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Un primo sguardo ad NBA Live 15


EA Access vuol dire accesso con 5 giorni di anticipo per quanto riguarda i titoli della EA.
Ho provato NBA Live 15 e [SPOILER] nonostante abbia recuperato parecchi punti rispetto al suo rivale, NBA 2K15 rimane una spanna sopra, ma c’è la possibilità di migliorarsi (e tanto). [/SPOILER]

Nel frattempo, vi lascio un piccolo estratto dell’articolo di Falloppa inerente NBA 2K15, disponibile cliccando qui:

Il titolo della 2K dedicato al mondo del basket NBA è ormai da qualche anno, così come FIFA, parte integrante della mia lista della spesa videoludica. L’unica defezione è avvenuta lo scorso anno, dovuta principalmente alla trasizione da una generazione di console alla successiva. Essendo la mia prima volta con NBA 2K e una console di nuova generazione, le mie aspettative erano quindi parecchio alte.

La parte offline del gioco è stata realizzata con cura quasi maniacale in tutti gli ambiti del gioco, contribuendo a candidarlo, quasi senza rivali, al titolo di migliore simulazione sportiva dell’anno, premio a cui il titolo della 2k è ormai abbonato da anni.
Sin dalla palla a due della partitella dimostrativa si capisce che ciò che abbiamo per le mani non è un titolo qualunque, a partire dalla grafica pazzesca, curata in ogni parte del corpo per ogni giocatore, per non parlare poi degli ambienti e dei parquet relizzati in ogni palazzetto nei minimi dettagli.

Tutte le modalità off-line sono molto ben curate, come “La mia Franchigia” e “Il mio GM”, che rappresentano l’anima più gestionale del gioco, permettendo agli utenti di essere presidenti e GM per 80 stagioni al massimo.

NBA Live 15 in tutto il suo splendore

NBA Live 15 in tutto il suo splendore

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