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Carrara Show 2015 – Pareri a caldo

Uno dei padiglioni del Carrara Show

Uno dei padiglioni del Carrara Show

Dal 30 maggio al 2 giugno si è tenuta la prima edizione del Carrara Show in quel del quartiere fieristico di Marina di Carrara. Io e Morgana non potevamo mancare questo appuntamento situato abbastanza vicino alla nostra Firenze, e abbiamo scelto la giornata di lunedì 1 giugno per la nostra visita.

Il Carrara Show mi ha decisamente incuriosito per l’enorme battage pubblicitario che va avanti da un bel po’, tant’è che ho trovato i primi volantini al Ludicomix di Empoli di marzo. Non ho potuto non notare la grande cura che è stata posta nell’aspetto grafico e nei contenuti, che già in fase “embrionale” si delineavano in maniera interessante e direi anche ambiziosa. Ambizione che, a dire il vero, ad oggi è decisamente necessaria data l’enorme mole di fiere – più o meno degne di tale nome – che occupano i weekend italiani su tutto il territorio. Carrara Show quindi ha cercato di differenziarsi con alcuni elementi unici, uno fra tutti il fumetto su marmo. Di che si tratta? Nel padiglione fumetti era posizionato un grande macchinario (con tutte le misure di sicurezza del caso) che provvedeva letteralmente a disegnare dei fumetti su delle lastre di marmo tramite delle incisioni precise al millimetro. Hanno “scolpito” tantissimi ospiti, tra i quali cito Ortolani (Ratman), Bigio (Drizzit), Manu (Deficient and Dragons) e altre firme che vi invito a scoprire curiosando tra le nostre foto dell’evento. Una bella idea, non c’è che dire!

Il Carrara Show era spalmato in tre padiglioni suddivisi in: area Fumetto, area Videogames e area Gioco. L’area Fumetto, oltre al “Fumetto su Marmo”, ospitava gli stand delle case editrici dove poter fare un saluto agli autori (ringrazio ancora Rossano Rossi per l’ultima stampa limitata e numerata di Tex!) e diversi stand di compravendita fumetti; decisamente più interessanti le mostre allestite nella parte centrale e il palchetto dove si sono alternate diverse mini-conferenze – come non citare quella del trio Cavazzano-Soldi-Bigio – che hanno riscontrato un discreto successo. Purtroppo, però, non c’è stato tutto quel pubblico che gli ospiti avrebbero meritato, a causa della posizione leggermente defilata del padiglione Fumetto e di un palco non molto visibile, che avrebbe meritato qualche decorazione extra per essere riconoscibile a colpo d’occhio. Bravi comunque gli organizzatori che hanno usato molto spesso l’impianto audio per comunicare in tutti i padiglioni l’inizio delle conferenze e degli eventi.

Passiamo a quello che, da un certo punto di vista, è stato sia uno degli elementi chiave di successo della fiera sia una probabile “debolezza”: l’area Videogames, che in maniera provocatoria ribattezzerò “area Youtubers”. Eh sì, i famigerati youtubers, idoli di stuoli di ragazzini ma (perdonatemi il francesismo) fracassatori di maroni dei non interessati. Ho visto una grande folla accalcarsi attorno al palco dove gli youtubers hanno dato spettacolo, con tanto di scene di isteria collettiva nei momenti più concitati. Per non parlare poi dell’angolo magliette, dove per “modiche” cifre i ragazzi potevano comprare le magliette dei loro beniamini e addirittura farsele autografare seduta stante. Ora, sarà l’età, sarà il rientro al quotidiano grigiore, però io non riesco a capire tutto il successo degli youtuber, tuttavia se non altro portano pubblico alle fiere ed è una cosa sicuramente positiva. L’aspetto negativo, oltre all’effetto sardina nell’eventualità in cui ci si trovi a passare per caso nella zona, è che attirano gente in una sola parte dell’evento e oscurano un po’ quello che c’è attorno, dando l’impressione di una fiera semivuota tranne che in un unico punto. Ma questa è un’altra storia, perché non è di certo “colpa” del Carrara Show o di qualsiasi altra fiera se si creano queste dinamiche. Completavano l’area Videogames delle postazioni di gioco – per l’appunto – e una serie di stand di vendita di oggettistica/gadget/videogiochi e così via. Sinceramente non mi è dispiaciuto trovare meno negozietti del solito, perché così non si è “perso tempo” girando per bancarelle con le solite cose, ma risultava più facile orientarsi e acquistare.

