’unica, vera, possibile variazione) eseguita all’inizio, resterete sorpresi dai cambiamenti: magari piccoli, appena accennati, eppure ci saranno.

Questo gioco parla della perdita ma, soprattutto, del ritrovarsi. Le strade della vita ci portano ad incrociare altre persone, a fare con loro un pezzo del percorso, a perderne di vista altre. I temi affrontati: la morte, l’omosessualità, la perdita, l’omofobia, sono materia rara da trovare in un videogame. Per quanto abituato al concetto di morte (presente praticamente in ogni videogioco), per la prima volta qui è il tema centrale e questo rende assoluto onore a questa piccola indie olandese.


Nerdando in breve

Alzate il telefono, chiamate le persone che amate e diteglielo. Non si può mai sapere fin quando saranno con voi.

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