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Festival del Fumetto di Novegro: pareri a caldo

Centordicesimo appuntamento annuale in Italia con il fumetto, il videogioco e gli immancabili cosplayer. Teatro dell’evento, questa volta, è la piccola cittadina di Novegro, sita alle porte di Milano e a favore di aeroporto.
L’area esposizioni consta di due piccoli padiglioni, di cui uno interamente dedicato ai negozi di fumetti e merchandising, l’altro invece destinato alla gara di cosplay, con un enorme palco, giuria e platea interamente affollata da costumi di ogni genere, tipo e qualità.
Come detto i padiglioni sono piuttosto piccoli e un primo giro mi porta via poco meno di quindici minuti. Il primo impatto è quello di un enorme bazar con milioni di oggetti esposti, dai fumetti alle action figures, dalle magliette ai videogiochi usati. La mia ricerca per qualcosa che catturi l’attenzione, mi duole dirlo, viene presto disattesa: in fin dei conti più che festival trattasi proprio di fiera, dove invece del ciarpame finto antico, è possibile spendere fior di soldoni in fumetti e merchandising di ogni tipologia.

Spicca, è giusto riconoscerlo, l’angolo dei disegnatori indipendenti: fumetti prevalentemente autoprodotti a cui si abbinano alcune pubblicazioni minori. Un angolo in cui osservare lo splendido lavoro di alcuni giovani fumettisti, pronti a regalare sketch a chi acquista un volume. Fermarsi a guardarli mentre danno vita con pochi rapidi gesti a figure che sembrano voler uscire dalla carta, è un vero spettacolo per gli occhi.
Ho anche l’occasione di passare vicino all’angolo del contest: una gara di disegno che, quando prendo posizione, è ormai giunta ai minuti finali. Qui si sono radunati disegnatori non professionisti, e devo ammettere che il brutto dei disegni adocchiati meriterebbe comunque di essere appeso in casa.

Mi sposto quindi nel secondo padiglione per trovare alcune tavolate di giocatori appassionati di retrogaming. Vista la natura della fiera, naturalmente, il videogioco occupa una porzione assolutamente minima: tuttavia il caos nell’aria è quello delle grandi feste, con decine di ragazzi che si affollano per (ri)provare i giochi del passato.

A farla da padrona, però, è sicuramente il cosplay contest. Ho contato decine di personaggi di fumetti e videogiochi (cui era dedicato il contest di sabato) e, in modo particolare, quelli usciti dalla serie Arkham avevano qualcosa di superlativo: anche da vicino i costumi sembravano incredibilmente realistici, fatti con una perizia davvero incredibile per qualcosa che, tutto sommato, nasce come hobby.

Terminato il mio giro mi dedico a qualche intervista: mancano i grandi fan club che siamo abituati a vedere nelle grandi fiere di Milano e Torino, come quelli di Harry Potter, Battlestar Galactica, Ghostbusters, Star Trek e Resident Evil (chi ha visitato una di queste fiere sa di cosa parlo). Ho avvicinato alcuni cosplayer che, con splendido spirito di autoironia, hanno accettato di farsi prendere in giro dal sottoscritto.

Cosplayer al Festival del fumetto di Novegro

Al Festival del Fumetto abbiamo incontrato numerosi cosplayer che, molto carinamente, hanno scambiato con due chiacchiere con noi… Eccoveli!Vi riconoscete? Taggate, taggatevi e condividete!-Zeno2k-

Pubblicato da Nerdando.com su Lunedì 8 febbraio 2016

In conclusione, posso dire che si è trattata di un’occasione di aggregazione, in cui anche chi ama vestirsi steampunk, almeno per una volta può sentirsi a suo agio in mezzo ad altri appassionati. Nel complesso una fiera minore, dedicata soprattutto all’acquisto, ma comunque un bel modo per passare alcune ore di un piovoso pomeriggio di febbraio.

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