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Voci nell’ombra – Il mio incontro con Elda Olivieri

Ci sono molti tipi di viaggio: viaggi lunghi e noiosi e viaggi brevi ma intensi; viaggi facili e viaggi difficili, ma ognuno di essi inizia sempre in un momento ben preciso.

L’inizio di questo viaggio è datato 1985 quando, come per magia, a casa mia compare la videocassetta de Il mago di Oz. Ed è solo l’inizio di un lunghissimo percorso.
Nel 1996 faccio la conoscenza di Broken Sword.
Poi nel 1997 metto le mani su uno dei miei primi giochi per PC: Tomb Raider 2.
Il 1998 è la volta di Starcraft e da lì è un crescendo.

Qual è il fil-rouge che unisce tutte queste date?
Naturalmente è la splendida voce di Elda Olivieri, che, a mia insaputa, ha iniziato ad accompagnarmi fin da ragazzo; da prima che iniziassi a capire cosa fosse il doppiaggio.
Confesso che scoprire che Elda aveva accettato il mio invito per l’intervista ha messo a dura prova il mio aplomb professionale.
Ho preso da parte una delle mie figlie e le ho sussurrato: “Sto per incontrare Lara Croft…”.
Il suo sguardo appannato mi ha spinto a tentare ancora: “Dorothy, del mago di Oz…”
Non importa: per lei c’è tempo per capire. Per me, invece, c’è solo il tempo di emozionarmi di fronte ad una delle figure più illustri del doppiaggio italiano e internazionale.

Ma Elda è un’artista dal volto umano eccezionale; mi accoglie negli studi che la Top Digital ci mette gentilmente a disposizione per l’intervista e mi mette subito a mio agio.
Mi prende per mano, e, come Dorothy, mi accompagna in un bellissimo viaggio nel suo mondo: dal teatro alla televisione, da Virginia Woolf a Jadzia Dax, da Nicole Collard a Lara Croft.

Ed è un viaggio talmente stupefacente, che oggi lo condivido volentieri con voi.

Elda Olivieri

Elda Olivieri

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