Passiamo ad un’area del Carrara Show che ha un potenziale enorme: l’area Gioco. Quasi tutte le case italiane erano presenti all’appello – mancava Uplay.it, chissà perché – e i ragazzi de La Tana dei Goblin hanno, come sempre, provveduto a fornire un mare di titoli per la ludoteca allestita in fiera. Ottima inoltre la sezione “casa Germania”, che ha portato numerosi titoli della produzione ludica tedesca in terra italiana, ottima occasione per provare ed acquistare dei giochi che spesso non è facile reperire nei negozi, e che di sicuro hanno appassionato i giocatori più esigenti. Al solito, ho alleggerito il mio portafogli con gusto. Completavano il padiglione i giochi di abilità e per bambini, i gruppi di GdR dal vivo e gli aspiranti game designer che facevano provare in anteprima i loro titoli, in cerca di feedback e, perché no, di accordi commerciali per lo sviluppo e la distribuzione del loro prodotto. L’area Gioco ha secondo me sofferto un aspetto “particolare” della location: la grandezza dei padiglioni della fiera. Il Carrara Show ha impegnato tre padiglioni molto grandi, e purtroppo la presenza di ampi spazi, che da pubblico ho apprezzato tantissimo – niente sudore nerd in giro! – ha dato l’impressione di una fiera con poche presenze, cosa che invece sono sicuro che verrà smentita dal conteggio degli ingressi. E questo è un feedback che ho ricevuto da diversi ospiti e amici delle case editrici. Ad esempio io e Morgana abbiamo provato Ticket to Ride – ho miseramente perso 101 a 51, ahia – e i due terzi dei tavoli della ludoteca erano disponibili, cosa che non è mai capitata nelle altre fiere. Ma il fatto è che i tavoli erano in realtà tanti e ben distanziati, quindi è buffo come una comodità possa essere percepita quasi come una debolezza, al posto di notare come c’era spazio per tutti per giocare e divertirsi, come noi abbiamo infatti fatto. Ripeto: da partecipante, è stato bellissimo girare senza dover indossare una maschera antigas.

Concludendo, quindi, abbiamo apprezzato il Carrara Show, e anche tanto. Siamo alla prima edizione, si devono di sicuro limare alcuni aspetti, ma una quattro giorni così non è detto che sia alla portata di tutti, e gli organizzatori si sono davvero impegnati per posizionare bene l’asticella già dall’inaugurazione. Forse l’unico punto debole è dato dagli spazi troppo grandi – e mentre lo scrivo mi accorgo dell’assurdità del concetto, ma tant’è – ma sono sicuro che nelle prossime edizioni ci saranno delle riorganizzazioni tali da far percepire in maniera migliore l’effettiva presenza del pubblico, non rinunciando però alla giusta dose di ossigeno che tutti meritiamo. Stiamo per assistere alla nascita di una nuova stella?

Menzione d’onore: le magliette degli Youtubers a 20€ l’una. E una marea di ragazzini a comprarle, una marea. Ho sbagliato tutto nella vita. No dai, la mia menzione d’onore invece va a chi si è prestato, con simpatia e cortesia, a posare per Nerdando.com durante il Carrara Show. Non sapete di cosa io stia parlando? Allora andate DI CORSA a vedere l’album sulla nostra pagina Facebook!

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